1
ottobre

DINO BOFFO (DIRETTORE TV 2000) A DM: L’AUDITEL E’ UN’IMPOSTURA ORGANIZZATA. L’AVVENTO DI PAPA FRANCESCO E’ STATO PER NOI UNA CARTA FORMIDABILE

Dino Boffo, Tv2000

Parla piano, Dino Boffo, e con garbo. Quasi a calibrare ogni sua dichiarazione, quasi a suggerire che un modo diverso di comunicare è possibile. Anche in tv. Giornalista di lungo corso, il direttore di Tv2000 racconta ogni giorno e in diretta la vita della Chiesa Cattolica, spaziando dalle celebrazioni in Piazza San Pietro alle esperienze delle comunità parrocchiali. Quella proposta dal suo canale (il 28 del digitale terrestre), è una narrazione di attualità che si snoda su un palinsesto sempre più articolato e che, con l’elezione di Papa Francesco, pare abbia trovato nuovo slancio. Con Bergoglio, infatti, l’emittente della Cei ha registrato un incremento significativo degli ascolti, e durante la recente Gmg di Rio i picchi di share hanno persino superato l’8%…

Direttore, sia sincero: questi dati l’hanno un po’ stupita?

No, non mi hanno stupito. Da quando sono tornato a Tv2000 ero certo che se avessi identificato la mission del canale avrei intercettato un numero crescente di telespettatori. Tuttavia, pur essendo molto soddisfatto dei risultati, io li contesto alla radice: i dati Auditel, infatti, non li ritengo assolutamente veritieri, perché una serie di segnali empirici mi obbligano a considerarli sottodimensionati forse più della metà. Oggi il sistema di misurazione Auditel è qualcosa di tarato, è un’impostura organizzata tenuta in vita con un accanimento terapeutico degno della miglior causa. Esso infatti è studiato per la tv analogica e, dopo la rivoluzione digitale, continuare ad usare i parametri dei decenni scorsi significa soffocare un dinamismo che ha valorizzato la democrazia informativa ed ha offerto una maggior possibilità di scelta.

Dunque vi ritenete penalizzati dalla rilevazione Auditel…

Il meccanismo dell’Auditel è studiato per garantire gli antichi padroni del vapore, la major anchilosate di Rai1 e Canale5. Non si riesce a far capire ai signori dell’Auditel che così non si può andare avanti. Credo che dovranno capirlo se tutti coloro che ritengono questa un’impostura si uniranno e faranno iniziative forti, tali da obbligare i conduttori di questo sistema a prendere atto del fallimento dello stesso. Vanno modificati i criteri di misurazione: i sensori vanno dislocati sulla composizione reale del Paese, non solo sulla fascia di quelli che si presume siano i detentori di un potere di spesa maggiore. Tv2000 è assolutamente penalizzata da ciò, ma non lo dico per un discorso di parte e anzi, temo quasi di essere frainteso. Mi interessa sottolineare la manipolazione dell’Italia televisiva che emerge dai dati Auditel.

A proposito di ascolti: il vostro appuntamento più seguito è il Santo Rosario da Lourdes, con il 4-5% si share. Come si spiega questo dato?

Giancarlo Leone dice di avvertire una scossa nella gestione di Rai1 verso le 18, perché il 4% di pubblico si sposterebbe sul nostro Rosario. E, in effetti, quello è il dato che in media ci attribuisce l’Auditel. Ma allora mi chiedo: possibile che i nostri telespettatori provengano solo da Rai1? Non sarà che i dati veri sono altri e che il Rosario è almeno al 7-8%, come è la mia stima? In quella mezz’ora credo che buona parte dell’Italia reale si unisca a noi. Il Rosario è diventato un format tv nella sua formulazione live, perché noi apriamo il collegamento con Lourdes e non c’è un conduttore. Idem per la Messa, che va in onda con il solo accorgimento dei tempi televisivi.

Come definirebbe, oggi, Tv2000?

