X Factor ha certamente dei pregi: su tutti, i contenuti musicali, l’apporto “culturale” che i giudici (su tutti Morgan) riescono ad infondere con lo show e la presenza di alcuni talenti interessanti. Ma le tiepide percentuali di share registrate finora, nonostante il battage mediatico e la “affrontabile concorrenza” del mercoledi (vedremo tra poco come sarà andata con la neonata concorrenza di Chi ha incastrato Peter Pan), sono a parer nostro chiaro sentore anche di alcune “debolezze” del format, tra cui un impianto un po “sanremese” di competizione, un ritmo cadenzato e prevedibile, la mancanza di spunti extra-musicali e la presenza, a volte ingombrante e monocorde, dei tre giudici.

Manca inoltre un aspetto che, se a primo acchito può sembrare banale, dopo tre ore di diretta pesa risulterebbe certamente un toccasana: una sana, grossa, grassa risata. Intendiamoci: nessuno ha intenzione di trasformare il programma di Raidue in Zelig, ma se prima qualche “ironica Venturata” sollevava gli spiriti, in questa edizione l’unica speranza che i telespettatori conservano per distendere i propri muscoli facciali è che la Maionchi dica qualche parolaccia. Rimane infatti proprio la sempre-verde discografica, l’unico elemento di impulsività e creatività televisiva del format, grazie ad un mix di veracità, caparbietà e autoironia. “Nonna Salice” spopola oramai su tutte le reti tv, così come sul web (addirittura su Facebook, una nuova applicazione che dispensa “consigli di vita” by Zia mara) ed è sicuramente lei, il vero pilastro di quest’edizione (nonostante la sua categoria dei “gruppi vocali” sia un pò claudicante).

Tralasciando i soliti monologhi della Mori (che, per chi non l’avesse ancora capito, non vede l’ora che il programma finisca) e di Morgan, fortunatamente ci si può consolare con della buona musica: c’è da segnalare, infatti, la presenza di un talento papabile, anzi “papabilissimo”, alla vittoria finale: trattasi di Marco Mengoni (“16-24″). Eclettico, stralunato, geniale, in una parola: bravo! Ed è talmente bravo che sono superflui anche i giochetti televisivi di Morgan. Quasi sulla base di un copione già scritto, il giudice grigio continua infatti a litigare e imbeccare il suo pupillo, salvo poi fargli l’occhiolino non appena la telecamera cambia inquadratura (per la serie “tienimi il gioco”); il ragazzo “incassa”  ed intanto il televoto si scatena a suo favore. Considerato che il cantante è forte e che davvero mostra delle buone potenzialità per una carriera artistica, una sola semplice domanda poniamo a Morgan e agli autori: “Che bisogno c’è?”

Leggi dopo il salto la cronaca delle esibizioni, il nome del nuovo concorrente ed ovviamente le talentuose “7 note”.

La prima manche parte con Sofia: capelli corti, inglese incerto, ma nel complesso una buona esibizione che vede d’accordo tutti e tre i giudici (ma non il pubblico, che la manda di nuovo al ballottaggio finale). A seguire Silver e le Yavanna, che con una versione “grunge” (così pronunciato) di “Smells like teen spirit” non hanno completamente convinto i giudici. Ultimo della tranche il Mengoni, sempre credibile, nonostante la scenografia con la banana gigante. Il secondo quintetto, invece, parte con Mario che si cimenta con un brano dei Doors (Hello, I Love you), e i Luana Biz, rei secondo Morgan di “non avere ancora un’identità musicale precisa”. La gara continua con Francesca, un po’ imprecisa nell’esibizione di “Città vuota” di Mina,  Chiara e Damiano, pupillo della signora Celentano e sicuro nell’esecuzione del brano di Capossela.

Al ballottaggio finale finisce Mario (16-24) che ripropone “Personal Jesus” dei Depeche Mode, così come Sofia (Over 24) ripropone “Ma il cielo è sempre più blu” di Gaetano: le esibizioni (compreso il brano a cappella) della ragazza sono più intense e alla fine la Maionchi sceglie nuovamente lei (dopo averla preferita ad Ornella durante la settimana scorsa), scatenando prevedibilmente le furie di Morgan. Mario, dunque, deve abbandonare il programma.

Scoccata la mezzanotte, si passa all’ultimo capitolo della puntata: l’ingresso del nuovo cantante. Anche in questa occasione (dopo un impalpabile Zampaglione nella prima manche) giunge un quarto giudice ad affiancare il trittico: Mika, che si era appena esibito sul palco con la sua ultima hit. In gara i Menlove per la categoria dei “gruppi vocali” (ripescati dalla Maionchi direttamente dalle selezioni del boot-camp), Cristiana, bellissima e intonata cantante per la categoria dei “16-24” e infine Tatiana (“Over 24”); il televoto notturno premia nuovamente la categoria del pirata Castoldi e Cristiana diventa la nuova concorrente del talent-show.

• LE “7 NOTE (DI COLORE)” DELLA SERATA

DO. Morgan, dopo un trattamento a base di diserbanti (o ancora peggio di extensions), è ritornato ai fasti dei super-ciuffi degli scorsi anni; la Mori (finalmente pettinata “come si deve”) non manca di salutare i parenti a casa e di dire a Morgan che la figlia Rosalinda le ha appena mandato un messaggio in cui lo paragonava a “Greta Garbo”: Morgan e tutti noi, ringraziamo per la perla donataci.

RE. “Sei un po’ meno PierSilver e un po’ più Silver”: per piacere Mara, noi ci teniamo a te… Lascia perdere la politica (soprattutto di questi tempi), anche perché se la camera approva “il Lodo Maionchi”, sarà proibito dire tre parolacce consecutive nella stessa frase e i nostri mercoledì, senza di te, non avrebbero più senso.

MI.  Continua il processo di “invelinimento” delle Yavanna: i tulle e le orecchie a punta sono oramai un lontano ricordo, ora le Yavanna sfoderano tacchi a spillo, minigonne e trasparenze; Tommassini ha già proposto per la prossima puntata hot-pants, lingerie  e frustini.

FA. Morgan: “Scusami, mi inserisco subdolamente nelle tue pause”, Mori: “Io non faccio pause, forse sbagli persona”, Morgan: “Hai ragione mi inserisco nelle tue meno-pause”: scelta autorale? maschilismo imperante? E la Mori tace? Boh.

SOL. “Eh no Mara scusami, a volte voi fate dei circhi che sembrate il Cirque du Soleil”: la Mori vuole screditare la concorrenza dopo che settimana scorsa, grazie alla sua pettinatura “a cofana”, è stata scritturata dal circo di Moira Orfei. 

LA. Nonna salice è “rimasta con un solo ormone”e quest’ultimo entra in movimento, non quando vede quel “verme, farabutto, schifoso del marito (Alberto Salerno, complice del video sul botulino)”, ma bensì il barbuto “clochard” Damiano Fiorella.

SI. Facchinetti coinvolge Mika per fermare il televoto della seconda manche, peccato che anche durante l’unica frase detta in inglese da Facchinix (“pusch d bottom”), il riccioluto cantante continua ad aspettare la traduzione simultanea: Facchinetti a fine puntata ha dichiarato di volere chiedere i danni alla sua insegnante di inglese (che è la stessa della Ventura).

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