In tanti si sono impegnati per rivoluzionare il Festival di Sanremo, svecchiarlo, modernizzarlo e togliergli di dosso quel sapore nazionalpopolare che Pippo Baudo ci aveva incollato su. Ed ecco che Carlo Conti, conduttore della 65° edizione, spiazza annunciando proprio uno spettacolo di quel genere, un Sanremo “nor-ma-le“: “non dimentichiamoci mai, che Sanremo non è il G7 o un intervento a cuore aperto“.
Carlo Conti ridimensiona l’attesa sul Festival di Sanremo 2015
Un inatteso modo di ridimensionare quest’attesa snervante di cui evidentemente il conduttore toscano non vuole finire vittima, pur sentendo sicuramente il peso della responsabilità. Responsabilità che, stando a quanto dichiarato a Il Secolo XIX, ha rifiutato per ben due volte prima di decidersi ad accettare (“non avevo sentito l’accordo pieno sul mio nome. E ho evitato“). Ora però si è impegnato a confezionare la nuova edizione che sarà come sempre l’evento mediatico Rai dell’anno. Ma come sarà questo Sanremo?
“[...]vecchio stile. Con 16 cantanti, più i giovani.[...] Non precludo nessun genere. Sarà una ricerca sulle canzoni con vari sapori della musica italiana, dalla romanza al pop. Passando per il rock. Mi piacerebbe uscire dal “brano sanremese”. [...] Ora pensiamo al regolamento. Io sono uno che ha un suo metodo. Per ora siamo impegnati a sentire i legali, le case discografiche, per creare il meccanismo. Poi tutti gli altri tasselli. Da settembre a metà dicembre”.
Festival di Sanremo 2015: è ancora presto per le vallette
Troppo presto insomma per sapere quali artisti gareggeranno, ma di certo ognuno lo farà con un solo brano, abbandonando la novità delle due canzoni ormai sorpassata. Prematuro sapere anche chi affiancherà Conti che, dopo aver dichiarato che non ci saranno Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, non esclude davvero nulla per il suo Sanremo “all’insegna della leggerezza“.
“(Le vallette, ndDM) Ci saranno. E’ una caratteristica. Magari una co-conduttrice, non so. Si deciderà tutto dopo settembre”
Carlo Conti: Maria De Filippi a Sanremo 2015, perchè no?
Non esclude neanche la presenza all’Ariston di Maria De Filippi, se “ci fosse uno spazio giusto“, e non esclude che si divertirebbe molto a fare il giudice di Tu si que vales, pur essendo legatissimo alla Rai. Vista la totale libertà di azione che si è conquistato, il conduttore toscano non ipotizza di lasciare l’azienda pubblica. Che Carlo Conti, con questo suo ritorno al passato, la sua tv “familiare” e questo abbandono del nuovo a tutti i costi che ha un filino snaturato Sanremo negli ultimi anni, si imponga alla fine come il più sciolto e moderno dei conduttori nostrani?
1. Love is... ha scritto:
21 luglio 2014 alle 17:17