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PORTA A PORTA SI TRASFERISCE A NAPOLI PER RACCONTARE IL SUCCESSO DI TI LASCIO UNA CANZONE
di Daniele Urciuolo
13/05/2010 - 13:17

Basta parlare di assassini, illegalità, escort, palazzinari e politici corrotti. Almeno per questa sera, quando alle 23:25 su Raiuno, nella consueta puntata dedicata alla televisione “che conta”, Porta a Porta si trasforma nella casa di Marzapane e Bruno Vespa diventa l’agnellino di Cappuccetto Rosso.
Come in una incantevole fiaba dei fratelli Grimm, i protagonisti indiscussi della serata saranno i baby cantanti prodigio di Ti lascio una canzone. La trasmissione di Vesspa, per celebrare il successo della terza edizione dello show, si trasferisce a Napoli, dove Antonella Clerici realizza il programma originale.
Per ovvi motivi di orario non potranno intervenire nè essere presenti in studio i piccoli artisti, ma sarà possibile riascoltare le loro esibizioni coordinate dalla fantastica orchestra di Leonardo De Amicis. Come ospiti ci saranno i genitori dei bambini che, orgogliosi e soddisfatti, racconteranno le storie dei loro talentuosi bambini, spiegando al pubblico e ai telespettatori a casa quanto sia difficile assecondare le loro passioni. Ma per l’amore incondizionato per i figli e per questa meravigliosa arte che è il canto, si è disposti a fare anche grossi sacrifici. Una puntata, insomma, da far cariare i denti anche all’igienista dentale più “agguerrito”.
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Gae8989 dice:
Ieri sera, tornando a casa, intercettai gli ultimi dieci minuti di trasmissione. E sono rimasto allibito alla visione di due bambini che si esibivano in "Te c'hanno mai mannato a quer paese..." del mitico Alberto Sordi. Ora, dico io, perché chiedere a due bambini di imitare un personaggio che non conoscono, che ancora non possono comprendere? Quando io ero piccolo, i miei qualche volta si vedevano i film di Totò, ma a me non piacevano. Perché ancora, pur trovandolo fisicamente buffo, non ero in grado di comprendere il contesto storico-culturale in cui quel personaggio era vissuto e in cui venivano realizzati i suoi film. Figuriamoci se, per assurdo, mi avessero chiesto di imitarlo. Ecco, quei due ragazzini mi davano l'impressione di esser stati costretti, contro la loro volontà, ad imitare un personaggio di cui non sanno ancora niente. Su di essi vedo le frustrazioni di adulti che non sono riusciti a realizzare i propri sogni. Sono dei mostri, ma non di bravura, mostri plasmati dalle mani di persone insoddisfatte di sè, che illudono questi piccoli talenti di essere stelle il cui successo sarà imperituro. Tuttavia, come diceva SaraLurker, questi "prodotti" (perché non sono più bambini, sono solo prodotti per acchiappare audience) a quale target sono indirizzati? Certamente non ad un pubblico di coetanei, che non può non considerarli demodè e per nulla appetibili. Possono piacere solo ad un pubblico tendezialmente over 60, fatto di nonne che in essi vedono una sorta di nipote perfetto. E questo successo può durare, per ciascun bambino, uno o due anni al massimo. Quando entreranno nella adolescenza non saranno più "carini" (e considerate pure che i maschietti a dodici anni cambiano già voce e perdono parecchia "innocenza"). E una volta perso il pubblico carampano di riferimento, questi baby talenti chi se li filerà? Domanda amletica! Non mi stupirei se un giorno spuntassero fuori storie a tinte fosche sulla vita di questi piccoli fenomeni musicali. Insomma Drew Barrymore cominciò con E.T., però a 9 anni già si ubriacava...
SaraLurker dice:
Che poi mi chiedo: tutti questi programmi di bambini che si esibiscono per chi li fanno? Per i bambini? Perchè se si volessero rivolgere ai bambini i programmi li manderebbero alle 5 del pomeriggio non ad orari in cui si presuppone che dei bimbi sani siano già a dormire. Almeno...a casa mia i bambini fino ai 10-11 anni alle 9-9.30, metti le 10 al sabato, sono tutti a letto. I bambini poi che vanno verso i 12 anni sono già in pubertà conclamata per cui si guardano Amici per irrorare gli ormoni, perchè quelli di 8 anni che cantano sono dei poppanti se glielo chiedi.... Per cui, a chi sono destinati questi programmi? Ad una parte di pubblico di adulti a cui piace guardare i bambini in televisione? Allora dovremmo fare un'indagine psicologica approfondita per capire perchè gli adulti guardino i bambini.... Non esiste programma ed orario in cui i bambini non ci siano sciroppati in ogni dove. Che sia mattina, che sia sera, che sia Chiambretti all'Una di Notte, eccolo lì il bambino prodigio cantante che scimmiotta gli adulti.... La D'Urso si porta avanti con il lavoro e ce li mostra addirittura nel ventre materno in 3D i piccoli mostri di domani.... Io li trovo già spesso irritanti nella mia vita reale, e vedere personcine sotto il metro e 10 anche su tutti i canali tv mi fa perdere qualsiasi speranza di recuperare il mio istinto materno in futuro.
Pape Satan dice:
Ooooooooooh finalmente qualcuno l'ha detto brava Saralurker Non lo volevo dire io, sennò mi ritrovavo in casa una fornitura annuale di yogurt scaduti ma il concetto è quello che palle sti pargoli
SaraLurker dice:
Sarò anche politically uncorrected, ma.....: CHE PALLE QUESTI BAMBINI.
Davide Maggio dice:
@ SaraLurker: e' peche' politically uncorrect... legittimissimo! Ognuno c'ha sulla palle c'ho che preferisce :)
TETE72 dice:
ma se Porta a Porta lo registrano nel pomeriggio, perchè non possono essere presenti i bambini? anche Io Canto per la Finale aveva iniziato prima la registrazione per far si che nonostante l'orario di chiusura fosse dopo la mezzanotte i bambini potessero essere in onda.