Sebastiano Lombardi ha le idee chiare. E si vede. Rete4, il canale che dirige da pochi mesi, ha iniziato un rinnovamento editoriale che sta riscuotendo interesse da parte del pubblico. A conclusione di una stagione tv che in parte porta la sua firma, stamane il numero uno delle rete cadetta del gruppo di Cologno ha incontrato un ristretto gruppo di influencer del web per fare il punto della situazione. Ed è stato quasi un evento, visto che Lombardi preferisce lavorare piuttosto che rilasciare dichiarazioni.
“Sin da quando mi sono insediato, avevo chiarissimo in testa cosa volevo fare. Ma non volevo fare dell’annuncismo televisivo e volevo che a parlare fossero i contenuti, prima che i risultati. Quando la rete ha preso un’identità, allora ho preso coscienza del cambiamento visibile e ho aspettato la chiusura della stagione per parlare“.
ci ha detto al riguardo il direttore. In particolare, nella sua testa c’era l’idea di plasmare un palinsesto in cui l’informazione si trasformasse in racconto, creando così un filo conduttore tra i vari programmi.
“Rete4 aveva già una sua natura ed elementi di forza prima che io arrivassi. Uno era Forum, gli altri erano Quinta Colonna col titanico scontro tra individuo e società, e Quarto Grado, che rappresentava il lato oscuro delle relazioni. A questi andavano aggiunti altri possibili assi di confronto e uno di essi era sicuramente il tema della fede. Poi il Costanzo Show, che è tutto basato sulle relazioni, e così Alive, che pure è un racconto. In questo senso l’informazione è un linguaggio per leggere le persone, quindi non è stata una ricerca di addizione del talk ma è stata una ricerca – attraverso le modalità dell’informazione – di raccontare la realtà”.
Questa ricerca ha tenuto in considerazione il target tradizionale della rete, ma anche cercato di raggiungere nuove fasce di pubblico attraverso una serie di “operazioni di compensazione“, come le ha definite lo stesso Lombardi. Ecco di cosa si tratta: