Non poteva iniziare peggio la permanenza di Mauro Marin all’interno della casa del Grande Fratello. Che fosse un ragazzo dalla psicologia un pò contorta l’avevamo intuito dalla reazione alla candid della prima puntata con Cristina Dal Basso (che, intanto, lunedì prossimo commenterà con noi la terza puntata live, su DM) ma nessuno poteva immaginare che già dopo poche ore litigasse praticamente con tutti avvicinandosi a muso duro a ogni concorrente che volesse parlargli.
La furibonda lite ha conosciuto almeno tre round. Si è temuto il peggio per la prima parte quando l’imprenditore salumiere e il barese palestrato sono arrivati praticamente con le mani in faccia: toni da resa di conti di clan, con Massimo che ha marcato idealmente il territorio sbuffando violentemente con l’ultimo arrivato che si permetteva di insidiare verbalmente le ‘donne del boss’. La spiegazione dei ragazzi è stata anche peggio, volendo legittimare l’arroganza protettiva del capoclan morale con la sua provenienza sociale difficile. Si è praticamente spiegato a Mauro che non si usano vezzeggiativi non autorizzati dall’alto del vertice. Discorsi che al confronto al Bronx impallidirebbero.
Secondo motivo del contendere è stata la situazione posti letto. La new entry ha avvertito una sorta di nonnismo nel modo di affrontare la questione e non ha temuto di essere irriverente verso le gerarchie consolidate iniziando a rivendicare la sua parità di diritti. Si è dovuto ricorrere a una nuova intercessione diplomatica per chiarire gli avvenimenti, ma anche stavolta i risultati sono stati piuttosto negativi: Mauro se n’è infischiato chiaramente di George Leonard, autoelettosi portavoce, rifiutandosi di ascoltarlo e mandandolo a quel paese a ripetizione in maniera chiaramente provocatoria.
Terzo e ultimo round: ci prova il moccioso della casa, Marco, a spiegare un po’ di cose all’irriverente produttore di salumi, ma si crea un ennesimo campo di battaglia infuocato. Mauro si rompe le scatole del sistema instauratosi nella casa e a muso duro, a un centimetro dal baby compagno di avventura, spiattella tutta la sua indifferenza alle parole di un ragazzino, tanto che lo invita in malo modo a stare zitto. Ennesima infrazione delle regole delle tribù però: le donne e i bambini non si toccano, i capi si imbizzarriscono. Occorre portar via George Leonard per non arrivare alle mani. Il Gf chiama a turno tutti in confessionale per placare gli animi: all’uscita è un profluvio di solite tirate retoriche da uomini che non devono chiedere mai, che non si sporcano le mani solo perché si è in tv. Migliore sceneggiata quella di Aladin di Foligno che corre col pensiero al figlio per non sferrare i pugni.
Le ferite all’onore però non si rimarginano così e considerato lo sprezzo del pericolo di Mauro commenteremo presto nuovi scontri, pronti a scommettere che qualcuno la combinerà grossa. Già il clan minaccia la nomination di gruppo contro il ribelle, che in qualche sprazzo di lucidità ammette di essere su di giri a causa della lunga cattività in albergo. Nemmeno Gabriele e Veronica, entrati assieme a lui, lo difendono. Per il momento, però, si registrano solo fughe dal suo modo di fare stravagante, in primis Carmela che lo ha invitato a non avvicinarsi, pena una reazione violenta.
Siamo sicuri che il programma non abbia volutamente forzato la resistenza di Mauro, consci forse che un simile personaggio uscito di gabbia potesse fare da mina vagante nella casa ancora di più di quanto la sua naturale visceralità avrebbe potuto scatenare partendo a condizioni di parità?
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Tra poco la seconda parte
1. Peppe ha scritto:
3 novembre 2009 alle 16:10