Nomine Rai



27
novembre

NOMINE RAI: LEONE VOLA A RAI1, TEODOLI SI ACCOMODA A RAI2 E VIANELLO ALLA GUIDA DI RAI3. D’ALESSANDRO VERSO UNA RETE DIGITALE (RAI4?)

Viale Mazzini

Viale Mazzini

Luigi Gubitosi aveva gentilmente chiesto ai Consiglieri di non spifferare alla stampa i lavori del Consiglio di Amministrazione, per mettere un punto più che altro sull’interminabile vociare attorno all’azienda pubblica. E infatti l’ordine del giorno del prossimo atteso CdA, che si dovrà riunire giovedì, è già finito nelle mani delle agenzie di stampa, che hanno iniziato a divulgare le prime informazioni.

Sarà una seduta importante quella del Consiglio, che dovrà approvare le nomine proposte dal Direttore Generale, una vera e propria “valanga” che rivoluzionerà l’assetto dirigenziale di viale Mazzini, ritenuto evidentemente non più consono in virtù del nuovo corso dell’azienda. Confermati sostanzialmente tutti i rumors che si rincorrevano ormai da settimane. Partiamo da Rai1: il DG pare abbia proposto la sostituzione di Mauro Mazza con Giancarlo Leone, che contestualmente dovrà lasciare la Direzione Intrattenimento.

Leone non pareva affatto entusiasta della nuova poltrona che gli si stava profilando, smentendo tout court qualsiasi rumors e dichiarandosi ben felice dell’importante direzione che Lorenza Lei gli aveva affidato poco più di un anno fa. Ma Gubitosi pare abbia deciso di mettere punto alla struttura Intrattenimento: tutte le competenze della stessa, stando ai rumors sull’ordine del giorno, dovrebbero tornare all’interno dei singoli canali, come avveniva in passato, prima della nomina di Lorenza Lei alla Direzione Generale. Per quanto riguarda Mauro Mazza, si dovrebbero aprire le porte di Rai Cinema, nonostante il parere contrario del diretto interessato, visto il curriculum non idoneo.




8
novembre

NOMINE RAI: PER RAI2 SPUNTA IL NOME DEL VICEPRESIDENTE DI SKY ANDREA SCROSATI, PER RAI1 ANGELO TEODOLI

Andrea Scrosati

Andrea Scrosati

Quanta nebbia a viale Mazzini. Il Direttore Generale Luigi Gubitosi ha tutte le intenzioni di fare di testa sua, riducendo i lavori del Consiglio al minimo ed eliminando tutti quei privilegi di cui sono beneficiari in quanto consiglieri. E che spending review sia anche tra i piani alti, come rivelato dal settimanale Panorama: via il rimborso forfettario senza limite mensile e introduzione di una diaria di 3500 euro al mese per coloro che non vivono a Roma, con annesse ricevute finora non richieste.

Ma nella testa di Gubitosi frullerebbe anche un’altra pazza idea: nessun contatto ufficiale tra la stampa e i consiglieri, nè tra i consiglieri e i dirigenti stessi dell’azienda pubblica. In sostanza dopo qualsiasi riunione del Consiglio di Amministrazione, il CdA non potrà indire conferenze stampa nè tantomeno esternare i contenuti trattati sui giornali. E in via ufficiale non potrà avere contatti con il corpo manageriale della Rai, ma ogni dubbio, ogni interrogativo e ogni proposta dovrà essere sottoposta al solo Direttore Generale, che si preoccuperà di chiarire i dilemmi durante i consigli, in presenza di tutti.

Dettagli a parte, Gubitosi non si è affatto dimenticato delle reti e, dopo il presunto stop di metà ottobre, vorrebbe tornare alla carica con le nomine di Rai1 e Rai2. Stando ai rumors raccolti dal settimanale Mondadori, alla prima rete pubblica si affaccerebbero due nomi: quelli di Giancarlo Leone e di Angelo Teodoli. Ma il primo pare abbia fatto intendere di non nutrire particolarmente interesse, se non altro perché già soddisfatto dell’imponente struttura Intrattenimento messa in piedi di recente. Ma se Teodoli, che era dato in pole per Rai2, finisse a Rai1, chi potrebbe mettere le mani sulla seconda rete?


2
settembre

NOMINE RAI: DEL NOCE LASCIA RAIFICTION, MINEO ACCORPA RAINEWS E TELEVIDEO. GUBITOSI CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’AD SIPRA REALI

Fabrizio Del Noce

Che ne sarà di Fabrizio Del Noce? L’attuale direttore di RaiFiction rientra a pieno titolo tra i protagonisti della rivoluzione che in questi giorni, ad opera del direttore generale Luigi Gubitosi, si sta consumando in quel di Viale Mazzini. Come riportava il Corriere della Sera di ieri Del Noce, già direttore di Rai 1 dal 2002 al 2009, avrebbe raggiunto un accordo con il neo direttore Gubitosi per andare in pensione e lasciare la Rai a febbraio 2013.