Ciò su cui noi abbiamo più lavorato è l’identità di rete: pensiamo a una tv di ispirazione religiosa aperta a tutti, che cerca di radunare un popolo e di ascoltarlo, contribuendo a rafforzarne la consapevolezza del proprio valore. E’ una tv di compagnia per la gente, di fatto trascurata dalle grande reti televisive nella propria persistente identità religiosa. La secolarizzazione ha fatto un lavoro di erosione in tal senso, però non si può pensare che l’Italia oggi non sia più religiosa. La gente da noi si sente rispettata e ascoltata: è l’Italia reale a cui diamo voce, nonostante le manipolazioni che sono state fatte per decenni da una tv e da autori che non conoscevano l’anima del Paese.

Come è strutturato il vostro palinsesto e quali sono le novità in programma?

Abbiamo tre grandi aree. Nel cuore dei giorni è il contenitore di compagnia del mattino, con storie costruttive, positive e consolanti ma non di cronaca nera, di cui la gente ha piene le scatole. Nel pomeriggio, lo stesso programma si concentra più sull’attualità e poi ci sono le serate, che oggi sono il nostro punto debole perché finora non abbiamo avuto adeguate risorse di investimento. Sul prime time stiamo mettendo a punto il colpo più grosso: un format di intrattenimento che raccolga esperienze ed ‘xfactor’ già presenti nella vita delle nostre comunità. Grazie agli investimenti pubblicitari speriamo anche di fare alcuni acquisti significativi. Ricordo che il canale non esiste perché un editore vuol far soldi ma perché ci siano determinati contenuti nel circuito mediatico.

Nel panorama tv attuale c’è un’emittente che considerate vostra diretta concorrente?

No, non avvertiamo il fiato sul collo da parte di qualcuno in particolare ed è invece interessante vedere come la gente abbia imparato a sintonizzarsi direttamente su Tv2000 per trovare alcune cose. E’ questa la novità dell’ultimo anno e non nascondo che l’avvento di Papa Francesco è stato per noi una carta formidabile.

In effetti l’affabilità di questo Papa ha subito colpito tutti: cosa pensa di Bergoglio?

Appena l’hanno eletto ho voluto fare una full immersion in Argentina per capire il personaggio e l’ambiente da cui veniva, ed è stato un passo fortunato perché mi ha reso psicologicamente sicuro di quello che poi avrei detto. Daria Bignardi, di recente, si è chiesta se Francesco ci è o ci fa… Io credo di aver capito che il Bergoglio che sta venendo fuori è esattamente lui: Papa Francesco è davvero quello che appare e questo è il suo segreto.

Ora Bergoglio ha fatto discutere per le sue telefonate alla gente comune. Ma l’aspetto mediatico di questi gesti rischia di mettere in secondo piano la sacralità del Papa?

Innanzitutto le telefonate non sono mai rese note da chi le fa, ma ne abbiamo notizia perché chi le riceve parla. E ciò segna la differenza, infatti non c’è una politica comunicativa che intenda capziosamente valorizzare queste mosse che alcuni chiamano populiste. Sulla presunta desacralizzazione, dobbiamo invece rifarci alla concezione del papato che lo stesso Francesco ha spiegato ai giornalisti: essere Papa stando in mezzo alla gente e non considerare un privilegio, ma un servizio, l’essere vicario di Cristo. Questa desacralizzazione, allora, ben venga. Il Papa che si pone al livello della gente comune fa capire che il suo tratto specifico non è nei privilegi monarchici, ma in ciò che egli rappresenta: Gesù Cristo.

A Papa Benedetto XVI, invece, qualcuno rimproverava di eccedere col formalismo. Trova fondata questa accusa?

Non so se fosse lui o qualcuno del suo entourage a tenere molto alle poltrone alte, ai copricapi, agli abiti pontificali dei suoi predecessori… Io noto che Papa Francesco ha cura di non fare ostentazione e credo che una sua frase spieghi molte delle sue scelte: la Chiesa deve facilitare la fede e non ostacolarla.

Tv2000 sottolinea spesso la centralità della famiglia nei suoi programmi. Ma per stare sull’attualità tratterete anche il tema delle cosiddette nuove famiglie o ai matrimoni gay?

