Pippo Baudo



4
settembre

DM LIVE24: 4/9/2010. LA REGINA ELISABETTA SERVE E LAVA, PIPPO DIVENTA NONNO, BOLDI VIENE DIMENTICATO

Diario della Televisione Italiana del 4 Settembre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • La Regina, casalinga disperata

simonevarese ha scritto alle 13:23

Studio Aperto edizione 12.25: servizione sul libro in cui Tony Blair rivela che la Regina Elisabetta serviva i propri ospiti e lavava i piatti con tanto di guantini. Ma la chicca sta nel fatto che come sottofondo musicale c’era la sigla di “Desperate Housewives”. Fantastico…

  • Nonno Pippo

lauretta ha scritto alle 19:07

Pippo Baudo è diventato nonno. Stando al sito di Tv sorrisi e canzoni, la figlia Tiziana avrebbe dato alla luce due gemelli, uno maschio e l’altro femmina. Tanti auguri a nonno Pippo allora…

  • Non ne sentiamo la mancanza!

lauretta ha scritto alle 22:02

Massimo Boldi dimenticato dalla Mostra di Venezia. L’attore non parteciperà a ‘La situazione comica’, retrospettiva sulla commedia italiana, inaugurata mercoledì con ‘Compagni di scuola’, presentato al lido da Carlo Verdone. In questi giorni a Venezia arriveranno Cristian De Sica, Pozzetto, Abatantuono, Banfi, Villaggio e Montesano. Ma non Boldi, nonostante sia comprimario in tre film in cartellone ( ma in nessuno da protagonista) :” Quando la Mostra dedica momenti importanti come questo al cinema italiano, bisognerebbe farlo con più attenzione” ha dichiarato l’attore a Cinematografo.it. (fonte Corriere della sera)




26
agosto

CACHET MILIONARI IN RAI: PERCHE’ NESSUNO PROTESTA PER I 2 MILIONI DI FABIO FAZIO?

Compensi milionari in Rai: Fabio Fazio guadagna 2 milioni di euro

Che alle star si riservino ingaggi da record non è più un tabù sin dalla notte dei tempi. Negli anni infatti abbiamo imparato a digerire compensi stellari per conduttori che cambiavano casacca, rilanciavano il proprio impegno per una rete o più semplicemente attingevano al piatto sempre succoso dell’ingordigia da cachet televisivo, che si sa, a volte non conosce limiti. Ma ormai, anche in piena crisi, nulla sembra scandalizzarci più di tanto.

Puntualmente, come i servizi al ciclostile sui controesodi o i titoloni fotocopia sull’emergenza caldo, ritorna in sella l’argomento “compensi delle star”. Stavolta è stato il bubbone “Clerici vs Verro e Rizzo Nervo” a dare il via alla solito tam tam di cifre e compensi da scandalo (o più banalmente di mercato). Il carico da 90 lo aggiunge un articolo de Il Giornale di questa mattina che parte da una osservazione del vice presidente della Commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo:

Perché i due membri del Cda (Verro e Rizzo Nervo, ndr) si fermano alla Clerici senza volgere lo sguardo ai contratti di altri artisti e conduttori, altrettanto esosi?”.

Già, perché? Il Giornale ricorda che il contratto di Simona Ventura (L’isola dei famosi e Quelli che il calcio) tocca il milione e duecentomila euro (che con le telepromozioni lievita di circa cinquecento mila euro), Fazio viaggia sui due milioni, Pippo Baudo novecento. Per le “new entry” Mara Venier, Lorella Cuccarini e Paola Perego che da settembre vedremo su Raiuno rispettivamente alla guida di La vita in diretta, Domenica In e A casa di Paola il cachet oscilla tra i sei e settecentomila euro. Balivo, Maya, Daniele e Isoardi, quelle che furono le le “Grazie di Del Noce”, ricevono invece compensi più contenuti (intorno ai duecentomila).


9
agosto

ATTENTI A QUEI DUE E’ UN’IDEA DI MAMMUCARI? NEL 1998 TEO LO PROPONEVA A PIPPO BAUDO (VIDEO)

Teo Mammucari ideatore di Attenti a quei due?

Ricordate Attenti a quei due, il varietà con Max Giusti e Fabrizio Frizzi che Rai1 ha lanciato lo scorso giugno? Sicuramente si. Ciò che forse vi sfugge  è una puntata del 1998 di “Milano – Roma (solo andata)”, con protagonisti Teo Mammucari e Pippo Baudo

Chiamatele coincidenze, ma nel corso del “viaggio” Teo rivolto al collega se ne usciva così: “Pippo, tu faresti un programma  innovativo con me?  Io ho un’idea: il programma si chiama ‘Attenti a quei due’! Noi conduttori abbiamo una scaletta, un corpo di ballo e degli artisti da presentare differenti… Ci confrontiamo e alla fine il pubblico seduto in terra decide chi votare tra noi due”. E ancora dopo un po’ di tempo: “Ma quella cosa di ‘Attenti a quei due’ ti piace veramente?”gli chiedeva. E il Pippone nazionale si infervorava, eccitato al solo pensiero di condurre per primo uno show così originale: “Se ce lo fanno fare, questo è un programma che gli spacchiamo veramente…”. 

