TG1



16
ottobre

DM LIVE24: 16 OTTOBRE 2011. BELEN NON COMMENTA IL VIDEO HARD

Diario della Televisione Italiana del 16 Ottobre 2011

>>> Dal Diario di ieri…

  • Belen non commenta il video hard

lauretta ha scritto alle 09:19

Belen Rodriguez non intende commentare il video hard circolato in queste ore sul web, ma già rimosso, che la ritrae in atteggiamenti molto intimi e che non lasciano nulla all’immaginazione con l’ex fidanzato argentino, Tobias Blanco. L’ufficio stampa della soubrette argentina lascia filtrare un laconico “no comment”. Il link del video, che ha fatto impazzire la rete, era stato postato inizialmente su un blog. La blogger rivela di essere entrata in possesso del filmato tramite una mail inviatale da un misterioso ‘contatto’. Una mail ricevuta ieri mattina, con il link del video, di cui pure si era parlato nei mesi scorsi per un tentativo di vendita del filmato. Nel video, girato in bianco e nero in una camera da letto, compaiono, sdraiati sulle lenzuola e completamente nudi, Belen Rodriguez e l’argentino Tobias Blanco. Ventidue minuti di effusioni che hanno fatto letteralmente impazzire la rete. Se dall’ufficio stampa di Belen non trapela alcun commento, a parlare è il compagno della showgirl Fabrizio Corona: “Belen si è sentita violentata – dice al blog “Io Spio” -. A quei tempi era minorenne, è gravissimo quello che è accaduto. Questa storia non finisce qui. Belen si è sentita stuprata nella sua intimità. Quelle immagini sono di due ragazzi che fanno l’amore. Non è un video porno”.(fonte TMNews)

  • Facchinetti a riposo

lauretta ha scritto alle 09:33

Sempre all’Alfonso Signorini Show, la Ventura parlando del flop di Star Accademy, ha anche detto: “mi dispiace, perchè considero Francesco come se fosse una “mia creatura” e spero che abbia presto un’altra occasione. Secondo me dovrebbe fermarsi e prepararsi un pochino di più, studiare, tutto qui”.

  • No Diretta per la manifestazione di Roma

lele ha scritto alle 19:38




14
ottobre

MINZOLINI CONTRATTACCA: FINI HA UNO STRANO CONCETTO DI IMPARZIALITA’. BASTA LITANIA DELLE DIMISSIONI DALLA SINISTRA (VIDEO)

Augusto Minzolini, Tg1

Prosegue il serrato botta e risposta a distanza tra il Presidente della Camera e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Secondo round: il giornalista contrattacca e azzanna l’avversario. Tipo Mike Tyson. Dopo le accuse di faziosità e la conseguente richiesta di dimissioni avanzata ieri da Gianfranco Fini, questa sera il responsabile del Tg1 ha replicato alle rimostranze presidenziali in un editoriale trasmesso nell’edizione delle 20 del suo notiziario.

“Ieri l’Onorevole Fini ha fatto un uso improprio del termine fazioso, ma il Tg1 fa solo cronaca e continuerà a farla. Del resto, nel suo agire quotidiano, il Presidente della Camera dimostra di avere una visione particolare del concetto di imparzialità, ma io rispetto tutte le Istituzioni” ha esordito il giornalista con tono vagamente polemico.

Nel corso del suo intervento, Minzolini ha poi commentato l’odierna giornata politica, caratterizzata dalla fiducia della Camera al Governo Berlusconi. Con 316 sì il Cavaliere ce l’ha fatta e anche per questa volta si è salvato la ghirba. Riferendosi al dato parlamentare, il giornalista ha dichiarato:

“In questi mesi molti hanno citato la Costituzione e la Costituzione è chiara nell’affermare che un Governo resta in carica fino a quando ha la fiducia del Parlamento. Oggi per l’ennesima volta la Camera dei Deputati ha votato la fiducia al Governo e rispetto al voto del 14 dicembre dello scorso anno la maggioranza passata da 314 a 316 voti e la minoranza ne deve predere atto“.

Così Minzolini si è riferito all’atteggiamento politico della sinistra che, a questo punto, potrà scegliere varie strategie d’azione (collaborare col Governo o mettere in piedi un’alternativa credibile) “ma non può continuare con la litania della richiesta delle dimissioni“. Parole destinate a suscitare reazioni polemiche, coi toni da tifoseria ai quali siamo ormai abituati.


