Mauro Masi



27
gennaio

ANNOZERO, LITE IN DIRETTA TRA MASI E SANTORO. IL DG AL TELEFONO: MI DISSOCIO DALLA TRASMISSIONE, VIOLA LE REGOLE

Michele Santoro

Violento botta e risposta in diretta tra il Direttore Generale della Rai Mauro Masi e Michele Santoro. In apertura della puntata odierna di Annozero, dedicata alle novità sul caso Ruby, il dirigente della tv pubblica è intervenuto telefonicamente per prendere le distanze dall’operato del conduttore di Rai2 e dalla sua impostazione della serata. “Nella maniera più chiara debbo dissociare me stesso e l’azienda dal tipo di trasmissione che, come ho visto nell’anteprima, lei sta impostando e ha impostato la settimana scorsa, perchè ad avviso mio e dei nostri legali essa viola il codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie in televisone” ha affermato Masi.

A quel punto Santoro ha sfoderato la sua indole battagliera e lo ha incalzato con veemenza, mettendolo alle strette: “Quindi lei sta dicendo di non fare la trasmissione?Il giornalista alza la voce, inchioda Masi alle sue responsabilità di dirigente, e lui:Io non interrompo la trasmissione, come non l’ho mai fatto”. Il conduttore di Annozero si infervora, gonfia il petto, scatta in contropiede e rincara la dose: “Allora ritira quello che ha detto, che violiamo le regole?”. Il DG rimane come spiazzato. Balbetta qualcosa col rischio di contraddirsi, poi raddrizza il tiro delle sue affermazioni mettendo tutto al condizionale: “Dissocio me stesso e l’azienda da un tipo di trasmissione che potrebbe violare il codice di autoregolamentazione“.

Ah potrebbe! Qualunque trasmissione potrebbe violare e anche lei potrebbe… Abbiamo capito com’è lei come direttore generale. Buonanotte!”. Santoro le canta in diretta tv all’alto dirigente Rai per essersi dissociato preventivamente dal suo programma. Che gli serva da lezione. Giustamente Michelino fa il padrone di casa, ma nell’impeto del confronto si lascia prendere troppo la mano e tratta il suo DG come fosse la donna delle pulizie. I toni sono incandescenti al punto giusto, allora sì: Annozero può cominciare.




15
gennaio

DM LIVE24: 15/1/2011. GILETTI LODA PRESTA (!), LA BERTE’ SPUTTANA I RACCOMANDATI, LA SASSONE LANCIA IL SEX-TAPE

Diario della Televisione Italiana del 15 Gennaio 2011

  • Gatta ci cova?

Phaeton ha scritto alle 17:46

A La Vita in diretta Giletti dice che un personaggio defilato ma che ha influito nel buon successo dei passati festival e di questo è Lucio Presta. Le sue parole sembrano di apprezzamento… che qualcosa si stia muovendo?

  • Sputtanamento

lauretta ha scritto alle 22:03

A I Raccomandati, dopo essere stata eliminata dal turno, Loredana Bertè rivolta a Pupo: “Però bisogna dire la verità! Questo raccomandato non l’ho scelto io. Me l’avete dato voi”.

  • Sex-tape

(Gabriella Sassone per Dagospia) Indovina indovinello scoop (da mettersi le mani nei capelli). Ieri, la segreteria del direttore generale della Rai, Mauro Sado-Masi, si è vista recapitare in Viale Mazzini un pacco anonimo. Dentro, una cassetta con un video porno (oggi fa più chic chiamarlo sex-tape) in cui si vede una vispa signorina, all’epoca ventenne, intenta a dimenarsi nella complicata arte del Bunga-Bunga addirittura con due uomini, roba da far impallidire Moana Pozzi e socie. Ohibò: chi è la signorina? Dovrebbe essere una delle conduttrici più famose di mamma Rai.

Ma è bastato poco a Sado-Masi per capire che il video è smaccatamente finto, che la signora in questione non somiglia nemmeno lontanamente alla lady che qualcuno voleva colpire e affondare. Ora resta da scoprire chi può odiare così tanto la conduttrice da lanciarle questa polpetta avvelenata. Il tutto finirà in mano agli avvocati, ovviamente.


