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Ballando con le stelle: un passo alla volta verso il successo
Ecco come Milly Carlucci ha rubato la scena a tutti gli altri programmi
di Mattia Buonocore
09/12/2024 - 13:42
© US Ballando
Un passo alla volta. Questo successo di Ballando con le Stelle 19 è arrivato piano. E’ frutto di un lavoro certosino che anno dopo anno non solo ha rappresentato la cura contro il tempo che passa ma ha dato nuovo vigore e significato al programma.
Ballando con le stelle nasce nel 2005 rivelandosi da subito fortissimo, capace di raccogliere ascolti record (8.150.000 spettatori e il 35.11% di share per la finale della prima edizione, 6.927.000 spettatori e il 40.03% per la premiere della seconda edizione), poi si affievolisce. Serate iper competitive lo oscurano dal punto di vista degli ascolti e della mediaticità. La stessa messa in onda su Rai1, col relativo zoccolo duro anziano all’ascolto, fa sì che il buzz del programma non sia paragonabile neanche a quello del meno seguito dei reality show di Mediaset. In alcune edizioni il successo percepito diventa inferiore a quello reale e progressivamente Ballando una sorta di gigante dormiente.
Pian piano però qualcosa è cambiato. Mentre gli altri programmi cedevano il passo, Milly Carlucci non mollava mai la presa, iniziava a puntare sui social e sul chiacchiericcio, aggiustava la giuria, non disdegnava la polemica senza però mai cavalcarla troppo nella consapevolezza che andare oltre paga nel breve periodo ma non nel lungo. L’asticella del cast è rimasta sempre alta e negli anni sono arrivati fortunati strappi alla regola con personaggi già concorrenti altrove (da Al Bano alla Ventura, passando per Parietti e Zanicchi) che hanno contribuito a dare una sterzata pop aiutando, insieme alla presenza di Selvaggia Lucarelli, il programma a rompere il muro del programma stesso.
Ballando è diventato centrale nelle trasmissioni Rai, sui giornali più tradizionali e poi ha preso piede nelle discussione social e sui siti che l’hanno pure svecchiato. Un circolo virtuoso che ha messo il celebry talent al centro del sistema mediale più degli anni d’oro in cui la frammentazione degli ascolti non erodeva il bacino di pubblico.
Quest’anno ogni frutto è stato raccolto: Ballando è l’unico argomento (meta) televisivo che tiene banco, è il programma di prime time più visto di Rai1 e, insieme al rivale del sabato sera Tu si que vales, della tv italiana.
E no, il merito non è delle polemiche. Con buona pace di Sonia Bruganelli, le sue baruffe con la giuria sono state lievi rispetto a quanto accaduto in passato con concorrenti peraltro di chiara fama. Una differenza con le ultime annate è la presenza di più concorrenti che sapevano ballare bene. Sembra paradossale doverlo ripetere ma il pubblico di Ballando vuole il ballo (così come il pubblico del GF vorrebbe le dinamiche della casa ma questa è un’altra storia). Poi certo la polemica, la discussione e gli imprevisti sono indispensabili ma in quanto parte di quel disegno più grande che vi abbiamo riportato. En plein.