Servizio Pubblico



22
marzo

SERVIZIO PUBBLICO, PIERO GRASSO: “ACCUSE INFAMANTI DA TRAVAGLIO, VOGLIO CONFRONTO TV” (VIDEO)

Marco Travaglio vs Piero Grasso

Voglio al più presto un confronto televisivo carte alla mano con Travaglio“. A lanciare il guanto della sfida è stato il neoeletto Presidente del Senato Piero Grasso, intervenuto telefonicamente nel corso della puntata di Servizio Pubblico in onda ieri sera. La seconda carica dello Stato ha chiesto diritto di parola su La7 dopo che il vicedirettore del Fatto Quotidiano lo aveva chiamato in causa con un intervento molto critico sul suo passato da magistrato. Grasso, che è parso molto infastidito dalle parole del giornalista, ha invitato Travaglio ad un faccia a faccia televisivo da tenersi al più presto, prima di una settimana.

Sono state fatte nei miei confronti delle accuse infamanti (…) vorrei invitare Travaglio a un confronto televisivo con le carte alla mano su tutto quello che di infamante che è solito dire o scrivere nei miei confronti, soprattutto della mia nomina a Procuratore Nazionale Antimafia. Si parla di libertà di informazione ma è brutto sentirsi accusare senza poter rispondere” ha esordito Grasso.

A quel punto, Michele Santoro si è offerto di ospitare il contraddittorio richiesto ma il Presidente del Senato ha replicato: “non posso aspettare la trasmissione della prossima settimana. Io inviterò Travaglio ad un confronto in un luogo televisivo perché queste cose vanno fatte a caldo. Il contraddittorio è una regola di civiltà“. Parole accolte con un certo disappunto dal conduttore di Servizio Pubblico, il quale ha poi ironizzato sul luogo del possibile duello: “Mentana pensaci tu…“.




10
febbraio

LA7, UNA RETE CHE POGGIA SU QUATTRO ASSI

Santoro, Crozza, Formigli, Bignardi

Una rete che poggia su quattro assi. Non è il titolo di un film, è la ricetta di La7. Il settimo canale del telecomando, smessi i panni di tv del terzo polo (indossati oggi, a detta di Enrico Mentana, da Sky) e rinunciato, per sua fortuna, a mosse e manovre da generalista, ha ricominciato a cucinare  con i suoi ingredienti classici. E i frutti, tanto per restare in tema, si vedono. D’altronde, chi lo dice che in crisi di idee e di soldi sono sempre le “piccole” realtà a pagare il prezzo più elevato?

Mentana, a tal proposito, è stato chiaro: per tenere a galla La7 occorre che la programmazione sia improntata tutta all’attualità, declinata nelle varie forme. Che può essere il talk, tanto convincente con Corrado Formigli, quanto vincente con Michele Santoro; oppure l’intrattenimento, che è perfetto se mescolato in una sorta di one man show targato Maurizio Crozza, persino irrinunciabile se inserito nel freddo e spoglio studio di Daria Bignardi.

Tutto sa di già visto (qui sta la crisi di idee), ma tutto funziona (in barba alla crisi di soldi). Funziona Piazza Pulita, la versione “moderna” de L’Infedele; funziona Servizio Pubblico, nato dalle ceneri di Annozero; funziona Crozza nel Paese delle Meraviglie, l’aggiornamento riuscito di Italialand; funziona Le Invasioni Barbariche, nonostante otto edizioni alle spalle.


6
febbraio

SANREMO 2013: SU LA7 SALTANO UN TURNO SANTORO, BIGNARDI E CROZZA. LERNER TORNA IN PRIME TIME

Michele Santoro - Servizio pubblico

Il Festival di Sanremo incombe e le altre reti generaliste si mettono in stand-by. Se Canale5 proporrà per tutta la settimana pellicole viste e riviste (tranne lunedì quando verrà anticipato Il clan dei camorristi) anche La7 ha deciso di mettere in pausa i propri cavalli di battaglia. Nonostante ci si stia avvicinando a grandi passi alle elezioni Michele Santoro con il suo Servizio pubblico giovedì prossimo non andrà in onda, come riportato dal quotidiano Il giornale.

