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SANREMO QUESTION TIME: CHE L’ANNO PROSSIMO POVIA CANTI “ALESSANDRO CECCHI PAONE ERA ETERO”
di Biagio Chianese
19/02/2009 - 13:37

Se la prima serata del Festival aveva allontanato la spada di Damocle degli ascolti dal capo di Paolo Bonolis, questo secondo appuntamento con la kermesse canora ha contribuito decisamente a scacciare lo spettro dell’auditel dal palco dell’Ariston.
Nonostante il buon risultato ottenuto dall’amica Maria De Filippi, che ha mantenuto un pubblico di quattro milioni di affezionati, e quel calo fisiologico degli ascolti che Bonolis diceva di attendersi, sono stati in dodici milioni i telespettatori che hanno seguito la prima parte del festival, con uno share del 41%.
Ma non di soli ascolti vive la conferenza stampa del Festival. E così Mario Luzzatto Fegiz apre con una domanda che mette in dubbio il meccanismo di votazione della giuria demoscopica, distribuita in tre settori e chiamati a votare con un segnale luminoso, non visibile a tutti. E così scopriamo che alcuni fra i giurati, in alcune circostanze, non sono riusciti a votare. La regolarità del voto viene comunque garantita da un meccanismo che distribuisce la media dei voti sui votanti effettivi. Polemica chiusa con una battuta di Luca Laurenti, che auspica, in presenza dei semafori del voto, la presenza di un vigile.
Qualche battuta sulla questione, ormai stantia, circa il tema dell’omosessualità, con un giornalista di Libero che auspica una nuova partecipazione di Povia con la canzone “Alessandro Cecchi Paone era etero”. Bonolis ride e glissa, così come glissa sulla domanda circa il suo eventuale successore per la prossima edizione del Festival, garantendo però che si farà da parte, affinche il “palco possa ricevere nuova linfa vitale“. Non esclude dunque di lasciarsi coinvolgere dalla Kermesse in futuro il Paolino nazionale, ma garantisce che nel 2010 Sanremo non vedrà la sua firma.
Dopo qualche osservazione sul look delle nuove proposte, quest’anno eleganti e poco casual al pari dei big, si parla anche di musica, finalmente, con Paolo Bonolis che chiude il Question Time lanciandosi in una difesa di quelle scelte che sembrano in totale contrasto con il palco dell’Ariston – “Mi auguro che il pubblico abbia saputo apprezzare il rock degli Afterhours così come l’energia di Tricarico“. Crede nelle scelte fatte Bonolis, citando anche gli ultimi fra gli eliminati, Nicky Nicolai e Stefano di Battista, e si dice contento di aver portato al Festival una tale pluralità di generi musicali.
Un rimpianto? Avrebbe voluto invitare come super ospiti i Queen e Sean Penn, ma a quanto pare anche Sanremo ha i suoi limiti…
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eRR!Co dice:
mah ste polemiche le trovo un pò sterili alla fine.. ho letto il testo della canzone, non ci vedo niente di offensivo
Mari 611 dice:
Beh dai, simpatica la battuta del giornalista! Avete fatto bene ad usarla come titolo...se non altro per par condicio :)