14
ottobre

GIANFRANCO FINI ESPLODE: MINZOLINI SI DIMETTA SUBITO, INTOLLERABILE FAZIOSITA’ DEL TG1

Gianfranco Fini

Gianfranco Fini è sul piede di guerra e ha sete di vendetta. Al centro del mirino presidenziale c’è il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, reo di aver trasmesso due servizi poco graditi alla terza carica dello Stato durante il notiziario delle 20 di ieri. Di fronte al presunto sgarro giornalistico, il Presidente della Camera (o il leader di Fli, se preferite) si è infervorato sul serio e fatto sapere di essere pronto a tutelare la propria onorabilità nelle opportune sedi giudiziarie e professionali. Non contento, ha pure chiesto la testa pelata del Minzo.

Augusto Minzolini si deve dimettere subito per l’intollerabile faziosità del suo telegiornale. C’è un limite anche all’indecenza” ha dichiarato Fini, agitando il bavaglio.

La sua reazione, si diceva, è stata causata dalla messa in onda di due servizi del Tg1 che lo riguardavano. Nel primo di essi, intitolato “Fini nel mirino della maggioranza“, venivano raccolte le rimostranze del Pdl, che ha accusato il Presidente della Camera di aver dato “interpretazioni regolamentari non al di sopra le parti“. Nel secondo, invece, si dava spazio alle opinioni critiche del vicedirettore di Libero Franco Bechis sulla bocciatura dell’art.1 del rendiconto di Stato. Tutto qui.

Gianfranco Fini, tuttavia, ha percepito l’assemblaggio giornalistico del Tg1 come un attacco fazioso al suo operato. E dallo scranno presidenziale è partita la richiesta di dimissioni del giornalista. Ne è scaturito l’immancabile teatrino delle reazioni politiche, con il Pdl pronto a difendere a spada tratta l’amico Minzo ed il PD impegnato a rispolverare per l’occorrenza la suggestiva definizione di “Metodo Boffo“.





2
ottobre

LA DOPPIA FACCIA DELL’INFORMAZIONE RAI: MINEO SENZA CAMERAMEN E LA GRIMALDI IN FERRARI (CHE NON ROVINA LA PERMAMENTE)

TG1, Francesca Grimaldi in Ferrari

C’è Rai e Rai in quell’universo giornalistico che si chiama Saxa Rubra. Se da un lato il direttore di Rai News Corradino Mineo si sfoga contro l’azienda per la scarsa attenzione dedicata al suo canale allnews che non ha nemmeno un operatore in studio, dall’altro il Tg1 di Augusto Minzolini dispensa consigli e perle di saggezza sulle automobili extralusso attraverso la voce della giornalista Francesca Grimaldi.

Lo sfogo di Mineo ha fatto scalpore perché avvenuto in diretta, dopo la caduta del suo microfono. “Siccome non abbiamo, perché la Rai non ce li da, operatori di ripresa che controllano le telecamere..per rimettermi a posto ho dovuto prendermi la sedia e sedermi e il microfono è caduto”. Scenari tipici delle tv locali che non fanno onore al servizio pubblico e che confermano un atteggiamento ostile nei confronti del canale.

Per un “tigista” abbandonato a se stesso ce n’è un’altra che quando non si trova dietro la scrivania del Tg1 sfreccia a bordo di auto di classe per la rubrica dedicata al mondo dei motori. Parliamo di Francesca Grimaldi, volto storico della testata che in un servizio sulla Ferrari 458 Spider, segnala un vetro antivento “che consente di viaggiare senza rovinare la permanente”. “Un vantaggio per molte di noi- conclude la Grimaldi- che potrebbe da solo valere il prezzo di questa macchina”.


29
settembre

TG1, TIZIANA FERRARIO FA CAUSA: NELL’UFFICIO DI MINZOLINI ARRIVA LA GUARDIA DI FINANZA

Augusto Minzolini

Ci mancava solo la Guardia di Finanza. Stamattina le Fiamme Gialle hanno fatto visita all’ufficio del direttore del Tg1 Augusto Minzolini per accertamenti e verifiche. I miltari, in particolarte, si sono presentati nella sede Rai di Saxa Rubra per acquisire documenti relativi alla denuncia sporta da Tiziana Ferrario dopo essere stata rimossa dalla conduzione del notiziario. In merito alla vicenda, il responsabile della redazione dovrà rispondere alla Procura di Roma per abuso d’ufficio e mancato adempimento di un’ordinanza del giudice del lavoro.

