Nadia Toffa ha la stoffa: stavolta il giochino di parole vien da sé. La signorina ha grinta e davanti alla telecamera ci sa stare: ne abbiamo avuto conferma anche ieri sera, assistendo alla prima puntata di OpenSpace, il nuovo social talk di Italia1. Al suo debutto come conduttrice, l’inviata de Le Iene cresciuta a inchieste e polenta (l’accento bresciano non tradisce le sue origini) se l’è cavata piuttosto bene. E’ apparsa brillante, spigliata, capace di tenere vivo il ritmo di un programma che di suo non ha troppo da dire e sa di deja-vu.
L’idea di utilizzare un nuovo linguaggio per approfondire l’attualità e raccontarla al pubblico giovane ci è parsa interessante. Nella sua realizzazione, abbiamo apprezzato lo stile essenziale e la scelta di affrontare tematiche scottanti con un approccio pragmatico (la conduttrice ha dato un significativo contributo in tal senso). A nostro avviso, i momenti più riusciti della puntata sono stati l’intervista a Carlo Gervasoni sul Calcioscommesse e il blocco sulla ludopatia, in cui Nadia Toffa ha sferzato Massimiliano Pucci, Vicepresidente Confindustria Sistema Gioco Italia. Meno riuscito, invece, il faccia a faccia con Raffaele Sollecito.
Allo stile della conduttrice abbiamo già accennato. Il suo DNA da Iena ha giovato molto alla qualità e al ritmo imposto al confronto con gli ospiti: archiviata l’emozione del debutto, speriamo di vedere questa qualità ulteriormente potenziata. Positiva anche l’assenza di giovanilismi, unita alla scelta di invitare politici in studio: non è snobbando la classe dirigente che si svecchia l’approfondimento d’attualità. L’interazione coi social, che dovrebbe caratterizzare lo show, invece è decisamente da rivedere. La lettura di domande precedentemente selezionate, infatti, ha tolto immediatezza al talk.
Perché il difetto più grande ravvisato in OpenSpace è, in fondo, questo: il fatto che il programma fosse registrato. Visti i presupposti della trasmissione, catalogata non a caso come “social talk”, ci è infatti sembrato controproducente negare la diretta, considerando le potenzialità di quest’ultima. In una puntata live, ad esempio, la conduttrice avrebbe potuto interloquire con qualche inviato in collegamento, anziché trovarselo parcheggiato in studio. Non è escluso, però, che da domenica prossima la trasmissione vada in onda live. Allo stesso tempo la diretta potrebbe rivelarsi anche un rischio per la conduzione della Toffa, che potrebbe essere stata aiutata, alla prima, da tagli e montaggi. Staremo a vedere. A fronte dei tanti argomenti affrontati, poi, la trasmissione si è protratta eccessivamente – fino all’1.00 circa – mettendo alla prova anche i telespettatori più incuriositi.
“Se avrà il tempo di capire farà il mazzo a tutti” aveva promesso Davide Parenti, riferendosi alla conduttrice Nadia Toffa. Gli vogliamo credere. In realtà, le qualità della bionda Iena le abbiamo già apprezzate ieri: la ragazza è energica, non ideologizzata, estranea alle solite compagnie di giro. Non può che fare bene. Bisogna solo limare il format. Senza la diretta, infatti, l’OpenSpace rischia di rimanere chiuso.
1. nino ha scritto:
12 ottobre 2015 alle 14:15