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UN’ISOLA DEL CAZZO

di Davide Maggio

24/03/2015 - 10:58

UN’ISOLA DEL CAZZO
Isola dei Famosi 2015 - Rocco Siffredi e Rachida
Isola dei Famosi 2015 - Rocco Siffredi e Rachida

Mediaset e Magnolia stiano tranquille. Il titolo non vuol essere una critica sintetica dell’Isola dei Famosi 2015; è piuttosto un riferimento alla fallocentricità che ha tenuto banco soprattutto nelle prime puntate del reality: una sagra del doppio senso quasi scontata se inviti a concorrere Rocco Siffredi, che non è (quasi) mai scaduta nella volgarità, ma correva più realistiscamente il rischio di trasformarsi presto in stucchevolezza.

Rischio scongiurato nonostante un debole cast di semifamosi (ah, la spending review!) che ha offerto pochi spunti per accendere lo show e quei pochi che ha fornito sono stati smorzati sul nascere, come in un Grande Fratello qualsiasi. Il vero ‘problema’ della decima edizione, infatti, è senza ombra di dubbio la conduzione. Ci si ostina a voler affidare ad Alessia Marcuzzi programmi articolati come i reality show senza tenere a mente le peculiarità del suo stile ed andando, giocoforza, a mortificarne la professionalità. Il risultato è uno studio che, anzichè sviscerare le dinamiche del ‘gioco’ e diventare il centro del racconto e del ‘raccordo’ tra realtà e reality, è degradato ad un asettico contenitore nel quale limitarsi a riassumere le vicende settimanali.

Dovevano esserne ben consapevoli i vertici del Biscione che hanno ritenuto opportuno affiancare ad Alessia non uno ma ben due compagni di viaggio dal piglio decisamente differente da quello della padrona di casa, idonei a sostenerla e a portare un po’ di brio che altrimenti sarebbe mancato. Una scelta, questa, più che opportuna ma che, evidentemente, toglie forza alla conduttrice. Non a caso l’Isola si è accesa grazie alle ‘performance’ di Mara Venier che nella premiere, in un sol colpo, togliendo le scarpe durante la discesa delle scale in apertura di puntata, ha spazzato via in un attimo qualunque altro protagonista le fosse accanto. La vera vincitrice è sicuramente lei.

La fortuna sta, tuttavia, nel poter ragionare sulle criticità con quella serenità che un programma di successo porta con sè. Perchè è innegabile che anche questa volta l’Isola abbia confermato di essere una delle migliori produzioni italiane, foriera di pubblico come in poche altre occasioni la generalista riesce ormai a fare.

A Cologno sono persino riusciti lì dove avevano sempre toppato: il second screen. Finalmente si è capito – e si spera non sia un caso isolato – che essere social non vuol dire leggere due tweet in diretta o aprire i commenti su Facebook per far felice il ‘popolo della rete’ (definizione ormai indigesta); essere social vuol dire offrire al telespettatore ‘non tradizionale’ la possibilità di seguire live lo show con mezzi differenti dal teleschermo; vuol dire offrirgli una lettura diversa; vuol dire fornirgli degli strumenti che gli facciano godere appieno dello show in maniera alternativa.

Peccato. Perchè è stato palese che nemmeno Mediaset abbia creduto sino in fondo al progetto, probabilmente per i tiepidi riscontri inizialmente ottenuti durante la vendita degli spazi pubblicitari. Peccato perchè uno show studiato e realizzato con tutti i sacri crismi come quello che abbiamo visto avrebbe potuto, con qualche accortezza in più e qualche scelta insensata in meno, essere consacrato a programma di punta dell’ammiraglia di Canale 5.

