Real Time



31
ottobre

L’ALTRA META’ DI SKY: LA PROGRAMMAZIONE TRASH-EROTICA

Porno, un affare di Famiglia (Comedy Central)

Come abbiamo recentemente documentato, viaggiare nei meandri di Sky può riservare grandissime sorprese, a volte spettacolari, altre volte sconcertanti. La prima “vittima” del nostro “reportage” è stato il famoso canale GXT ed i suoi deliranti programmi. Prossimi martiri catodici sono quei programmi che costituiscono il fulcro della sexy programmazione di Sky. No, non parliamo di Hot Club, ma di quelle trasmissioni ad alto contenuto erotico che non richiedono alcun abbonamento addizionale e sono guardabili da qualunque uomo senza temere che la garanzia di anonimato possa venir violata.

La prima trasmissione in questione ha un titolo che è tutto un programma: “Porno: un affare di famiglia”, in onda su Comedy Central. Nonostante la ”famiglia” presente nel titolo, scordatevi assolutamente trasmissioni alla “Jefferson” o “Otto sotto un tetto”. Qui si parla di tutt’altro: un docu-reality che si pone l’ambizioso obiettivo di raccontare le gesta ero(t)iche di Adam Glasser, meglio conosciuto come Seymore Butts, uno dei magnati più influenti del porno statunitense. Ad accompagnare Adam nelle sue esilaranti avventure, troviamo la madre Lila (che paragona il talentuoso figliolo nientemeno che a Tom Cruise), il figlioletto Brady, che se solo venisse a conoscenza di ciò che succede in salotto mentre gioca nella sua cameretta rinnegherebbe il padre all’istante e, last but not least, il cugino Stevie, un arzillo sessantenne, factotum della piccola impresa di famiglia, tutto dedito alla ricerca di nuovi talenti. In realtà si tratta di un singolare personaggio che non ha timore di chiedere ad una sconosciuta qualsiasi, se abbia voglia di essere ripresa durante le più bizzarre discipline amatorie. Laggiù si chiama casting, da noi si chiamerebbe stalking.

Tra un casting e una breve scampagnata col piccino Brady, lo spettatore può assistere tranquillamente a riprese pornografiche di tutti i generi, opportunamente censurate, ma assolutamente comprensibili sempre che non si soffra di cataratta congenita.




18
ottobre

DISCOVERY REAL TIME: L’INTRATTENIMENTO CORTESE CHE ENTRA NELLE CASE SENZA URLARE

DISCOVERY REAL TIME CORTESIE PER GLI OSPITI

Tele educati di tutta Italia, se siete stanchi di risse, urla, volgarità e polemiche di cui è ormai satura la tv generalista, sappiate che fuggire il lato più becero del piccolo schermo non è poi così difficile.

Se, infatti, non siete fra i cultori del trash, e soffrite di una grave forma di intolleranza alle telerisse, sarete felici di sapere che una tv non urlata esiste, e non vi stiamo indirizzando verso i documentari del National Geographic. L’intrattenimento pacato, di quelli che anche il Moige approverebbe ad occhi chiusi (e a schermo spento), ha il nome di Discovery Real Time, canale 118 di Sky, che propone ai telespettatori più attenti una programmazione godibile e mai sensazionalistica, capace comunque di fidelizzare il pubblico,  e di accontentare una sempre più vasta fascia di utenti. Pur avendo, ormai da qualche mese, effettuato un vero e proprio restyling che ha riguardato il taglio grafico del canale, logo compreso, i contenuti sono rimasti fedeli agli intenti dichiarati fin dalla sua nascita.

Real Time, ultima creazione di Discovery Networks Europe in Italia, è completamente dedicato a quei programmi che riguardano l’ampissimo concetto di lifestyle. Cucina, design, modi e mode, trovano spazio in un palinsesto che tende ad accontentare una sempre più larga forbice di pubblico, dedicandosi agli hobby e alle passioni tipiche di un telespettatore colto, interessato, attento a tutto ciò che riguarda la vita quotidiana. Sono dedicate ad una fascia di utenza più adulta quelle produzioni come Chirurgia XXL, Malattie Misteriose e Little Miss America, programmi a metà fra il docu-reality e l’approfondimento; piacciono ai giovani LA Ink, Paint Your Life e Ma come Ti vesti, in cui lo sforzo produttivo si sposa con una massiccia dose di originalità, proponendo ciò che difficilmente è possibile rintracciare nella tv che resta fuori dai cieli di Sky.


18
marzo

TV E MODA: TUTTI GLI APPUNTAMENTI CHE HANNO RESO IL TUBO CATODICO PIU’… FASHION

Moda e Tv

Moda e Televisione sono due realtà indiscutibilmente vicine. Entrambe legate saldamente al concetto di immagine, si sono negli anni influenzate a vicenda, divenendo fedeli specchi dei nostri tempi; il piccolo schermo e la passerella, infatti, non fanno altro che mostrarci ciò che siamo diventati nel tempo, anche, e soprattutto, sotto la loro impietosa influenza.

Lo spostamento negli anni del fenomeno del “divismo”, che dal cinema creatore di miti eterni è migrato verso il piccolo schermo, con i suoi divi effimeri, e verso la moda, con le tanto ricercate modelle-modello di bellezza, è la testimonianza del crescente potere affidato ai mondi della tv e del fashion. E’ indubbio, però, che una delle due realtà ha saputo meglio raccontare l’altra, sviscerandola e spezzettandola in ogni suo aspetto. Vi siete accorti che la tv ha declinato la moda in così tante forme da renderla un genere?

I format di moda che hanno visto la luce dagli anni novanta ad oggi sono decine, e con l’avvento dei reality si sono sicuramente arricchiti, riuscendo non solo a raccontare lo stile e gli stili, ma anche ad entrare nel dietro le quinte di un mondo complesso e ricco di sfaccettature. L’esperienza italiana in questo settore parte già dal 1984, quando da un’idea di Fabrizio Pasquero nasce Nonsolomoda, rotocalco fra i più longevi del nostro tubo catodico, che per primo ha fatto si che la moda in tv non fosse solo “look” ma anche arte.