Maurizio Crozza



24
settembre

CROZZA IN RAI: MARANO (VICE DG RAI) CONFERMA LA TRATTATIVA, BRUNETTA CONTESTA IN PARLAMENTO, CAIRO NON SA NULLA

Maurizio Crozza

Maurizio Crozza lascia La7 e passa in Rai. Si o no? La risposta definitiva ancora non c’è. E’ bene, però, fare il punto della situazione e chiarire tutto il can can mediatico che si è scatenato attorno alla notizia. Le certezze, ad oggi, sono due: la trattativa per passare alla tv di Stato è confermata, così come è confermato lo show Crozza nel Paese delle Meraviglie che il comico genovese condurrà a partire da ottobre su La7.

Crozza in Rai, Antonio Marano (vice dg Rai): la trattativa c’è

Dopo la smentita via Twitter del direttore di Rai 1 Giancarlo Leone sul presunto contratto già firmato da Maurizio Crozza, dai vertici di Viale Mazzini arrivano le prime conferme sulla trattativa per “scippare” il conduttore alla tv di Urbano Cairo. A parlare è il Vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano che, a margine del Prix Italia a Torino, ha posto l’accento sul “caso Crozza”, a cominciare dalle voci che parlano di un cachet di 4-5 milioni di euro in due anni:

“Il cachet di Crozza? Non è nelle mie deleghe, ne ho 14 ma non questa. Non penso siano queste le cifre, ma non sono assolutamente informato. So solo che c’è una trattiva.

Crozza in Rai, Brunetta (PdL) presenta un’interrogazione in Parlamento




19
settembre

LA7: URBANO CAIRO DA’ FIDUCIA A SOTTILE. SU CROZZA INVECE…

Urbano Cairo

Martedì ha debuttato nella prima serata di La7 Linea Gialla, il nuovo programma di cronaca condotto da Salvo Sottile. Una novità, nella programmazione della settima rete del telecomando, che ha ancora pochi affezionati: l’esordio si è fermato a 467.000 spettatori, con uno share del 2.35%. D’altronde, la trasmissione si rivolge ad un pubblico diverso da quello che segue tradizionalmente il canale; anche per questo il patron Urbano Cairo dà piena fiducia a Sottile e il suo gruppo di lavoro.

Urbano Cairo: La7 al martedì non è mai stata forte

Linea Gialla si è inserito nella serata del martedì che, come ricorda lo stesso Cairo, in passato non ha mai regalato grossi sussulti a La7. Fino alla scorsa primavera andava in onda SOS Tata e gli ascolti si aggiravano attorno al 2.5%. Da Sottile, comunque, alla fine si aspetta di più:

“Ora abbiamo fatto un investimento su Sottile con Linea Gialla, al martedì, un giorno in cui La7, storicamente, non è mai stata forte - dichiara a Italia Oggi - E’ un investimento sul lungo periodo, su 40 puntate. Ieri (martedì, ndr) era la prima, lui deve crearsi un pubblico, attirare gente che prima, magari, non seguiva La7. Come ha fatto Rai 3 con Chi l’ha Visto. Un pubblico diverso da quello tipico della rete. Certo, Linea Gialla si può mettere a punto, ma ho già visto cose buone [...] ripeto, è il caso di parlarne tra un po’. Quando iniziò su Rete 4 partì al 4%. In molti ancora non sanno che è arrivato a La7″.

Urbano Cairo: su Crozza e Miss Italia nulla è deciso


23
agosto

MAURIZIO CROZZA E GEPPI CUCCIARI VERSO RAI1?

Maurizio Crozza

Maurizio Crozza

Chissà cosa dirà stavolta Enrico Mentana. C’è da scommetterci, infatti, che il direttorissimo del Tg La7 – che ha espresso il suo disappunto nei confronti del possibile arrivo di Miss Italia 2013 sull’emittente terzopolista (per maggiori info clicca qui) – non sia favorevole ad un eventuale addio di Maurizio Crozza. Ebbene sì, secondo quanto riportato oggi da Laura Rio su Il Giornale, il comico ligure potrebbe presto salutare la rete che l’ha consacrato come maestro di satira.

