8
settembre

TORTO O RAGIONE? IL VERDETTO FINALE E’ TALE E QUALE AL PRECEDENTE!

Avvocato Cudillo

Cambiare tutto per non cambiare niente o Tanto Rumore per Nulla. Potremmo commentare così il debutto di Torto o ragione? Il verdetto finale, se volessimo dilettarci in citazioni letterarie. Usando parole più spicciole, diciamo invece che tutto il clamore creato attorno alla chiusura di Verdetto Finale, la sua trasformazione e il (parziale e risibile) cambio titolo sono stati solo fumo negli occhi.

Torto o ragione? Il verdetto finale: poche le novità

Il “nuovo” programma di Rai 1 condotto da Monica Leofreddi è infatti praticamente lo stesso che Veronica Maya ha portato avanti per anni prima di essere malamente congedata qualche mese fa. Le novità sulla carta ci sono, ma non sembrano così rilevanti: la scenografia è diversa, c’è un nuovo giudice, ci sono i testimoni e la conduttrice ha la possibilità di raggiungere la giuria popolare in camera di consiglio, ma il meccanismo del programma è lo stesso di sempre così come gli avvocati – ripristinata anche Maria Chiara Cudillo, sostituita in corso d’opera a maggio scorso – e il bozzettista.

Torto o ragione? Il verdetto finale: temi pruriginosi e tentativi di sublimarli

La prima puntata, andata in onda oggi, ha voluto poi dare un inizio sprint con un tema delicato e alquanto pruriginoso: una zia omosessuale scoperta dalle nipotine ad amoreggiare con una sua amica mentre faceva loro da babysitter. La causa, che ruotava attorno al diritto di questa zia alla propria privacy – violata dalla cognata che ha raccontato quanto avvenuto a tutti – è stata cavalcata poi da attrici di puntata molto “calde” (o forse in cerca di protagonismo), che hanno sfidato gli avvocati ed alzato i toni come raramente era accaduto finora, facendosi richiamare duramente dal giudice.

In tutto ciò Monica Leofreddi è stata una pacata padrona di casa e, fedele ai suoi principi cattolici spesso espressi nelle ospitate a La Vita in diretta, ha voluto affrontare lo spinoso tema dell’omosessualità insieme ad un prete, citando anche l’apertura di Papa Francesco al riguardo. Questo ha portato conduttrice ed ospiti ad andare oltre il dibattimento e parlare più in generale dell’omosessualità, svelando dunque sfumature più serie che hanno stemperato il clima un po’ sopra le righe.

Nel complesso, il lavoro fatto per accattivare il pubblico e tentare di incrementare lo share ci sarà pure, ma non è di certo sconvolgente.



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3 Commenti dei lettori »

1. Luca ha scritto:

8 settembre 2014 alle 17:52

trovo assurdo che ancora si pensi all’omosessualità come una scelta o una trasgressione…è amore. punto. tanti etero guardano e vivono l’amore in modo lontano da quello che vorrebbe la Chiesa…allo stesso modo ci sono coppie gay tranquille, innamorate e fedeli quanto tante coppie etero…non vedo perchè la Chiesa debba ancora parlare del tema con l’ombra di un binomio omosex/peccato…è schifoso tutto questo e anti cristiano a dirla tutta in realtà…sono gli uomini e le convenzioni sociali a volere pregiudizi e problemi di ogni tipo fin dall’inizio dei tempi



2. Michele ha scritto:

9 settembre 2014 alle 08:08

Coincidenza che tra gli ospiti ci fosse Vera Slepoj, psicologa che negli anni 90 era una delle più attive nella campagna: Censurate l’omosessualità nei cartoni animati?



3. Carla ha scritto:

11 settembre 2014 alle 16:05

Ma quanto era più incisiva e volta VEronica MAya!
Non si può stravolgere programma peggiorandolo,così!
Non eguagliabile la classe di conduttrice della MAya!
In più gli ospiti della MAya erano ben guidati dalla stessa e di solito intelligenti.
Vorrei sapere perché si è voluto cambiare questo programma con una persona scialba come la Leofreddi.



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