Mentre gran parte dell’attenzione dell’opinione pubblica sarà rivolta alla kermesse di Rai1, Santoro preferisce non rischiare (di ottenere un ascolto misero) bensì saltare un giro, anche se quando era in Rai il suo Annozero andava in onda regolarmente contro il Festival. Al posto di Santoro sbarcherà in prime time Enrico Mentana con uno speciale del TgLa7 dedicato ovviamente alla campagna elettorale.

Salteranno un turno anche Daria Bignardi e le sue Invasioni barbariche, che stasera ospiteranno Mario Monti, Victoria Cabello, Massimo Gramellini e Giulio Berruti (al loro posto è programmato il film Molto rumore per nulla), così come Maurizio Crozza e il suo show del venerdì sera (entrambi della scuderia di Caschetto, agente di Fazio). Ad approfittare della pausa di Crozza nel paese delle meraviglie sarà Gad Lerner che tornerà in prima serata, almeno per una volta, con il suo nuovo programma Zeta.





3
febbraio

BEPPE GRILLO ATTACCA LA7: TRA TUTTI I CANALI E’ IL PIU’ FAZIOSO

Beppe Grillo

E così, La7 finì per essere appuntata nella lista nera di Beppe Grillo. “Tra tutti i canali televisivi è il più fazioso” ha sentenziato il leader del Movimento Cinque Stelle, attaccando senza mezze misure l’emittente terzopolista e parlando di “canale fuori controllo, con figuranti strapagati nonostante abbia perso circa 70 milioni nel 2012“. Un j’accuse esplicito, arrivato ieri dalle pagine del suo blog.

Ad innescare la tale ira del comico genovese è stata l’intervista al sindaco di Parma Federico Pizzarotti trasmessa da Servizio Pubblico nella puntata di giovedì scorso, 31 gennaio. Secondo Grillo, la testimonianza video proposta dal programma di Michele Santoro sarebbe stata “montata tagliando le risposte in modo da renderle ridicole o incomprensibili“. Per questo, il leader a cinque stelle ha pubblicato ieri sul suo blog l’intervista integrale, “in modo che ognuno possa valutare l’obiettività dell’informazione“.

Di seguito, a completare la sua severa invettiva, Grillo ha attaccato La7 sul fronte aziendale ed economico. L’emittente, infatti, non vive un periodo particolarmente florido, e si appresta ad un possibile passaggio di proprietà.

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22
gennaio

NICOLE MINETTI QUERELA MICHELE SANTORO PER LA BATTUTA SUI “CASINI”

Nicole Minetti

Per una battutaccia, Michele Santoro si è messo nei casini. Anzi, nelle rogne (prima che si equivochi il tutto). Nicole Minetti, infatti, avrebbe deciso di querelare il giornalista per una frase da lui stesso pronunciata durante la trasmissione Servizio Pubblico di giovedì  scorso, 17 gennaio. A rivelarlo è il settimanale Diva e Donna.

L’ira dell’ex Consigliere Regionale della Lombardia, in particolare, sarebbe stata scatenata da un commento poco elegante che il conduttore di La7 aveva riferito proprio a lei. Interloquendo con l’europarlamentare leghista Matteo Salvini, che esponeva il suo parere favorevole alla tassazione della prostituzione, Santoro se ne era uscito così: “organizzare un po’ di casini, insomma. Magari chiedere una consulenza alla Minetti sarebbe interessante“.

Una battuta a bruciapelo, che aveva innescato l’ilarità della platea di Servizio Pubblico e l’imbarazzo di Salvini. Gianfranco Fini, presente in studio, aveva celato a stento un mezzo sorriso. Le parole di Santoro avrebbero offeso e fatto infuriare la procace Nicole Minetti, che avrebbe così deciso di querelare il conduttore di La7.





20
gennaio

LUISELLA COSTAMAGNA LASCIA SERVIZIO PUBBLICO: “DECISIONE SOFFERTA”. TORNERA’ A RAI3?

Luisella Costamagna

Servizio Pubblico perde i pezzi. E’ di ieri, infatti, la notizia che Luisella Costamagna ha deciso di lasciare il programma condotto da Michele Santoro su La7, nel quale aveva un ruolo di collaboratrice ed ospite fisso. L’addio al talk show del giovedì sera arriva a due settimane dall’intervento in studio di Silvio Berlusconi, a seguito del quale – secondo indiscrezioni - la giornalista si sarebbe lamentata per il poco spazio riservatole.