Malgrado l’entusiasmo, però, di Attenti a quei due si persero le tracce, almeno fino allo scorso giugno quando Rai1 ha testato un varietà con lo stesso titolo e con contenuti altrettanto simili. Ma se Pippo Pippo non lo sa, come la mettiamo invece con Teo? Il conduttore sarà al corrente di questo “nuovo programma” che molto ricorda il suo vecchio progetto? Di fatto le somiglianze tra i due programmi ci sono, ma non possiamo sapere quanto la Rai avesse preso in considerazione la proposta di Mammucari né tantomento stabilire che si trattasse del medesimo show condotto oggi da Giusti e Frizzi. Però, di certo, quella pazza idea gira da tempo e sarebbe curioso capire come mai sia stata tenuta lì, ad ammuffire, per oltre dieci anni.





7
agosto

PIPPO BAUDO A RAITRE: MANCA ANCORA LA FIRMA E NOVECENTO RISCHIA DI SCONTRARSI CON SANTORO

Pippo Baudo

Più che una contrattazione sembra un braccio di ferro psicologico quello tra Pippo Baudo e Viale Mazzini che tra una “frecciata” e una contromossa si “stuzzicano” vicendevolmente. Rimandate a nuovo ordine le nomine Rai, sembra che l’aria di tempesta non accenni ancora a placarsi e che uno degli oggetti della discussione sia ancora una volta Pippo Baudo: nei cassetti degli studi di Viale Mazzini giacerebbe il contratto ancora senza firma che lascia in “forse” il suo Novecento, su Raitre.

La diatriba, neanche troppo velata, era cominciata quando la rete ammiraglia sfilò dalle mani di Pippone il suo giocattolo “domenicale” preferendo al conduttore la sua miglior pupilla e allieva Lorella Cuccarini. Baudo con incredibile (o meglio poco credibile) nonchalance incassò il colpo e proprio quando sulla sua testa sembrava incombere l’ombra del “dimenticatoio” a tenerlo per i capelli ci pensò Raitre, regalandogli un programma tutto suo in prima serata. Una scelta che puzzava di “contentino” e che sciolse, in un misto tra fastidio e rivalsa, la lingua di Baudo in occasione della presentazione dei palinsesti Rai:

Sono in Rai da più di 50 anni, ho visto passare tanti presidenti e direttori generali ma io sono rimasto. Avevo proposto un programma su Raiuno ma me l’hanno bocciato e c’era il rischio di rimanere a casa, poi hanno avuto pietà.”

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23
giugno

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: SENZA RETE

Senza Rete

In tempi di crisi economica, quando anche gli show televisivi di punta sono costretti a tirare la cinghia e ad accontentarsi di budget ridotti e di ospiti improvvisati anche in pieno periodo di garanzia, non ci stupiamo che soprattutto in estate, quando la maggior parte dei telespettatori va in vacanza, anche il tubo catodico ne approfitti per chiudere per ferie. Eppure non è stato sempre così. Un tempo, neanche troppo lontano, anche durante la stagione più bella dell’anno la tv offriva spettacoli e produzioni innovative che, sfruttando anche grandi risorse artistiche ed economiche, non avevano nulla da invidiare ai tanto celebrati show invernali di prima serata.

Proprio per rinfrescare la memoria degli addetti ai lavori, e non solo, proponiamo, a partire da oggi e per tutta la stagione estiva, una nuova rubrica amarcord che celebra proprio quella tv che rimaneva accesa sotto l’ombrellone, attraverso il ricordo delle trasmissioni televisive entrate nella storia della tv pubblica e commerciale.

Cominciamo il nostro viaggio da Senza Rete, popolarissimo programma andato in onda per dieci estati consecutive a partire dal 1968. Dapprima previsto per il giovedì sera e successivamente, dalla terza edizione in poi, promosso alla più prestigiosa serata del sabato, il varietà andava in onda dall’auditorium Rai di Napoli, tornato ultimamente in auge grazie al grande successo di Ti lascio una canzone. La formula, molto semplice, prevedeva l’esibizione di una coppia di cantanti tra i più popolari dell’epoca che si esibivano, contrariamente a quello che avveniva nelle altre trasmissioni televisive, rigorosamente dal vivo, “senza rete” appunto, proponendo per tutta la durata dello spettacolo un medley delle loro canzoni più famose.





