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Sirens, un eccentrico finto dramma che non ti aspetti
di Stefania Stefanelli
24/05/2025 - 14:29
© Netflix
3.3 /5
Avete presente quelle serie inquietanti, ambientate su un’isola sperduta, dove accadono cose strane e si ha la sensazione di essere finiti dentro una setta? Sirens, prodotta da LuckyChap Entertainment, On The Verge Entertainment e Quiet Coyote e da poco disponibile su Netflix, di primo acchito sembra esattamente una di quelle. Ma fidatevi, non lo è, o almeno non solo.
La storia è questa: Devon (Meghann Fahy) raggiunge la sorella Simone (Milly Alcock) nella tenuta in cui lavora come assistente della miliardaria Michaela Kell (Julianne Moore), che sembra averla soggiogata ed ha sotto controllo la vita di tutto il suo staff. Le due ragazze, che hanno un doloroso passato alle spalle e un padre malato di cui prendersi cura, vivranno un weekend molto intenso – raccontato in soli cinque episodi – al termine del quale capiranno chi sono davvero.
Sirens vanta un cast interessante che comprende Julianne Moore e Kevin Bacon
L’atteggiamento strafottente e il look trasandato di Devon cozza con la costruita perfezione delle altre due, e serve fin dall’inizio a profanare il tempio di falsità ed apparenza in cui vivono. Ma nulla è come sembra e, complice la ruvida e imbarazzante spontaneità della donna, la vita sull’isola viene stravolta rivelandosi molto meno glamour di quanto sembrasse.
Sirens è una dark comedy ma anche una commedia degli equivoci, nella quale attori come la Moore e Kevin Bacon (che interpreta il marito di Michaela) si mettono a servizio della storia prendendosi un po’ in giro e cavalcando eccessi vari che rendono i loro personaggi sorprendenti.
Si spazia dai funerali per gli uccelli della sua riserva agli eventi benefici che la “santona” organizza con i suoi amici facoltosi, passando per avventure di una notte, tradimenti e solitudini che lo spettatore non si aspetta, in questo eccentrico caleidoscopio di emozioni che sottolinea tutte le fragilità del genere umano.
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