14
gennaio

RAI, LA DIREZIONE GENERALE REPLICA A LIOFREDI E PRECISA: NESSUNA DECISIONE E’ STATA PRESA SU XFACTOR

Mauro Masi, DG Rai

(AGI) – Roma, 14 gen. – Sul futuro di ‘X Factor’, programma di Raidue, “nessuna decisione e’ stata presa”. Lo apprende l’AGI da fonti Rai, in particolare da fonti della Direzione generale di viale Mazzini, dopo le dichiarazioni in un’intervista del direttore della rete Massimo Liofredi  (clicca qui per leggerla) che ha annunciato praticamente la fine del talent show, ovvero la non proposizione nel prossimo palinsesto di una quinta edizione del programma musicale. “Come tutte le trasmissioni del palinsesto Rai della prossima stagione – si apprende – i direttori di rete dovranno presentare alla direzione generale le loro proposte”, che quindi il dg dovra’ “valutare nel migliore interesse dell’azienda e in quest’ottica proporle al Cda”. Allo stato, quindi, situazione bloccata per ‘X Factor’, nel senso che quelle di Liofredi sul talent show potrebbero essere al momento solo ipotesi circa il non inserimento nel prossimo palinsesto di Raidue. (AGI)

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23
dicembre

MAURO MASI NON FA PRIMAVERA, IL DG BLOCCATO SUI PALINSESTI DAL FUOCO AMICO. RIZZO NERVO VUOLE VESPA IN PRIMA SERATA

Bruno Vespa e Mauro Masi

Mauro Masi che strizza l’occhio a Lucia Annunziata, il Pd che ‘lancia’ Bruno Vespa (per una volta non dalla finestra) e il Pdl che denuncia la mancanza di pluralismo in Rai: eventi straordinari e inspiegabili ai più, che nemmeno quel paragnosta del mago Otelma sarebbe stato in grado di prevedere. Che sta succedendo? Misteri di Viale Mazzini. Ieri, durante l’approvazione del piano di produzione per l’anno 2011 e l’adeguamento del canone (da 109 a 110,50 euro), si sono consumate prese di posizione così insolite da richiamare l’attenzione di studiosi e impegnati luminari. Tutti a cercare spiegazioni valide al paranormale; un lavoro che non sarà facile.

Come motivare sennò, la bocciatura della componente di centrodestra al progetto avanzato da Masi nel Cda? Ieri il Direttore Generale si apprestava ad apporre la sua firma ai palinsesti primaverili quando i consiglieri di maggiornaza, tramite l’esponente Antonio Verro, si sono messi di traverso. Incredibile dictu!  ”Così non c`è pluralismo. Se il palinsesto è solo una riproposizione del vecchio, di quello del 2010, con l’aggiunta di un altro programma sbilanciato in modo clamoroso a sinistra, io non firmo nulla” ha detto Verro. La reazione del consigliere si è dovuta al fatto che nel piano non ci fossero particolari novità, se non quelle sei puntate nuove di zecca condotte la Lucia Annunziata in seconda serata. Con lo stop di Verro i palinsesti sono perciò stati approvati solo in parte, fino al mese di febbraio.

Prima serata per Bruno Vespa. La proposta è arrivata da un insospettabile, Nino Rizzo Nervo. Il consigliere d’opposizione ha avanzato l’idea di realizzare un programma d’approfondimento di prime time su Raiuno, come già accade sulla seconda e sulla terza rete con Annozero e Ballarò. Il progetto potrebbe essere considerato già per i prossimi palinsesti primaverili. E se dovesse andare in porto, la scelta di chiamare all’armi il conduttore di Porta a Porta non dovrebbe stupire, perchè parliamo di “un testimonial indiscusso di Raiuno in quel campo“, come lo ha definito lo stesso Rizzo Nervo.


