Tette al vento contro Papa Francesco e insulti alla Chiesa: ad AnnoUno va in onda la protesta blasfema. Con la scusa della provocazione laicista, ieri sera il programma di La7 condotto da Giulia Innocenzi – al suo debutto stagionale – ha ospitato un siparietto al limite del trash. E dell’offesa. Ad un tratto, nello studio della trasmissione sono entrate le Femen, attiviste a seno nudo già note all’opinione pubblica, che hanno inscenato una protesta contro l’imminente visita del Papa al Parlamento Europeo di Strasburgo. Tra slogan sconclusionati e lanci di profilattici, le femministe hanno creato scompiglio, ricevendo gli apprezzamenti della conduttrice.
Le Femen ad Announo
“Vogliamo darvi l’allarme: i nostri diritti sono in pericolo. E sfortunatamente la fonte del pericolo è proprio qui, in Italia. Il 25 novembre il Papa andrà a parlare al Parlamento Europeo a Strasburgo e questo è un attacco diretto alla laicità, alla parità, ai diritti umani e alla separazione tra Chiesa e Stato, che deve diventare una priorità oggi (…) Non è il momento di essere tolleranti, è il momento di difendere la nostra parità. Siamo qui per dire che Dio non è mai stato un mago ed ecco perché il Papa non sarà mai un politico”
ha strillato una rappresentate delle Femen. Le sue parole hanno comprensibilmente scosso l’imprenditore Gianluca Brambilla, che ha preferito abbandonare il collegamento con la trasmissione.
Femen ad Announo, l’ospite lascia lo studio
“Io devo lasciare, io sono stato invitato per una trasmissione nella quale avrei dovuto confrontarmi con un sindacalista come Landini. Non sono venuto in una trasmissione dove si offende la Chiesa Cattolica e il Papa. Scusate ma io devo lasciare lo studio”
Le Femen hanno anche rivolto insulti espliciti a Berlusconi e al Papa: “F*ck Berlusconi, f*ck the Pope but with condom” hanno detto, ma l’interprete che fino a quel momento aveva tradotto le loro parole si è interrotta, forse consapevole della pesantezza di quelle frasi. E poi via, un bel lancio di profilattici come fossero coriandoli. Il raggelante siparietto (eloquente al riguardo l’espressione dell’ospite Landini) è stato accolto con entusiasmo da Giulia Innocenzi.
“Erano le Femen e io sono molto orgogliosa di averle potute ospitare perché portano avanti una battaglia fondamentale contro il maschilismo (…) Questa è la bellezza della libertà di espressione. Ognuno usa lo strumento che ha”
ha affermato la conduttrice con un sorrisino di soddisfazione. Evidente la contraddizione: nel nome della libertà di espressione, la Innocenzi ha ospitato chi vorrebbe impedire al Papa di parlare, peraltro usando un linguaggio aggressivo. Altro nonsenso, quello di combattere il maschilismo con un bel topless a favore di telecamera.
Per attirare l’attenzione su un tema ritenuto prioritario, la giornalista ha dovuto chiamare le attiviste desnude, come se l’argomento non si potesse trattare in altro modo (e soprattutto senza offese). Una bella sconfitta per un programma che voleva rinnovare il talk show ed il suo linguaggio (sigh!) e che invece si è trasformato in un discutibile remake di Colpo Grosso in salsa politica.
1. D. ha scritto:
14 novembre 2014 alle 12:54