Rendere accattivante la storia al pubblico televisivo non è cosa facile. E se negli ultimi anni sesso e sangue sono stati gli espedienti utilizzati, Da Vinci’s Demons (da stasera alle 21.50 su Fox) cerca di andare oltre mescolando più di un elemento. La serie, coprodotta da Fox, Starz e BBC Worldwide, avvolge di mistero la vita di un venticinquenne Leonardo Da Vinci, elevandolo altresì a una sorta di (improbabile) supereroe ribelle e tormentato. Al bando da subito i panegirici, vi diciamo però che, a giudicare dal pilot, la serie non convince.
Superato l’imbarazzo per il Leonardo sex symbol e playboy, si fa fatica a capire dove si voglia andare a parare. Da Vinci’s Demons è una combinazione di generi che “troppo vuole e nulla stringe”. La narrazione scorre lenta tra un’imprecisione storica e l’altra, e il “mistero” su cui si fonda la linea orizzontale della serie appare tutto fuorché avvincente e intrigante. Sembra, dunque, sprecata l’ottima intuizione di rendere sotto forma di racconto televisivo il genio del giovane Leonardo.
Tuttavia non è difficile immaginare che la serie possa affascinare la platea internazionale e il pubblico d’Oltreoceano, a digiuno di storia e amante degli eccessi. Quegli stessi spettatori, insomma, che, a detta del creatore David S. Goyer, quando sentono Leonardo pensano subito a Di Caprio (qui il dettaglio della conferenza stampa di presentazione). In effetti il debutto sul canale Starz è stato positivo e la serie, dopo una sola puntata di messa in onda (in totale la prima stagione è composta da 8 episodi), si è guadagnata il rinnovo per un nuovo ciclo di episodi. Ci si chiede poi perchè Fox Italia sia scesa in campo solo per la conferenza stampa e non abbia fatto sentire (in misura maggiore) il suo peso specifico nella realizzazione della serie. Serie che non solo è girata in Galles pur essendo ambientata a Firenze, ma si incentra su personaggi italiani interpretati, però, da attori britannici.