15
dicembre

FIDUCIA AL GOVERNO, THE DAY AFTER: BALLANO GIA’ LE POLTRONE DEI DIRETTORI? ECCO LE INDISCREZIONI

Silvio Berlusconi e Augusto Minzolini

Tre voti. Che ci fa Silvio con tre voti? All’indomani della fiducia che il Governo ha ricevuto dall’aula di Montecitorio, molti si arrovellano e cercano di immaginare gli scenari futuri che il risultato politico potrà delineare. Con una vittoria così risicata ora Berlusconi ha le gambe ancora più corte: non può andare lontano, dicono. Eppure il Cavaliere, che ci ha abituato a colpi di genio degni di Chuck Norris, pare sia pronto a sferrare alcune mosse strategiche per salvarsi la pelle anche stavolta. Da ieri circolano infatti indiscrezioni circa possibili movimenti sulle poltrone dei direttori dei tg. Voci, rumors tutti da verificare, che però fanno da termometro al clima post-fiducia.

Il Tg1 potrebbe essere il primo ad avvertire i contraccolpi del ‘nuovo corso’. Infatti il direttore del notiziario Augusto Minzolini potrebbe lasciare l’attuale incarico per cederlo ad Antonio Preziosi, il responsabile della Radio1 che ha ben coperto e approfondito le varie fasi del voto di fiducia di ieri. Per il Direttore Generale Rai Mauro Masi sarebbe pronta una nuova poltrona di rilievo, e al suo posto dicono possa arrivare addirittura Clemente Mimun, direttore del Tg5. A questo punto chi si occuperebbe del notiziario dell’ammiraglia Mediaset? Ma ovviamente il direttore di Libero Maurizio Belpietro.

Come evidente si tratta di indiscrezioni di una certa importanza da prendere con le pinze finchè non ci saranno conferme o smentite. A riportarle, stamane, il quotidiano Italia Oggi. Secondo il giornale, anche la poltrona di Mario Orfeo sarebbe traballante. Il direttore del Tg2 potrebbe passare il testimone a Susanna Petruni, pagando così la sua amicizia con l’esponente di Fli Italo Bocchino. Orfeo potrebbe comunque approdare alla direzione del giornale radio, per il quale – secondo Italia Oggi – sarebbero in lizza anche Paolo Corsini, Andrea Pamparana e l’attuale reponsabile di Panorama Giorgio Mulè.





10
dicembre

RAI, SCIOPERO GENERALE CONTRO IL PIANO DEL CDA. SANTORO DA’ SPAZIO ALLA PROTESTA [VIDEO]

Cavallo Viale Mazzini

Il cavallo della Rai è sempre più morente, fate qualcosa o stramazzerà a terra. In estrema sintesi è il messaggio lanciato dai lavoratori dell’azienda pubblica che hanno indetto per oggi uno sciopero generale contro il piano del Cda. Ad incrociare le braccia operai, macchinisti, microfonisti e operatori associati alle sigle sindacali Slc Cgil, Uilcom Uil, Snater, Ugl Comunicazioni, Libersind Conf.Sal (contraria invece la Cisl). Hanno voluto alzare la voce contro le strategie del Piano Industriale 2010-2012 che prevede tagli del personale ed esternalizzazione del lavoro. All’iniziativa ha aderito, per solidarietà, anche l’Usigrai; quindi i tg vanno in onda in forma ridotta.

Stamattina lo sciopero si è articolato in una manifestazione davanti alla sede Rai di Viale Mazzini. Erano oltre un migliaio a ribadire il loro no “ad un piano industriale che impoverisce la più grande azienda culturale del paese; alle cessioni di assetti aziendali; alla esternalizzazione del lavoro e ai conseguenti esuberi di personale“. Presente alla protesta anche Michele Santoro, che smessi i panni del tribuno televisivo ha indossato quelli del capopopolo. Il giornalista si è infiltrato tra il pueblo en movimiento per dargli il suo appoggio e sottolineare che “è importante che il piano industriale sia vero, fondato sullo sviluppo delle forze Rai e non sulla riduzione della capacità di fare prodotto“.

Già ieri sera il conduttore di Annozero aveva dato spazio ai lavoratori della Rai durante la sua trasmissione ospitando tra il pubblico alcuni loro rappresentati. Durante l’anteprima del programma Santoro aveva affermato (dopo il salto il video):”La Rai e’ stata un’azienda solida mentre in questi giorni i giornali dicono che le previsioni di bilancio sono che la Rai perdera’ 100 milioni nel 2011, 200 milioni nel 2012 e che in due anni avra’ circa 650 milioni di debiti se non si faranno scelte coraggiose“. Un messaggio allarmato, diretto ai piani nobili dell’azienda: noi siamo pronti a raccogliere la sfida e voi?