“Ho deciso di interrompere la collaborazione con Servizio Pubblico. Una decisione sofferta ma inderogabile, partita direttamente da me, ma i cui dettagli non ho intenzione assolutamente di rendere pubblici”

ha dichiarato la Costamagna all’Ansa. I più attenti fanno notare come la giornalista non fosse presente nell’ultima puntata di Servizio Pubblico, segno che forse lo strappo si stesse consumando già da qualche giorno. Intanto, Dagospia parla di un possibile interessamento della giornalista alla conduzione di Agorà su Rai3, che presto verrà lasciata scoperta da Andrea Vianello, assurto all’incarico di direttore di rete. Che Luisella abbia mollato Santoro per acchiapparsi uno spazio tutto suo?


17
gennaio

MICHELE SANTORO REPLICA A STELLA: NON SONO PAGATO DA LA7. OLTRE IL 12% DI SHARE NON CAMBIA IL COMPENSO

Michele Santoro

Michele Santoro si infervora e replica alle affermazioni rilasciate a Corriere.it da Giovanni Stella. L’ex Amministratore Delegato di TiMedia aveva parlato del compenso percepito a La7 dal conduttore di Servizio Pubblico, dichiarando che il giornalista “viene pagato in funzione dello share che fa“. Il «Canaro», però, non aveva aggiunto dettagli in merito, ed è proprio su questo aspetto che Santoro ha voluto esprimere alcune precisazioni.

Quando il programma fa il 12% di share della Rete le fasce si bloccano e La7 paga il massimo. Se facciamo anche il 20% o l’80% non cambia nulla. Servizio Pubblico guadagna comunque la stessa cifra (…) E’ come una scala; Berlusconi in questa storia non c’entra niente. In tutte le puntate abbiamo sempre raggiunto il 12% di ascolti. Tra l’11 e il 12 ci sono solo 20mila euro di differenza che vanno al programma, non a Michele Santoro. Questo sia chiaro. Santoro non è pagato da La7” ha detto il giornalista al Corriere.

Dichiarazioni destinate a spegnere le insinuazioni di chi, commentando la scorsa puntata di Servizio Pubblico, aveva teorizzato che Santoro avesse abdicato al ruolo di giornalista integerrimo per favorire uno spettacolo mediatico a tutto share. La puntata con Berlusconi ospite, del resto, aveva totalizzato il 33.58% di share. Un record.


17
gennaio

GIOVANNI STELLA: MICHELE SANTORO A LA7? PAGATO IN FUNZIONE DELLO SHARE

Giovanni Stella

Fanno discutere le parole pronunciate dall’ex amministratore delegato di TiMedia, Giovanni Stella, il quale, commentando l’ospitata di Berlusconi a Servizio Pubblico, ha svelato alcuni retroscena sul contratto che attualmente lega Michele Santoro a La7. Lo scorso luglio, fu proprio lui, il “Canaro”, a portare il paladino della libera informazione sulle frequenze dell’emittente terzopolista.

Santoro viene pagato per ogni puntata che fa in funzione dello share che fa” ha dichiarato Stella ai microfoni di Corriere.it. Parole destinate a riaccendere una polemica sorta nei giorni scorsi in merito all’atteggiamento assunto dal giornalista di fronte all’ospite Silvio Berlusconi. Secondo alcuni, infatti, Santoro sarebbe stato troppo benevolo nei confronti del nemico di sempre, e avrebbe lasciato correre alcuni suoi colpi di teatro proprio in favore dello share. Una tesi, questa, tutta da dimostrare.

L’unica cosa certa è che il match mediatico tra Michele e Silvio ha richiamato davanti al piccolo schermo 8,6 milioni di telespettatori, pari al 33.58% di share. E se fosse vero – come ha affermato Stella – che il contratto di Santoro prevede un compenso direttamente proporzionale agli ascolti registrati, beh, allora la puntata di settimana scorsa avrebbe sicuramente giovato alle tasche del conduttore di Servizio Pubblico.