18
giugno

PIPPO BAUDO: “VOLEVANO FARMI FUORI”. MA RAI3 LO SALVA DALL’OBLIO MEDIATICO

Pippo Baudo

Pippo Baudo, nonostante sia appeso a un filo, non vuole mollare il piccolo schermo. L’importante è esserci anche se i settanta sono ormai superati e se la rete ammiraglia gli ha in un certo senso voltato le spalle. “Volevano farmi fuori“, tuona Pippone nazionale, ma anche nella prossima stagione il conduttore avrà un suo programma, seppur su Rai3. Alla presentazione dei palinsesti Rai a Roma nella cornice di Castel Sant’Angelo, Baudo ha intrattenuto i presenti con un piccolo show tra battute ironiche e frecciatine ai vertici Rai. Queste le sue parole:

Innanzitutto dò il benvenuto a Lorella Cuccarini a Domenica In, al mio posto. Sono in Rai da più di 50 anni, ho visto passare tanti presidenti e direttori generali ma io sono rimasto. Avevo proposto un programma su Raiuno ma me l’hanno bocciato e c’era il rischio di rimanere a casa, poi hanno avuto pietà. Così la prossima stagione torno su Raitre con Novecento e dintorni. E’ una rete che mi porta bene e in cui ho avuto sempre successo“.

L’amarezza di lasciare Domenica In, che ormai necessitava di un restyling dopo la formula Baudo ormai usurata, è tanta anche se il passaggio di testimone è a favore della sua creatura Cuccarini. Per Baudo è comunque pronto il ritorno su Rai3, mentre con l’anno nuovo auspica di tornare sull’ammiraglia: “A gennaio poi dovrei rientrare su Raiuno, se mi vogliono ancora per fare il programma con Bruno Vespa, siamo una bella coppia  sui 150 anni dell’unità d’Italia”.


16
giugno

PALINSESTI RAI AUTUNNO 2010, ECCO TUTTE LE NOVITA’ CON UN’UNICA INCOGNITA: PAOLA PEREGO.

Che, poi, alla fine viene da chiedersi “che cosa è stato detto in più rispetto a ciò che già si sapeva?”. La risposta è probabilmente “nulla” ma alla fine “toccare” con mano i protagonisti della prossima stagione televisiva è sempre meglio che “sfogliarli” sui giornali o, virtualmente, sulle pagine dei blog.

Ed anche questa volta è andata. I palinsesti RAI per il prossimo autunno sono stati presentati e trovano sostanzialmente conferma tutte le anteprime che si sono susseguite nel corso delle ultime settimane con un’unica grande incognita attorno alla quale ruotano, poi, tutte le altre conseguenti variazioni di palinsesto. L’incognita risponde al nome di Paola Perego.

Nella presentazione di ieri sera, infatti, l’unico programma presentato ma non “abbinato” ad alcun conduttore è stato Festa Italiana. Ed il mistero sarebbe rimasto tale se non si fosse potuto fare affidamento su una clip nella quale veniva introdotto un nuovo programma (o contenitore di più programmi?) chiamato Pomeriggio sul 2 ed affidato a Caterina Balivo e Milo Infante (in coppia o da soli, ancora non è dato sapere).  Se, dunque, la Balivo passa a Raidue, l’unica soluzione possibile per Paola Perego è prendere il timone dello slot che va dalle 14.50 alle 16.15 tra Maurizio Costanzo (Bontà Loro) e La Vita In Diretta (Lamberto Sposini e Mara Venier). Annozero è confermato al giovedi, stando alla cartella stampa in nostro possesso.

Ma vediamo nel dettaglio le principali novità per ciascuna rete.

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30
maggio

PIPPO CHE NOIA CHE FA…

Pippo Baudo

Quel che si dice è proprio vero: la televisione logora chi non la fa o almeno chi non la fa più. Capita infatti che il maestro di un tempo che fu, alias Pippo Baudo, non perda occasione per attaccare il piccolo schermo e i suoi contenuti. Teatro delle invettive, questa volta, è il salotto radical chic di Che tempo che fa di Fabio Fazio

Stuzzicato dalle astute circonlocuzioni del padrone di casa, il conduttore siciliano senza mezze misure comincia con il criticare la televisione che tratta il pubblico come tappeto, per poi fare il suo affondo contro i talent. Così si esprime il Pippo Nazionale sulla televisione tanto in voga: “Questa televisione dei talenti non mi piace, i talenti non hanno futuro, si creano solo illusioni .

Un’opinione soggettiva, e solo per questo accettabile, ma che rasenta il ridicolo quando si passa all’elogio della vecchia televisione o degli antesignani dei talent. Ad essere encomiata, per capirci, è quella tv le cui redini erano salde nelle mani del conduttore. Il caro Pippo faceva, infatti, una cultura accessibile che oggi nessuno fa perchè nei suoi show ci si acculturava anche alla visione dei costumi delle starlette; ma soprattutto lui sì che scopriva talenti. Talenti che, a differenza di oggi, venivano poi adoperati. Albano, Fausto Leali,  per citare i nomi fatti in trasmissione, ai quali noi possiamo aggiungerne degli altri; peccato, però, che poi il Pippone nazionale si dimentica di citare le tante meteore incrociate nella sua carriera. Tanti anche gli “illusi” di Baudo, personaggi colpiti da successi improvvisi e che ora sono spariti o galleggiano barcamenandosi tra feste di piazza e il sogno di un reality o dell’ennesimo Sanremo che li faccia uscire dal sarcofago.