“Siamo tutti d’accordo che certe storture vengono dal passato?“. In Commissione di Vigilanza, Antonio Campo Dall’Orto aveva catalogato così la questione degli stipendi in Rai sopra i 200mila euro. Oggi, però, il Presidente della bicamerale Roberto Fico è tornato sulla questione con parole ben più esplicite. Secondo l’esponente grillino, infatti, la responsabilità di certe storture nei compensi elargiti a Viale Mazzini sarebbe di natura politica. E riguarderebbe direttamente il premier Matteo Renzi.
Roberto Fico
ROBERTO FICO ‘SFIDA’ RENZI: DIALOGO SULLO STOP DELLA PUBBLICITA’ NEI PROGRAMMI PER MINORI, ANCHE SULLE TV PRIVATE
Il tema della pubblicità nei programmi per bambini torna ad essere oggetto di confronto. A riportare l’attenzione sull’argomento è stato il Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, che con la Commissione da lui guidata si era speso a favore del divieto di spot nelle trasmissioni per minori riferite ai canali Rai. Stavolta, però, l’onorevole grillino si è spinto oltre, proponendo un’estensione della norma a tutte le tv, comprese quelle dell’emittenza privata.
#DENUNCIAMOLARAI, M5S CONTRO LA RIFORMA DEL SERVIZIO PUBBLICO. FICO: “INTERVENGA L’EUROPA”
“Siamo passati da Raiset a Rairenzie, dagli editti bulgari alle riforme alla polacca“. Il Movimento Cinque Stelle porta la riforma del servizio pubblico al Parlamento Europeo e la mette sotto processo. In una conferenza stampa tenuta oggi a Strasburgo, il deputato grillino (e Presidente della Commissione Vigilanza Rai) Roberto Fico ha denunciato il “colpo di Stato” che starebbe avvenendo in Italia per il controllo di Viale Mazzini.
RIFORMA RAI APPROVATA ALLA CAMERA. ROBERTO FICO: INQUALIFICABILE, PEGGIO DELLA GASPARRI
Con 259 voti favorevoli e 143 contrari (4 invece gli astenuti), ieri la Camera ha dato il via libera alla riforma della Rai targata Renzi. Tra i punti più significativi e discussi della norma vi sono la trasformazione del Direttore Generale in Amministratore Delegato, un Cda più snello non più eletto dalla Vigilanza e un Presidente di garanzia. In attesa che il provvedimento ritorni al Senato, divampano ancora le polemiche: tra le voci più critiche, quella del Presidente della Vigilanza Roberto Fico.
RAI, RIFORMA DELLE NEWS: GUBITOSI CERCA L’OK DELLA VIGILANZA. OGGI L’INCONTRO CON FICO
Luigi Gubitosi ha paura delle sabbie mobili. Il Direttore Generale della Rai teme infatti di rimanere impantanato nei continui rimandi che potrebbero far saltare la sua riforma delle news. Per questo, nel suo incontro odierno con il Presidente della Vigilanza Roberto Fico, il top manager chiederà tempi certi. Il suo obiettivo è quello di chiudere la partita a breve, dribblando le resistenze di quanti hanno espresso parere negativo sul piano di rinnovamento dell’informazione.
Tra questi c’è lo stesso Roberto Fico, che nelle scorse settimane aveva posto il proprio veto all’attuazione del piano news, chiedendo di attendere il parere del Parlamento e della Vigilanza. Oggi il DG di Viale Mazzini proverà a spezzare le resistenze dell’esponente grillino, probabilmente insistendo su un punto caro ad entrambi: la riduzione drastica degli sprechi. Di recente, infatti, Fico aveva tuonato contro l’eccessivo dispiegamento di inviati (ben cinque, per altrettante testate) avvenuto in occasione del G20 di Brisbane. E su Radio24 aveva chiosato:
“ho chiesto a Gubitosi quanto pensava di risparmiare con l’accorpamento delle testate Rai e lui ha ipotizzato circa un 20%. L’informazione in Rai ci costa circa 500 milioni e risparmiare 100 milioni l’anno non sarebbe assolutamente male“
Gubitosi e Fico potrebbero dunque convergere proprio sul taglio delle eccedenze, anche se probabilmente l’esponente pentastellato proverà a temporeggiare di nuovo. In tal caso, il top manager di Viale Mazzini avrebbe già pronta una contro-mossa.
ROBERTO FICO: TRASPARENZA SUL CACHET DI BENIGNI PER I DIECI COMANDAMENTI
Trasparenza sullo show di Roberto Benigni in Rai. A chiederla è stato il Presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico, che in un comunicato ha fatto sapere di aver domandato chiarimenti a Viale Mazzini in merito allo spettacolo sui Dieci Comandamenti che il comico toscano presenterà sulla rete ammiraglia il 15 e 16 dicembre prossimi. L’esponente grillino, in particolare, ha fatto riferimento ad alcune indiscrezioni circolate sulla stampa riguardo al cachet dell’attore premio Oscar.
Si è parlato di circa 4 milioni di euro (di cui 2,4 destinati allo show e 1,6 indirizzati a una futura trasmissione di seconda serata sulla Divina Commedia) ma Viale Mazzini e Presta hanno affermato che tali cifre sono lontane dalla realtà. Dunque Fico ha preteso di approfondire la questione, intervenendo così:
“Perché allora non fare uno sforzo in direzione della trasparenza e fare chiarezza sui dettagli economici dell’accordo? Stando a quanto riportato dagli organi di stampa i compensi possono apparire irragionevoli in considerazione dell’attuale situazione economica del Paese e della stessa Rai alle prese, come sapete, con operazioni di contenimento della spesa necessarie per fronteggiare il taglio di 150 milioni di euro disposto dal Governo. In questo contesto non credo si possano invocare ragioni di concorrenza e la necessità di riserbo. Come verrà inoltre realizzato il programma? Per la produzione si farà uso delle professionalità esistenti in Rai o si ricorrerà a risorse o strutture esterne?” ha contestato il Presidente della Vigilanza Rai.
RAI, ROBERTO FICO: LA RIFORMA DELLA GOVERNANCE SIA DEL PARLAMENTO, NO A DDL DEL GOVERNO
La riforma della Rai non spetti a Renzi. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico non ha usato giri di parole e, proprio nei (cento) giorni in cui il Governo si appresta a cambiare il servizio pubblico, ha lanciato la propria idea. “La riforma della governance Rai deve discendere dal Parlamento. Più che un ddl del governo, servirebbe un’iniziativa parlamentare” ha dichiarato l’esponente grillino nell’ambito di un convegno cui ha partecipato anche la Presidente di Viale Mazzini Anna Maria Tarantola (qui il suo intervento).
Fico, in particolare, ha chiesto ai gruppi parlamentari di “lavorare insieme ad una proposta di legge” e, con un pronunciamento dal retrogusto politico, ha auspicato che sia l’Aula- con i suoi tempi – a definire le trasformazioni alla governance di Viale Mazzini.
Roberto Fico: riforma è materia del Parlamento
“La riforma della governance è assolutamente materia del Parlamento ed è il Parlamento che deve affrontarla anche in tempi non velocissimi per riformare il servizio pubblico da qui a 10 o 20 anni. Nella riforma dovremo far comprendere perché vengono eletti i consiglieri e quali meriti hanno. Se la tv è il quarto potere, deve essere trattato come tale, garantendo una netta divisione rispetto agli altri poteri“
ha detto Fico. Dal fronte governativo, intanto, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, ha ribadito l’intenzione dell’esecutivo di intervenire.