La giornata di ieri è stata, televisivamente parlando, densa di spunti di riflessione e di critica.
Ho pensato di dedicare a quattro momenti diversi altrettanti post che si succederanno nel corso del giorno (sperando di farcela).
Partirei con Buona Domenica che, purtroppo, continua a non volersi togliere di dosso l’appellativo di Cassonetto che ho avuto modo di darle in tempi non sospetti.
Il telespettatore ha dovuto sorbire (e subire), ancora una volta, le scelte sbagliate di una televisione assetata di ascolti; un’ulteriore manifestazione di quel trash eccessivo che ha visto la sua prima manifestazione sulla scena televisiva con Maurizio Costanzo.
Se, però, Maurizio Costanzo (del quale si dirà più avanti) ha avuto il buon gusto di rendersene conto e di tornare sui suoi passi abbandonando il timone di quella che ormai era diventata una “Cattiva Domenica”, gli “eredi” non hanno imparato la lezione.
Già la scorsa settimana ho avuto modo di manifestare le mie perplessità sulla nuova conduzione. Ma a quanto pare, col passare delle puntate, le scelte diventano sempre più discutibili.
Non si può soprassedere sul momento più trash della trasmissione. Si chiama “il ring” ed è, come avrete probabilmente constatato, uno spazio che si pone un fine precipuo, naturalmente disconosciuto dall’allegra combriccola del pomeriggio domenicale targato Canale5 : il raggiungimento di una RISSA INNALZA SHARE!
Come poteva non far gola a Buona Domenica uno dei momenti più “forti” degli ultimi anni della televisione nostrana? Parlo, ovviamente, di quella che è stata, a mio parere, una rissa realmente spontanea (Sgarbi vs Mussolini a La Pupa e Il Secchione) che ha rappresentato, per il contenitore domenicale, l’occasione migliore istituzionalizzare un nuovo genere televisivo : la rissa innalza share, per l’appunto!
Il nobilissimo siparietto, trasmesso ieri, ha visto come protagonisti nuovamente Vittorio Sgarbi e la Sua, ormai storica, nemica Alessandra Mussolini.
Per una visione obiettiva di quanto accaduto, diamo uno sguardo a quanto è successo. Poi commentiamo.
Non Vi nascondo che mi è davvero venuto da sorridere pensando alla scelta fatta dagli autori del programma.
Ma come…la scorsa settimana Vi siete lamentati del linguaggio usato dal “professore”, riservandogli quasi un atteggiamento di sprezzo e di disgusto e poi, come se una sola puntata chiarificatrice non bastasse, lo invitate nuovamente ”piazzandogli” addirittura come controparte Alessandra Mussolini?
Questo significa prendersi letteralmente gioco di chi sceglie di passare un pomeriggio in “compagnia” di questi 6 celeberrimi “professionisti” della tv italiana.
Come poter infatti non prevedere una reazione come quella che ha avuto Vittorio Sgarbi, un ormai poco credibile ma meritevole d’esser ”portatore sano di picchi di audience” non indifferenti?
E’ legittimo, allora, immaginare che lo scontro sia stato voluto, il linguaggio forte anche e la bagarre ancora di più!
Ma che, la Perego, inerme per quasi tutto lo “show”, si sia indignata per le parole “dispensate” da Sgarbi e abbia dichiarato, con fare ipocritamente moralista - “quando si parla di ebrei e di fascismo mischiato a bulli, pupe, divertimento e televisione, scusatemi, io chiudo” - beh, dal sorriso m’ha fatto passare alle risate vere e proprie.
Risate amare, però! Quelle risate di compassione di chi non può far altro che accettare passivamente ciò che rappresenta l’esempio più calzante di una televisione immorale macchinata dall’audience e dal denaro.
[Post segnalato su Libero.it, Davide ringrazia]