9
dicembre

MAURO MASI REPLICA ALLE ACCUSE: NESSUNA CENSURA SU FAZIO E MAZZETTI. ORA IL SUO GRATTACAPO SONO LE SPESE DEL MINZO

Mauro Masi

Mauro Masi vuole precisare due o tre cosette. Non ci sta ad essere ritratto dai giornali come il grande Censore di Fabio Fazio, colui che avrebbe rimproverato il conduttore dei record per aver sforato di soli due minuti in una puntata del suo Vieni via con me. E guai a chi lo accusa di iniquità per quella sospensione di 10 giorni rifilata al capostruttura di Raitre Loris Mazzetti (maggiori info qui). A partire da quegli episodi, infatti, il Corriere della Sera aveva pubblicato un articolo a firma di Aldo Grasso intitolato “Rai due minuti di follia”. Una prosa critica che non è piaciuta al DG di Viale Mazzini, il quale ieri ha replicato a tono sullo stesso giornale.

Nessuna censura. Mauro Masi assicura che nonostante le dichiarazioni “furbine” di Fazio non c’è stata nessuna reprimenda nei suoi confronti, ma soltanto “una lettera di routine che la Direzione del palinsesto manda da decenni in casi analoghi a tutte le trasmissioni e a tutte le reti, in particolare quando ci sono gli spostamenti di spot pubblicitari“. La stessa interpretazione l’aveva data il viceDG Antonio Marano, che nei giorni scorsi aveva posto il problema degli affollamenti pubblicitari e definito “cavolate” le parole sdegnate del conduttore di Raitre.

La mazzata a Mazzetti, invece, non c’entra nulla con lo sforamento di Vieni via con me. Il capostruttura della terza rete “ha in corso una procedura disciplinare che è la settima consecutiva applicatagli da diverse Direzioni Generali” ha replicato Masi sul Corriere, spiegando che anche il Presidente Paolo Garimberti lo aveva sollecitato ad agire in tale direzione. Nella sua risposta al giornalista Grasso, Masi ha ostentato sicurezza vantando di “non nascondersi dietro a soluzioni ‘furbine’ care a molti” ma di metterci la faccia e la reputazione.


6
dicembre

FESTIVAL DI SANREMO: E’ SCONTRO TRA GIANMARCO MAZZI E MAURO MASI SUL CONTRATTO DEL DIRETTORE ARTISTICO

Gianmarco Mazzi

Gianmarco Mazzi

Continuano le immancabili polemiche che precedono il Festival di Sanremo, quest’anno targato Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi. Dopo la rinuncia di alcuni mesi fa, dovuta alle parole poco lusinghiere espresse dall’azienda pubblica nei confronti di alcuni artisti della scuderia di Lucio Presta (tra cui la Puledra di Viale Mazzini, Antonella Clerici, e una delle conduttrici di Sanremo Belen Rodriguez), poi fortunatamente ritirata, per Sanremo 2011 si è presentato un nuovo ostacolo sul contratto del Direttore Artistico.

Pare infatti, secondo quanto rivelato da Panorama, che Gianmarco Mazzi, rappresentato da Lucio Presta, abbia richiesto alla Rai un contratto della durata di due anni che includa (“a scatola chiusa”) anche il prossimo Festival di Sanremo. La richiesta, avallata da un fiducioso Direttore di Rai1 Mauro Mazza, non è affatto piaciuta al Direttore Generale Mauro Masi che sembra si sia, come ormai consuetudine, messo di traverso.

Se è vero che Mazzi è stato il deus ex machina dei Sanremo di successo targati Bonolis e Clerici nonchè dell’Arena di Verona 2010 e dello show musicale DUE, è anche vero che ha collezionato un flop ancora poco digerito dalla Rai (anche se la colpa fu in gran parte di altri): il Sanremo 2006 di Giorgio Panariello. Viene da chiedersi se sia solo questo il motivo che abbia spinto Masi allo “stop” (ne dubitiamo) o se invece la causa è da ricercarsi altrove…