In realtà, l’ex giornalista del Tg1 potrebbe mollare il suo ruolo di direttore già dal prossimo ottobre, limitandosi a garantire un periodo di affiancamento al suo successore che, stando ai rumors di questi giorni, potrebbe essere Eleonora Andreatta, figlia dell’ex ministro Beniamino, nonché capostruttura della stessa RaiFiction. Il valzer di poltrone, che Gubitosi intende sottoporre al Cda di viale Mazzini il prossimo 5 settembre, vedrà coinvolto anche Corradino Mineo, che unificherà sotto la sua direzione la struttura di RaiNews e quella di Televideo.

Più complicata è invece la questione legata alla Sipra, la concessionaria pubblicitaria della Rai, che, stando ai dati Nielsen, avrebbe perso tra gennaio e maggio di quest’anno il 19,6% rispetto al 2011; contro l’11,2% di Mediaset, ma soprattutto il +20,2% di La7 ed il +12,8% di Sky. Gubitosi ha chiesto le dimissioni dell’Amministratore Delegato Aldo Reali, che lascerà l’azienda.





1
febbraio

CDA RAI: PASSANO LE NOMINE DI MACCARI E CASARIN. GARIMBERTI INSORGE, RIZZO NERVO SI DIMETTE

Lorenza Lei, Paolo Garimberti

Alla fine ha vinto la linea del Direttore Generale Lorenza Lei, e al Cda sono volate scintille. E’ scattata pure una richiesta di dimissioni, quella dell’esponente d’opposizione Nino Rizzo Nervo. Ma andiamo con ordine. L’atteso Consiglio Rai di ieri pomeriggio ha approvato con 5 voti favorevoli su 9 le nomine di Alberto Maccari a direttore del Tg1 (rimarrà in carica fino al 31 dicembre prossimo con possibilità di recesso) e di Alessandro Casarin a direttore della Tgr. Una doppietta sulla quale le opposizioni avevano annunciato battaglia.

Il voto di stasera indica che a forza di star chiusi nel Palazzo della Rai si perde la sintonia con il Paese…” ha tuonato Garimberti, dando voce a quel dissenso che aveva attribuito alle nomine una motivazione esclusivamente politica. A stretto giro è arrivata la replica di Lorenza Lei, per la quale il voto di ieri costituiva una vera e propria prova di forza.

“E’ stato approvato l’intendimento di nomina di due professionalità interne alla Rai la cui competenza è fuori discussione. Rivendico l’autonomia delle scelte e spiace che possano essere state interpretate con logiche che non mi appartengono, come dimostrano ampiamente tutte le scelte assunte in questi nove mesi da direttore generale della Rai” ha affermato il DG, come riporta Adnkronos.

Le ha fatto eco il Consigliere di maggioranza Verro: “non c’è stato nessun patto. Sono state valorizzate le risorse interne“. Il collega di centrosinistra Rizzo Nervo ha invece inviato alla Presidenza una lettera di dimissioni.


2
ottobre

L’ULTIMA PAROLA: MAI PIU’ UN LEGHISTA DA PARAGONE. PAROLA DI UMBERTO BOSSI

Umberto Bossi e la guerra a L'ultima parola

L’ultima parola più che a Gianluigi Paragone stavolta spetta ad Umberto Bossi e per il talk show nato per fare da contraltare a Michele Santoro sono cavoli amari. Dal quartier generale della Lega Nord vento di guerra contro il conduttore de L’ultima parola, nonchè vicedirettore della seconda rete della tv di Stato. Il Senatur è stato chiaro, e un quotidiano amico come Il Giornale gli attribuisce questo monito:

Da Paragone non bisogna andarci, se qualcuno ci va è per farsi vedere, vuol dire che pensa a sé e non alla Lega.

A monte dell’improvviso cambiamento di rotta c’è il dietrofront di Paragone, d’ispirazione maroniana, che ha pubblicamente preso le distanze dalla recente politica della maggioranza, un esecutivo che naviga da mesi in acque sicuramente turbolente. Lui deluso dalla centralizzazione del partito che ha smarrito man mano la propria forza propulsiva contro i guai della politica italiana, loro delusi dalla sua disobbedienza e dal suo riversarsi nell’antipolitica generalizzando il malcontento.





