3
febbraio

LE IENE DEL MARTEDI’: TRE SOLISTI ALLA CONDUZIONE, SOTTOTONO GEPPI CUCCIARI

Le Iene

Le Iene del martedì sono servite al banco. Come un caffè. L’aroma del programma, tuttavia, non è corposo né tanto meno deciso come quello di un espresso. Mettiamola fuor di metafora: i tre ingredienti principali dello show infrasettimanale di Italia1 – ossia i conduttori Geppi Cucciari, Pif e Nadia Toffa – non sempre trovano il giusto equilibrio tra di loro, e così la miscela ne risulta depotenziata. Ecco perché.

I timonieri cui Davide Parenti ha affidato la nuova avventura del martedì sono tre bravi solisti, che danno il meglio di sé quando lavorano in autonomia. Tuttavia, la conduzione polifonica non è esattamente la loro specialità (non a caso, è la prima volta che si cimentano con essa), e questo lo si evince guardandone gli sforzi alla guida del programma.

Su Italia1, Geppi, Nadia e Pif interagiscono seguendo il copione (anche per questioni di ritmo, chiaro) e le battute estemporanee sono cosa rara. Questo aspetto penalizza soprattutto la comica sarda, che si è sempre distinta per le sue freddure al vetriolo e che invece ora appare sottotono, come imbrigliata. Pif, invece, indossando l’abito da Iena ha spogliato la casacca da intellettuale ed ha mostrato un’inedita energia.

Pierfrancesco salta, scherza, ha il ciuffo sulle ventitré. La sua svolta ‘generalista’ ci ha piacevolmente incuriositi, ma la domanda sorge immediata: il vero Pif è quello radical chic del Testimone e delle telepromozioni o quello più scanzonato di Italia1? A Nadia Toffa spetta invece il compito (non facile) di bilanciare i due colleghi: non è un caso che, in scena, le spetti proprio il posto centrale. Seria, genuina e preparata, la bionda presentatrice si sta dimostrando abile nel ruolo assegnatole, anche se la conduzione a tre non le consente di esprimersi appieno.

Le Iene del martedì troppo vogliono ma poco stringono: la loro intenzione di innovare risulta infatti depotenziata. Lo studio non è poi così rivoluzionario ed i servizi (la cui qualità è altalenante, con alcuni picchi in positivo) non si distinguono rispetto a quelli della tradizionale puntata domenicale. Unica sorpresa di ieri – 3 febbraio – l’esilarante contributo video di Herbert Ballerina, unito al pregevole reportage di Gaetano Pecoraro.

L’esperimento infrasettimanale, insomma, è riuscito solo a metà e il rischio è che il doppio appuntamento (dai contenuti pressoché simili a distanza di pochi giorni) provochi un effetto overdose nel telespettatore, con conseguenze negative su un programma che – a differenza di altri – ha sempre ed ancora qualcosa da dire.

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1 Commento dei lettori »

1. Gianni ha scritto:

5 febbraio 2016 alle 00:11

Visti nell’ultima puntata.
Geppi Cucciari fa le sue solite battute ma suona finta. Recita a memoria e si sente. Manca di naturalezza.
La Toffa neutra. Non spicca per nulla.
Pif inadatto. Lo stile “Pif” sempre scazzato, controvoglia, sbiascicato, proprio non si adatta alla conduzione. Sembra farti un piacere, sembre condurre perchè costretto. Insopportabile in questa veste.

Fossi l’autore toglierei a tutti il copione e il gobbo. Giusto due righe per introdurre il video e solo improvvisazione. Sarebbe meglio per tutti e tre anche se rischierebbe di pià la Cucciari che essendo una comica vive di copioni e battute scritte da altri. Molti comici se gli togli il copione crollano inesorabilmente (anche i più bravi).

PS Gli pseudo-balletti tutti sbagliati e miseri in ogni senso aumentano l’effetto “incapacità”, lo stesso essetto che crea Pif quando parla. Toglierei del tutto anche i balletti se devono essere così penosi.



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