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Curfew racconta la violenza sulle donne come nessun altro

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

24/01/2025 - 16:00

Curfew racconta la violenza sulle donne come nessun altro

© Paramount+

4.2 /5

Curfew, ovvero coprifuoco. Nella serie Paramount+ così intitolata agli uomini inglesi non è concesso uscire di casa dalle 19.00 alle 7.00: ognuno di loro è controllato da una cavigliera elettronica e qualunque tentativo di evasione è severamente punito. Basta questo scioccante provvedimento a porre fine alla violenza sulle donne? Ovviamente no, perchè il marcio della società moderna è ben più vasto e complicato di così.

I sei episodi sviscerano questo marcio e lo raccontano punto per punto, con una capacità d’analisi da fare invidia alle centinaia e centinaia di talk che ormai da anni affrontano l’argomento senza arrivare da nessuna parte. Qui il messaggio è chiaro: nessuno è davvero innocente, ma nessuno è disposto a prendersi fino in fondo le proprie responsabilità.

Curfew tra thriller e denuncia sociale

L’omicidio di una giovane donna manda in crisi il sistema, quando manca poco al voto per il rinnovo del coprifuoco. I piani alti vogliono che ad ogni costo gli uomini ne escano estranei, altrimenti il provvedimento si rivelerebbe inutile, dando ragione alle associazioni che vogliono abolirlo perchè antidemocratico.

Una poliziotta si batte per scoprire la verità, certa che un uomo abbia eluso il sistema. Ma la sua potrebbe essere solo un’ossessione personale, dal momento che sua figlia è stata l’ultima donna uccisa prima dell’entrata in vigore del coprifuoco. La principale indiziata, che si proclama colpevole, molto probabilmente non ha ucciso la vittima, ma tutto è fuorchè innocente e del suo essere donna ne fa un’arma.

In un mondo nel quale il femminicidio diventa una piaga sempre più grande, Curfew sottolinea con crudezza tutte le verità e le strumentalizzazioni di un sistema che mette da una parte gli uomini e dall’altro le donne senza prestare abbastanza attenzione agli individui. Perchè la violenza ha tante, troppe facce: vive in casa più che per strada, diventa esempio per i propri figli, è tollerata oltremodo, ad alcuni uomini sembra un diritto ma talvolta sono proprio le donne a perpetrarla senza vergogna.

Al di là della denuncia sociale della quale si fa portavoce, la serie è un thriller costruito molto bene, che inganna lo spettatore in diversi momenti salvo poi svelargli la verità, facendogli notare com’è facile alle volte sbagliarsi e giudicare troppo in fretta i fatti. E sa far riflettere, intrattenendo allo stesso tempo.

Unica pecca: la mancanza del doppiaggio in italiano.

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1 commenti su "Curfew racconta la violenza sulle donne come nessun altro"

  1. Ora il doppiaggio in italiano c'è!!!