In effetti è curioso come sia stata gestita la promozione dei prodotti Rai, al Festival di Sanremo 2014. Lo scopo della kermesse è sempre stato e sempre rimarrà anche quello di fare da vetrina per il periodo di garanzia primaverile dell’azienda pubblica che, non a caso, si inaugura proprio con il Festvial. Se The Voice è stato ampiamente “coperto”, grazie indirettamente a Noemi e, ovviamente, all’ospitata di Raffaella Carrà, lo stesso non si può dire per altre produzioni.
Prendiamo Rai Fiction ad esempio, che è riuscita a portare all’Ariston Claudio Santamaria per Non è mai troppo tardi, Luca Zingaretti per Il giudice meschino, e Terence Hill per Don Matteo. Ma si è dimenticata di Braccialetti Rossi, ovvero l’unica fiction dell’azienda pubblica che abbraccia un target trasversale e funziona soprattutto sul pubblico più giovane, quello che in sostanza ogni conduttore e dirigente aspira di agganciare, in Rai. Ebbene, Fazio se ne è ben guardato dall’invitare il cast, nonostante la vocazione musicale della serie (e l’esempio lampante della “bellezza della diversità”, come decantato dalla Littizzetto nel monologo di giovedì), puntando per la serata finale su Don Matteo che, con tutto il rispetto, tutto ha fuorché bisogno di essere pubblicizzato, visto l’ampissimo successo (seppur sul target over).
Sanremo 2014, Carlo Degli Esposti contro Beppe Caschetto
Inevitabile, quindi, che Carlo Degli Esposti – produttore con Palomar di Braccialetti Rossi – abbia avuto da ridire sul fatto. E, come ormai consuetudine tra i protagonisti del piccolo schermo, si è lasciato andare con una frecciata su Twitter, attaccando direttamente Beppe Caschetto, noto agente di Fazio e Littizzetto e artefice delle ospitate di gran parte dei personaggi che si sono susseguiti all’Ariston (buona parte, ovviamente, curati da lui stesso).