Secondo l’accusa, Minzolini non avrebbe reintegrato adeguatamente la Ferrario, sulla cui rimozione i giudici avevano riconosciuto “motivi di discriminazione politica“. Alla base di quella sostituzione, infatti, ci sarebbe stata la mancata firma di un documento di approvazione della linea editoriale. La giornalista, non vedendosi restituita la sua poltroncina di anchorwoman, ha così denunciato l’azienda e stamane i finanzieri hanno deciso di verificare negli uffici di Saxa Rubra l’acquisizione della documentazione necessaria all’esame del caso.

Da parte sua, Augusto Minzolini si è dichiarato “assolutamente tranquillo” perchè - ha affermato – “l’inchiesta riguarda l’azienda e non il direttore“. Il giornalista ha poi dichiarato che l’episodio “rispetto al clamore è una boiata pazzesca“. Alla luce dell’intera situazione, ci si domanda fino a che punto le sentenze possano influenzare il lavoro redazionale, nonchè le competenze di un direttore.





21
settembre

LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI, E SUL TG1: “DA SOLA NON DICO BASTA”. ZAVOLI E MINZOLINI AI FERRI CORTI

Serena Dandini

Lorenza Lei ha riacceso la speranza: il divano rosso di Serena Dandini potrebbe tornare presto in tv. Con simpatica conduttrice annessa, si intende. In un’audizione in Commissione di Vigilanza tenutasi ieri sera, il Direttore Generale della Rai ha espresso il proprio parere favorevole alla riconferma di Parla con me, il programma della terza rete bocciato nei giorni scorsi dal voto del Cda. Alla faccia delle polemiche e delle decisioni irrevocabili: a Viale Mazzini todo cambia dalla notte al dì. Secondo il DG, dunque, la trasmissione si può fare, a condizione che la conduttrice firmi il contratto e che si preveda il ricorso a risorse interne.

Su Parla con me il problema non è con Fandango, è capire se il soggetto che conduce il programma sia fungibile o meno. Dandini, per quanto mi riguarda, può continuare a condurre il programma. Facciamo un contratto di scrittura ed è fatta. Non credo sia difficile fare questo programma in Rai, siamo bravi” ha affermato Lorenza Lei in Vigilanza, stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa.

Un’apertura inaspettata e importante, quella del DG, che a molti suonerà quasi come un dietrofront rispetto alle posizioni assunte in precedenza dai vertici della tv pubblica. In verità, ha spiegato a riguardo la Lei, “quella di Dandini è stata una sua scelta. Il programma è della Rai e la natura giuridica dell’azienda obbliga a certe scelte“. Secondo la Lady di Viale Mazzini, anche le fuoriuscite ravvicinate di Michele Santoro e Paolo Ruffini sarebbero state delle “casualità“. Ad ogni modo, il ritorno di Parla con me potrebbe concretizzarsi presto.

Sarà il nuovo direttore di Rai3 che si insedierà, per quanto mi riguarda anche questa settimana, che deciderà come occupare lo spazio in palinsesto, perchè è uno spazio destinato alla rete. Per ora ci saranno repliche intelligenti” ha indicato il Direttore Generale, aggiungendo – secondo l’Agi – “la Dandini decida se esserci o meno. Non e’ difficile farlo”.

Intanto, a Viale Mazzini si è registrato l’ennesimo scontro a distanza tra Sergio Zavoli e il direttore del Tg1.


20
settembre

MINZOLINI E FERRARA SPARANO UNA DOPPIETTA PRO-SILVIO: NON DEVE DIMETTERSI, E’ UN EROE

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

Prima il pallonetto del Minzo, poi il ‘cucchiaio’ (e te pareva) di big Giuliano. Una doppietta così non la si vedeva dai tempi di Rummenigge. Ieri sera, tra le 20 e le 20.30, su Rai1 sono andati in onda due interventi giornalistici destinati a far discutere per il tema trattato e le argomentazioni proposte. A stretto giro, la prima rete ha infatti trasmesso un editoriale del direttore del Tg1 Augusto Minzolini e un’arringa di Giuliano Ferrara, tornato in pista con l’approfondimento di Qui Radio Londra. Entrambi i contributi hanno riguardato l’attuale momento politico, con uno specifico riferimento alle vicende di Silvio Berlusconi. Intercettazioni, accuse, processi: il premier rischia davvero di lasciarci la ghirba. Tuttavia, secondo i commentatori della prima rete, non tutto è perduto.

Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non vi è stata alcuna scissione nella maggioranza, una maggioranza che ha il merito di aver varato manovra di dimensioni gigantesche per salvare il paese?”

Si è domandato Augusto Minzolini nell’editoriale di ieri sera. Secondo il responsabile del Tg1, le uniche ragioni per disfarsi di questo governo, cioè “il diktat della magistratura che non lo vuole e il giudizio della grande stampa a cui non è mai piaciuto“, non sarebbero né convincenti né democratiche. Il giornalista ha poi fatto notare che in questi mesi la maggioranza ha sempre tenuto e quindi – ha proseguito – “non si vede perché dovrebbe cadere oggi, sulla scia di intercettazioni che ledono pesantemente la privacy di Berlusconi“. A conferma della sua tesi, il direttorissimo ha avanzato la “considerazione razionale“ che non esisterebbe alcuna alternativa di governo.

Pochi minuti dopo l’editoriale del Minzo, è stato il turno di Giuliano Ferrara. Inaugurando una nuova edizione di Qui Radio Londra, il giornalista ha parlato di Berlusconi sia nelle vesti di commentore sia in quelle di consigliere personale. In particolare, lo ha invitato a scusarsi per la “sciatteria” di alcuni suoi comportamenti e poi a contrattaccare.

Berlusconi non è un indagato, un imputato, e nemmeno un politico come gli altri. Berlusconi è un eroe popolare ha affermato il conduttore in apertura di programma.


15
settembre

PRESERALE, TG E ACCESS: RAI 1 E CANALE 5 IN EQUILIBRIO SU TRE FRONTI. QUANTO DURERA’?

Avanti un altro - Paolo Bonolis

Se è vero che la nuova stagione tv non è ancora entrata completamente nel vivo, da lunedì 5 settembre ha preso il via una delle rivalità più attese dell’anno: L’Eredità vs Avanti un altro. Una sfida, questa, che animerà tutta la stagione televisiva, almeno fino a quando Rai e Mediaset non comunicheranno la personale vittoria della garanzia.

In questo primo scorcio di stagione, i riflettori si sono accesi sul preserale delle due ammiraglie, che già dai primi risultati regala qualche (inaspettata?) riflessione. Un fattore che va subito a confortare Canale 5, da troppo tempo agonizzante in quella fascia, è che il nuovo programma di Paolo Bonolis, oltre a tallonare la corazzata guidata da Carlo Conti, porta sorrisi (e punti) anche al tg delle 20.00. Vero è che una decina di puntate (di fine estate) non fanno primavera, però se il buongiorno si vede dal mattino quelle del “milionario” Gerry Scotti non possono certo considerarsi notti tranquille.

Emblematica è stata la serata d’esordio, che ha vissuto di un equilibrio tra Rai 1 e Canale 5 prolungatosi fino all’access prime time e che, nei giorni a seguire, ha confermato un avvincente testa a testa su tre fronti. Ad oggi, infatti, entrambe le reti hanno di che gioire: a Viale Mazzini tirano un sospiro di sollievo perchè lo spauracchio Bonolis risulta, almeno per ora, “solo” ingombrante, mentre a Cologno sorridono sulla tenuta del nuovo preserale, fascia preziosissima per gli investitori pubblicitari tanto da essere definita in gergo ‘la banca’.

L’Eredità e Avanti un altro si attestano in media sui 2 milioni e mezzo di spettatori, con uno scarto a favore del quiz di Rai 1 di circa due punti di share (20,09% vs 18,24%). Nei due giochi finali, invece, L’Eredità con la Ghigliottina (3.767.000 – 22,03%) supera la concorrenza di appena mezzo milione di spettatori e circa tre punti di share. Un testa a testa cui, come già detto, segue quello tra i due telegiornali: il Tg1 aggancia la media del 22% di share (circa 4 milioni e mezzo di spettatori), col Tg5 appaiato al 20% (e sopra i 4 milioni di “appassionati”).