28
settembre

RAI, NUOVE NOMINE: ANTONIO DI BELLA DIRETTORE DI RAI 3, MARCELLO MASI AL TG2

Antonio Di Bella

Lo stallo che durava ormai da mesi è stato sbloccato: con il voto odierno, infatti,  il Consiglio d’Amminitrazione della Rai ha finalmente approvato il pacchetto di nuove nomine. Su proposta del direttore generale Lorenza Lei sono state decretate a maggioranza le direzioni di Rai3, Tg2, Rai e Gr Parlamento e Rai Gold. Per la serie ‘a volte ritornano’, in particolare, l’ex direttore del Tg3 Antonio Di Bella è stato designato responsabile della terza rete. Marcello Masi sarà invece il nuovo direttore del Tg2.

Di Bella succederà al dimissionario Paolo Ruffini (il quale da ottobre sarà direttore di rete a La7), siedendo su una poltrona che già aveva occupato da ottobre 2009 a giugno 201o. La sua nomina era nell’aria, almeno da queste parti. Infatti, già lo scorso 8 settembre annunciammo che il ritorno dell’ex direttore ’spodestato’ sembrava cosa ormai fatta (leggi l’antemprima di DM, qui). Stamane, col voto del Cda, ne abbiamo avuto la conferma ufficiale.

Anche la nomina di Marcello Masi (nessuna parentela con l’ex DG Rai…) a responsabile del Tg2 è una conferma: il giornalista, infatti, negli ultimi tre mesi ha occupato tale ruolo come direttore ad interim della testata. Nella seduta odierna del Cda sono state decretate a maggioranza altre nomine che da tempo attendevano di essere sbloccate. Così, Giovanni Miele occuperà la poltrona del Gr ParlamentoGianni Scipione Rossi quella di Rai Parlamento e Roberto Nepote assumerà la direzione di Rai Gold. Decise anche tre condirezioni: Gianfranco D’Anna al Gr3, Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento.


20
luglio

RAI: PASQUALE D’ALESSANDRO E’ IL NUOVO DIRETTORE DI RAI2, LIOFREDI A RAI RAGAZZI E FERRARIO A RAI5

Lorenza Lei e Paolo Garimberti

Fumata bianca da viale Mazzini: a quanto si apprende dalle agenzie di stampa, il CdA Rai ha approvato il pacchetto di nomine proposte dal DG Lorenza Lei. Tra queste spicca il cambio della guardia alla direzione di Rai2 che vede Pasquale D’Alessandro prendere il posto di Massimo Liofredi.

Come vi ha anticipato ieri DM, Liofredi avrebbe già dato mandato al suo avvocato Irene Ferrazzo di procedere contro la Rai presentando un esposto di 300 pagine alla Procura della Repubblica in cui si accusa l’azienda di mobbing. A dispetto dei risultati soddisfacenti collezionati dalla rete, la sua poltrona è sempre stata oggetto di instabilità che, nel CdA di oggi, è sfociata nella nomina di un nuovo direttore.

Per Massimo Liofredi si sono invece aperte le porte di Rai Ragazzi, mentre Carlo Freccero è stato confermato a Rai4. Per quanto riguarda Rai5, al suo vertice è stato nominato Massimo Ferrario. A Silvia Calandrelli è stata affidata Rai Educazione mentre Alessandro Zucca è il coordinatore delle sedi regionali.


20
luglio

BOOM! MASSIMO LIOFREDI DENUNCIA LA RAI PER MOBBING

Massimo Liofredi

Varie ed eventuali. Eh già, ciò che vi stiamo per anticipare non potrà (o meglio, non potrebbe) essere trascurato nella riunione del CdA Rai prevista questo pomeriggio. Massimo Liofredi, infatti, non ci sta e tira fuori gli artigli: la sua direzione di rete, messa in discussione praticamente sin dal suo insediamento, ha deciso di tenersela stretta. O quanto meno l’obiettivo è quello di cercare di porre fine ad una situazione insopportabile che ha fatto si che Liofredi sia stato definito – da sempre – il ‘direttore con la valigia’, pronto a dover lasciare la poltrona che gli era stata affidata.

A DM risulta, infatti, che l’avvocato Irene Ferrazzo abbia presentato in nome e per conto di Massimo Liofredi un esposto di 300 pagine alla Procura della Repubblica contro la Rai per mobbing.

La ciliegina che ha fatto traboccare il vaso è stato l’inserimento all’ordine del giorno della riunione di questo pomeriggio dell’avvicendamento alla direzione di Rai2, e il probabilmente conseguente dirottamento del direttore di Rai2 a Rai Ragazzi (per maggiori info clicca qui). Un avvicendamento del quale si è sempre parlato ma che ora, malgrado ascolti soddisfacenti, con l’arrivo di Lorenza Lei alla Direzione Generale si vorrebbe concretizzare.