Intanto bisogna ridimensionare la geografia antropologica diffusa dai media. Sembrava che il matrimonio gay in Francia fosse la soluzione dei problemi, poi scopriamo che dopo sei mesi si sono sposate solo 500 coppie. Noi trattiamo anche temi delicati e lo facciamo abitualmente nel contenitore del mattino, dove non nascondiamo nessuno dei problemi che attanagliano il cuore dell’uomo, compresa la violenza sulle donne o il disconoscimento della dignità delle persone gay.

“Chiacchiere e pettegolezzi uccidono i fratelli”, dice Papa Francesco. Cosa ne pensa? Lei nella sua carriera è stato vittima di alcuni pettegolezzi…

Sono stato colpito dal pettegolezzo e anche dalla sua invenzione, concepita come arma di distruzione ad personam. Sono stato vittima di questa strategia di killeraggio ecclesiastico e mediatico e ne porto ancora le ferite, che stanno guarendo e che non nascondo. Ma allo stesso tempo non faccio la vittima. Ne ho sofferto tanto e ne ha sofferto la mia famiglia, però quella di oggi è una vita nuova in cui mi sto impegnando e divertendo. Apprezzo questa uscita di Francesco ma anche Ratzinger è stato duro contro la Chiesa dei pettegolezzi, e non nascondo che quello è stato uno dei modi in cui mi sono sentito medicato durante il suo Pontificato. Benedetto XVI è una cosa, l’entourage è un’altra…

Parliamo di telemercato. La conduttrice Rai Lorena Bianchetti è attualmente senza programmi… La recluterebbe su Tv2000?

No. Tutti gli innesti da fuori non piacciono al nostro pubblico. Quando viene un ospite famoso su altri canali, noi abbiamo un crollo negli ascolti. La gente da noi vuole facce inedite, non famose, sorridenti. Nessuna preclusione sulla Bianchetti, che peraltro viene dal nostro mondo, ma che si è qualificata con spettacoli di intrattenimento serale e la gente non capirebbe, perché finirebbe per confonderci con Rai1.

Con quale criterio seleziona i collaboratori e i volti di Tv2000?

Ora sto lavorando con persone che avevo scelto nella primitiva stagione (a Sat2000, ndDM). Le scelsi col criterio della genuinità, dell’autenticità, della condivisione del sentimento di fondo. A me interessa che loro sappiano chi siamo e che siano disposte a partecipare creativamente al nostro laboratorio. Sono molto orgoglioso dei miei collaboratori, sia di quelli che vanno in video sia di quelli che stanno dietro le quinte. Non voglio fare la fiaba, ma devo dire che a Tv2000 c’è un bel clima e quelli che vengono a fare gli stage da noi dicono: “ma qui si respira un’altra aria!”. E questa è la cosa di cui vado più fiero.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


Paolo Ruffini
PAOLO RUFFINI A DM: SU TV2000 CONFERMATO DERRICK, NELLA SERIE NON C’E’ REVISIONISMO NAZISTA. IL MIO ADDIO A LA7 E’ STATO PACIFICO (VIDEO)


Dino Boffo, Tv2000
DINO BOFFO FA RICORSO CONTRO TV2000: LICENZIAMENTO INGIURIOSO


Dino Boffo, Tv2000
TV2000: ADDIO A DINO BOFFO. RISOLTO IL SUO CONTRATTO


Papa Francesco GMG 2013
TV2000: CON LA GMG VOLANO GLI ASCOLTI. E’ L’EFFETTO BERGOGLIO

4 Commenti dei lettori »

1. aleimpe ha scritto:

1 ottobre 2013 alle 12:41

Il 4 ottobre Papa Francesco sarà a Assisi, e il 24 dicembre sarà a Taranto all’ Ilva ?



2. pietrgaf ha scritto:

1 ottobre 2013 alle 13:30

Nemmeno Boffo vuole la Bianchetti… mandiamola su QVC



3. philipmaggie ha scritto:

2 ottobre 2013 alle 18:25

Visto che cercate nuovi blogger, a quanto ne so io, il Talent show sui cori parrocchiali dovrebbe essere condotto dalla meravigliosa Arianna Ciampoli,ma dovrebbe partire solo da ottobre,è cosi???



4. philipmaggie ha scritto:

2 ottobre 2013 alle 18:26

Ops volevo scrivere gennaio,lapsus froudiano!!!



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.