E’ partita con una straordinaria Loredana Bertè, ha proseguito con un garbato Gianni Morandi, poi la leonessa Tina Turner, una delicata Marcella Bella e, per finire, una convincentissima Gianna Nannini. Il percorso di Fiordaliso a Tale e Quale Show è stato un crescendo di bravura e di prove ardue che hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattarsi, mimicamente e timbricamente, agli artisti più diversi.
Sarà per la fisionomia o per un’esperienza più che rodata nel campo della musica, ma ogni performance di Fiordaliso ci ha convinto fin da subito, portando una scossa importante sul palco di Tale e Quale non riconosciuta fino in fondo dai giudici, forse più predisposti a premiare chi, con la musica e l’imitazione, è avulso come Pamela Anderson con una lettura pubblica di Tolstoj e Dostoevskij. Ed è così che, quando l’abbiamo vista salire sul palco nelle vesti della Nannini, emulare il suo vibrato e provocare Claudio Lippi con una sensuale spaccata sul tavolo dei giurati, c’era sembrato che lo spirito della Gianna avesse posseduto Marina fino a renderla irriconoscibile. D’altra parte, i suoi compagni d’avventura hanno cercato di difendersi come potevano, chi con risultati più convincenti, chi con meno successo.
E, se Fabrizio Frizzi si difende egregiamente con un inedito Max Gazzè, sorprendente è stata Silvia Salemi che, dall’Adele-Lorella Landi, è passata all’Anastacia-Roberta Bruzzone in salsa rockettara. Ancora sottotono, e chissà per quale oscuro motivo, Riccardo Fogli, ultimo nella classifica generale e ultimo nell’entusiasmo dimostrato in questo percorso. Malgrado stasera abbia convinto più del solito con la sua versione di Buongusto, quando il meccanismo delle porte scorrevoli si era inceppato, temevamo che Riccardo tornasse dietro le quinte per aggiornarsi sul risultato di Roma – Napoli.