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OPEN SPACE: NADIA TOFFA CI SA FARE. MA MANCA LA DIRETTA
di Marco Leardi
12/10/2015 - 12:44

Nadia Toffa ha la stoffa: stavolta il giochino di parole vien da sé. La signorina ha grinta e davanti alla telecamera ci sa stare: ne abbiamo avuto conferma anche ieri sera, assistendo alla prima puntata di OpenSpace, il nuovo social talk di Italia1. Al suo debutto come conduttrice, l’inviata de Le Iene cresciuta a inchieste e polenta (l’accento bresciano non tradisce le sue origini) se l’è cavata piuttosto bene. E’ apparsa brillante, spigliata, capace di tenere vivo il ritmo di un programma che di suo non ha troppo da dire e sa di deja-vu.
L’idea di utilizzare un nuovo linguaggio per approfondire l’attualità e raccontarla al pubblico giovane ci è parsa interessante. Nella sua realizzazione, abbiamo apprezzato lo stile essenziale e la scelta di affrontare tematiche scottanti con un approccio pragmatico (la conduttrice ha dato un significativo contributo in tal senso). A nostro avviso, i momenti più riusciti della puntata sono stati l’intervista a Carlo Gervasoni sul Calcioscommesse e il blocco sulla ludopatia, in cui Nadia Toffa ha sferzato Massimiliano Pucci, Vicepresidente Confindustria Sistema Gioco Italia. Meno riuscito, invece, il faccia a faccia con Raffaele Sollecito.
Allo stile della conduttrice abbiamo già accennato. Il suo DNA da Iena ha giovato molto alla qualità e al ritmo imposto al confronto con gli ospiti: archiviata l’emozione del debutto, speriamo di vedere questa qualità ulteriormente potenziata. Positiva anche l’assenza di giovanilismi, unita alla scelta di invitare politici in studio: non è snobbando la classe dirigente che si svecchia l’approfondimento d’attualità. L’interazione coi social, che dovrebbe caratterizzare lo show, invece è decisamente da rivedere. La lettura di domande precedentemente selezionate, infatti, ha tolto immediatezza al talk.
Perché il difetto più grande ravvisato in OpenSpace è, in fondo, questo: il fatto che il programma fosse registrato. Visti i presupposti della trasmissione, catalogata non a caso come “social talk”, ci è infatti sembrato controproducente negare la diretta, considerando le potenzialità di quest’ultima. In una puntata live, ad esempio, la conduttrice avrebbe potuto interloquire con qualche inviato in collegamento, anziché trovarselo parcheggiato in studio. Non è escluso, però, che da domenica prossima la trasmissione vada in onda live. Allo stesso tempo la diretta potrebbe rivelarsi anche un rischio per la conduzione della Toffa, che potrebbe essere stata aiutata, alla prima, da tagli e montaggi. Staremo a vedere. A fronte dei tanti argomenti affrontati, poi, la trasmissione si è protratta eccessivamente – fino all’1.00 circa – mettendo alla prova anche i telespettatori più incuriositi.
“Se avrà il tempo di capire farà il mazzo a tutti” aveva promesso Davide Parenti, riferendosi alla conduttrice Nadia Toffa. Gli vogliamo credere. In realtà, le qualità della bionda Iena le abbiamo già apprezzate ieri: la ragazza è energica, non ideologizzata, estranea alle solite compagnie di giro. Non può che fare bene. Bisogna solo limare il format. Senza la diretta, infatti, l’OpenSpace rischia di rimanere chiuso.
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Alessandro dice:
I temi discussi sono decisamente interessanti e prendono molto, ma la presentatrice è palese che sia inesperta e si pone in modo sbagliato con tutti gli ospiti. Non ascolta le domande e va dritta come un cavallo con i paraocchi verso l'obiettivo che si prefiggeva dall'inizio. Nel dettaglio sto parlando della ridicola discussione riguardo al gioco. Non ascoltava le risposte esaustive dell'ospite e si concentrava ripetendo decine di volte la stessa cosa. Spero se ne sia accorta e che cerchi di essere meno "iena" nel programma. (Per iena intendo andare alla ricerca disperata di una notiziona anche quando non c'è o non è così importante.)
jacaranda liebe dice:
Programma orrendo, vecchio dentro e rifatto fuori, poca sostanza insomma. Sicuramente la mancanza della diretta penalizza ulteriormente ma anche nel caso, per me rimane un programma vetusto, banale, il solito modo di far televisione "giovane" da parte di chi giovane non è, e si vede. Io non so quanti anni avete voi commentatori entusiasti, ma penso che il gradimento a questo show sia eventualmente proporzionale alla propria età, probabilmente a persone di 35/40 anni può sembrare un programma fresco, ma persone più giovani la vedo dura che possano apprezzare una sbobba del genere!
R101 dice:
È pur vero che ciascuno ha il proprio punto di vista su un programma televisivo, ma francamente mi sembra eccessivo il giudizio dato dall'autore di questo articolo con la critica fatta da Dotto sul sito dagodpia. Due punti di vista diametralmente opposti e chi legge resta spiazzato. Dov'è la verità?
Lorenzo dice:
Bellissimo programma per fortuna qualcosa di nuovo! Uniche due note stonate la mancanza della diretta e deve finire a mezzanotte
Antonio Sanna dice:
Bel programma,ben confezionato, a suo agio Nadia Toffa, unica nota stonata i troppi break pubblicitari, la fine quasi all'una di notte del programma e il fatto che fosse registrato e non in diretta....per il resto tutto positivo!
nino dice:
......condivido in pieno. Se poi magari facessero anche un po' più di pubblicità al programma.........credo che la maggioranza di chi ha l'Auditel non sia un fanatico di Internet.......