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27 commenti su "UN’ISOLA DEL CAZZO"

  1. La cosa migliore della conduzione della Ventura era il fiuto che dimostrava nel mandare all'aria il copione per star dietro a quello che secondo lei sarebbe stato interessante per il pubblico. A mediaset hanno sta smania insopportabile di legare tutto al copione. Quando le discussioni in diretta si fanno interessanti vengono troncate, non sia mai che tolgano spazio alle cose inutili come le sorprese o le signorinate. Se un atteggiamento del genere dà fastidio al Gf non parliamo di quanto possa dar fastidio all'Isola. E chi ci perde di più è proprio la Marcuzzi che quando riesce a staccarsi dal copione (al Gf contro Rudolf e George Leonard o all'Isola con Diaco) ha gli unici sprazzi per cui essere ricordata. Ed è un peccato, perchè è brava. Il microfono sempre aperto a quei due poi era IL MALE, Signorini non capisco perchè torni sempre a galla, è di un'antipatia rara. La Venier si salva solo perchè con la gaffe ha davvero rivitalizzato tutto, ma tra tutti e tre nello studio non capivano e facevano capire nulla. La scelta del cast non è stata per niente male, anche se a buon mercato. Hanno tradito in diversi però. Su tutti, una asfissiante come Rachida pensavo l'avrebbero nominata ancora prima di salire sull'aereo, dubito che neanche la produzione si aspettasse tutte quelle settimane senza nemmeno una nomination. Scanu pure trattenutissimo (giustamente, avendo una carriera di cantante da salvaguardare), la Buccino dopo la fiammata iniziale si è persa. La strada è giusta, ma si possono sfruttare meglio.

  2. Nettamente migliore quest'isola delle ultime 3 condotte dalla ventura, la piazzo assolutamente in mezzo a tutte le altre 9. Beh se volevano il trash chiamavano Simona, sempre volgare e sopra le righe; hanno voluto che l'isola fosse la vera protagonista e non le liti, e questo la Ventura non è capace di farlo, come la D'Urso Simona vive di liti, sangue sparso e cose simili. Grandi opinionisti, cast buono caratterialmente ma poco famoso; risultato? Il mio voto è 7. Avendo avuto contro programmi fortissimi, si è difesa da Dio, sfracellando la Narcotici e tenendo testa a Santo Hill.

  3. A me la Marcuzzi mi e piaciuta anche se alla inizio mi aveva lasciato perplesso però non e la ventura non adatta per un programma simile ci vuole più cinismo. La Venier mi ha fatto crepare dalle risate ha compensato un po la conduzione statica di Alessia. Il cast e ottimo nonostante non ci siano stari nomi altisonanti cmq la sensazione che Mediaset l'isola poteva spremerla meglio un po c'e ma promuovo il tutto meglio questa edizione che le ultime 2 della ventura

  4. "Un'isola del... ...cavolo" sarebbe stato un titolo certamente meno imbarazzante! Inizialmente ho creduto di aver letto male; purtroppo ho dovuto constatare che non si trattava di temporaneo attacco di dislessia. Immagino in redazione abbiate avuto non poche remore prima di pubblicarlo; ebbene: in questi casi -in presenza anche del minimo tentennamento- è SEMPRE meglio evitare. Vabbè: stavolta siete s-caduti nel trash; evidente contagio da malattia Venier-ea!!!

  5. giuseppe sanna dice:

    Ciao Davide. Anche se alcune tue osservazioni sono giuste, nel complesso non condivido tutto ciò che scrivi. La Marcuzzi, dopo anni di Simona Ventura è stata la novità di questa edizione, oltre che il passaggio di rete (da Rai 2 a Canale 5). E come se di colpo si farebbe condurre il Festival di Sanremo a un personaggio nuovo, sai che botti e che successo. La Marcuzzi non è Simona Ventura, che è più abituata a comandare che ascoltare gli autori (anche se a volte è bene imporsi). Fermo restando i meriti che ha avuto Simona Ventura, ma a Mediaset non l'avrebbero fatta entrare, credo. E poi questo reality ha una Grande forza, solo chi lo fa e chi lo segue lo capisce.