Milly Carlucci (Olycom /R. Guberti)
[Intervista del 19 agosto 2012] E’ un esperimento nuovo. Parlando in termini televisivi possiamo definirlo format. Ed è un format diverso che ci possiamo permettere in quanto non siamo in televisione. In questa serata, al centro di tutto c’è il pubblico: oltre a quello selezionato tramite i casting, ci sarà con me Gianni Ippoliti per fare una selezione live durante la serata. Persone che verranno provinate da lui e poi ‘buttate nel fuoco’. Balleranno con i nostri maestri.
Milly Carlucci esordisce così per presentarci la sua nuova avventura professionale: Balla con Milly, una sorta di Ballando con le Stelle itinerante che per il momento verrà testato in quel di Fiuggi ma che, stando a quanto ci dichiara la conduttrice, potrebbe trasformarsi in una tournée vera e propria. Impossibile non parlare della ‘dipartita’ del suo saturday night show nella prossima stagione tv e, più in generale, del panorama televisivo nostrano nei confronti del quale Milly si è sempre dimostrata attenta osservatrice prima ancora che esserne attrice. Da Bibi Ballandi a Giancarlo Leone, dalla digitalizzazione a Sky, la padrona di Ballando con le Stelle ha da dire la sua su tutto. E per non farci mancare nulla, c’è anche il tradizionale invito che Milly rivolge ad un personaggio affinchè partecipi alla prossima edizione del suo show ballerino.
Perchè un Ballando portato in esterna?
Ballando fa parte di quel gruppo di programmi tematici che creano una specie di comunità. Così come c’è la comunità di Amici, c’è la comunità di Ballando, fatta di persone che amano il genere. Si tratta di persone trasversali, di tutte le età, di tutte le estrazioni sociali, di tutte le zone d’Italia. Portare dentro casa quello che hai visto in televisione crea un’emozione fortissima. Sono spettacoli che dal vivo risultano ancora più forti perchè tocchi il sudore, la fatica. Le telecamere ti restituiscono molto, ma non come la vivi dal vivo.
Non pensi che la tua immagine sia troppo legata a Ballando? E quindi ad un programma solo!?
La mia immagine è legata a Ballando comunque. Il legame è dettato dalla forza del programma. Se uno show è di buon livello ma non graffia, non si crea l’identificazione. E’ chiaro che quando il programma va in profondità e va a colpire certe corde emotive importanti è inevitabile che tu sia legato a quello. Il che non vuol dire che non si possa far altro, io stessa ho fatto Miss Italia nello stesso periodo di Ballando. Poi, per come sta andando la televisione adesso, non sono tanti i programmi che sono in grado di essere così forti, presenti, iconici. Ormai di Ballando se ne parla persino nei film; è diventato un modo di dire.
Come mai, allora, nonostante questi presupposti, Ballando non è in palinsesto la prossima stagione?