Patrizio Roversi è amareggiato. Il conduttore, dopo cinque anni alla conduzione di Linea Verde, è stato allontanato dal programma di Rai1 dedicato all’agricoltura, dall’oggi al domani e senza una spiegazione. Lo rivela in un’intervista pubblicata dal settimanale Spy. Roversi, 64 anni, sarà sostituito dal più giovane Federico Quaranta mentre confermatissima è la conduttrice Daniela Ferolla.
Patrizio Roversi
Patrizio Roversi, fatto fuori da Linea Verde: «Non ho ricevuto spiegazioni. Mi sento un esodato»
LINEA VERDE: IL VIAGGIO DI FEROLLA E ROVERSI RIPARTE ALLA SCOPERTA DELLA MELA DEL FUTURO
Quest’anno Linea Verde raddoppia. Lo storico programma del daytime di Rai1, sulla scia degli ottimi ascolti registrati, va in onda anche di sabato nella fascia meridiana per un totale di due appuntamenti settimanali. Oggi, alle 12:20, prende il via la classica edizione domenicale mentre ieri ha debuttato Linea Verde Sabato che racconta il viaggio dei prodotti dal mercato alla tavola. I conduttori di questo appuntamento con l’agricoltura italiana dentro le città sono Chiara Giallonardo e Marcello Masi accompagnati da Federica De Denaro, protagonista di una rubrica sulla nuova cucina urbana italiana.
SLOW TOUR: BLADY E ROVERSI TORNANO IN TV. L’ITALIA IN CHIAVE GREEN SU RETE 4
L’Italia in modalità slow. Un viaggio green nei meandri meno conosciuti del Belpaese in compagnia di due grandi conoscitori di natura, tradizioni e arte come Patrizio Roversi e Syusy Blady. Titolo emblematico per il nuovo programma che con il riferimento semantico alla lentezza si riallaccia a tutta un’aria culturale del Paese che propone modelli alternativi di sviluppo.
Le tappe di Slow Tour seguiranno una messa in onda essenzialmente da striscia quotidiana. Mediaset ospita in 20 speciali quest’avventura su Rete 4 dedicandole lo slot feriale che va dal lunedì al venerdì alle ore 10,50. Previsti già anche quattro ulteriori appuntamenti, di domenica, dalle ore 14,00, ma solo dal 25 marzo.
La nuova missione dei nomadi documentaristi? Come scrivono sul loro blog: ”Contribuire a drenare il turismo mordi-e-fuggi che invade le nostre città senza lasciare nulla, inducendolo a rallentare, a fruire delle pieghe dell’offerta turistica diffusa.”
RAITRE TIENE IN STAND BY I “TURISTI PER CASO” ROVERSI E BLADY
Turisti per caso è una delle trasmissioni di Raitre più longeve ed apprezzate degli ultimi anni. Nata nel 1991, è oggi un autentico “marchio di fabbrica” che partendo dalla tv ha trovato spazio anche su riviste (oltre 150.000 copie vendute) e siti internet che mettono in contatto coloro che hanno voglia di visitare e scoprire il mondo, nei suoi luoghi più suggestivi e meno commerciali.
DAVID COPPERFIELD: DALLA PENNA DI DICKENS AGLI SCHERMI DI RAIUNO
Uno dei capolavori della letteratura internazionale, un classico, intramontabile per definizione, David Copperfield, rivive sugli schermi di Raiuno questa sera, domenica 26, e domani, lunedì 27 aprile.
“Come molti appassionati genitori custodisco nel profondo del mio cuore un figlio prediletto. Il suo nome è David Copperfield”. Così scriveva più di un secolo fa Charles Dickens, autore di questo romanzo, a tratti fortemente autobiografico, un’opera che ci offre un crudo spaccato della società londinese di fine Ottocento. In un’epoca in cui progresso tecnologico e progresso sociale sembrano non procedere alla stessa velocità, ci troviamo immersi in un mondo dominato ancora da rapporti sociali arcaici e profondamente iniqui che hanno nel lavoro femminile e in quello minorile le loro più evidenti e riprovevoli manifestazioni. Ma questa è anche, e soprattutto, l’avvincente parabola di un uomo “faber fortunae suae”, di un caparbio giovane che, dopo un lungo e faticoso cammino costellato da angherie e sofferenze, potendo contare solo sulle proprie forze, ce la fa. Un vinto, insomma, che diventa vincitore, un proletario che, impegnandosi in una proibitiva scalata sociale, raggiunge l’ambita meta della middle-class.
Prodotto da Rai Fiction e Angelo Rizzoli, David Copperfield, diretto da Ambrogio Lo Giudice, assume su di sé l’oneroso compito di bissare la fortunata trasposizione televisiva che, con protagonista Giancarlo Giannini, nel 1965, ottenne un ascolto di 15 milioni di spettatori divenendo un vero e proprio cult. L’odierno David Copperfield è una produzione imponente che ha richiesto 8 settimane di lavorazione tra l’Italia e la gelida Repubblica Ceca, oltre che l’impiego di 1000 comparse, 60 attori in scena, 500 costumi e 60 carrozze.