Ci sono anche le piccole scommesse vinte del servizio pubblico come FuoriRoma, il programma di Concita De Gregorio andato in onda nel preserale di Rai 3 in autunno (qui la nostra recensione). La giornalista di Repubblica si è allontanata dalla Capitale e dalla politica dei personaggi noti per andare in provincia a conoscere gli amministratori locali, quelli che solitamente non stanno sotto i riflettori e che non frequentano i salotti dei talk. Le interviste sono riuscite, con un linguaggio nuovo, a restituire quel senso di operosità minuziosamente pratica non estranea a una certa passione romantica e altamente civica.
E se la collocazione del lunedì alle 20.10 poteva non essere quella ottimale, Daria Bignardi ha scelto di spostare il programma in seconda serata. Da marzo, con lo start della seconda edizione, le puntate s’allungheranno durando 45 minuti (dunque, si spera, non dovrebbero venire meno quell’asciuttezza e quell’“esattezza” dei 25 minuti fin qui confezionati per ogni appuntamento).
Una bella soddisfazione per l’ex direttrice de L’Unità che il programma lo ha scritto tempo fa, e che di ogni intervista ha fatto una chiacchierata coinvolgente rinunciando a un po’ di protagonismo o a posizioni troppo parziali. La giornalista di lungo corso ha abbattuto molte barriere fra lei e il politico intervistato, e fra quest’ultimo e il pubblico: allo studio ha sostituito una panchina, alla poltrona una passeggiata, alla cartellina un taccuino. E all’Ansa, che recentemente l’ha intervistata, ha dichiarato che uno dei suoi obiettivi è quello di inviare un messaggio di speranza:
“La politica non è solo fatta di liti, di gente che getta la spugna, ma anche di persone che vogliono crederci, che si alzano ogni giorno e lavorano per questo”.
E quando le hanno chiesto di una possibile “passeggiata” nella Capitale la De Gregorio ha risposto:
“Sarebbe il caso di fare un programma ad hoc, DentroRoma, una storia infinita oppure occorreva andare prima, molto prima… forse avremmo fatto in tempo a prevedere”.
Dunque, per ora, Concita continuerà a prendere la macchina, il treno o il traghetto per andare a incontrare nuovi amministratori locali sparsi per l’Italia, per raccontare in modo diverso la politica, vale a dire il suo “pane quotidiano” da oramai trent’anni.