Pare che Crozza sia vittima della spending review di Urbano Cairo, con il nuovo patron dell’emittente deciso a liberarsi degli alti costi di produzione di Crozza nel Paese delle Meraviglie (dovrebbero aggirarsi attorno a 14 milioni di euro per una trentina di puntate, qui tutti i mega costi dei programmi della “vecchia” La7). Il contratto del mattatore ligure è in scadenza a giugno ma contiene una clausola che consente la rescissione anticipata. L’addio, infatti, sarebbe consensuale.

Crozza, infatti, è richiestissimo e avrebbe già individuato la sua collocazione, ben più prestigiosa della precedente. L’ex spalla di Simona Ventura a Quelli che il Calcio starebbe trattando con Rai1 dove Giancarlo Leone è un suo grande estimatore. Il cambio di casacca potrebbe, dunque, concretizzarsi già in primavera o nell’autunno 2014. Non ci sentiamo comunque di escludere che i rumors siano stati fatti trapelare ad arte per lanciare a chi di dovere degli ami.

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11
aprile

LA7 LIBERA I BIG VERSO LA RAI?

Lilli Gruber

I rumors sul valzer di conduzioni interne che interesserebbe Rai 1 a partire già dalla prossima stagione ha messo in secondo piano quelle che potrebbero rivelarsi delle clamorose manovre in casa La7. Il definitivo passaggio della rete terzopolista da Telecom a Urbano Cairo si deve burocraticamente ancora compiere e, come segnala Il Fatto Quotidiano, nel trasloco in corso è saltato giù uno “scatolone” con su scritto “Lilli Gruber“.

Il contratto della conduttrice di Otto e Mezzo, infatti, scadeva il 31 marzo scorso; nessuna delle due proprietà (né quella vecchia e né quella nuova), però, ha avanzato per il rinnovo (sembra che, nel can can del trasloco, se ne siano proprio dimenticati). Risultato? La Gruber si ritrova improvvisamente libera… di tornarsene a Rai 1. Il giornale, infatti, ipotizza il ritorno dell’ex volto del Tg1 nella tv di Stato. E, si sa, dalla partenza di un pezzo da novanta si crea in genere un effetto domino incontrollabile.

Ogni martedì sera “firma” la copertina di Ballarò, ma non è detto che la Rai tutta non (ri)diventi il suo “paese delle meraviglie”. Parliamo di Maurizio Crozza che, al pari della collega, in caso di vendita di La7 (già avvenuta, come noto) ha la possibilità di lasciare (anche lui in direzione Rai 1?). Cairo, a tal proposito, sembra aver già trovato l’alternativa al comico genoano: proprio DM, infatti, rivelò della trattativa per il ritorno di Piero Chiambretti nella tv ex Telecom. Trattativa che sembra ormai avviata verso il lieto fine.


22
febbraio

MAURIZIO CROZZA TORNA A LA7 DOPO SANREMO E SI PORTA DIETRO L’ACQUA

Maurizio Crozza

Si torna a casa! A dieci giorni dalla performance Sanremese e a due settimane di distanza dall’ultima puntata del suo Crozza nel Paese delle meraviglie, Maurizio Crozza riannoda il filo con il programma rivelazione del venerdì di La7 e apre la sua trasmissione tornando sulla contestazione subita durante il Festival. L’autoironia mostrata dal comico genovese si palesa ancora prima dell’inizio del monologo quando si presenta sul palco con un grosso distributore d’acqua e scherzando su quanto subito a seguito della contestazione esclama:

Io una secchezza delle fauci così non l’avevo mai provata. Mi sono sempre chiesto che cazzo è la secchezza della fauci? Ogni tanto c’è tra gli effetti collaterali di alcuni medicinali…A Sanremo l’ho scoperto!“.

E ritorna su quei momenti che hanno occupato il prime time di Rai1 dello scorso 12 febbraio, Crozza si chiede:

Non appena sono uscito mi hanno urlato: “Vai a casa pirla! Basta politica!” E che cosa mi hanno chiamato a fare? E’ come chiamare un imbianchino e dire “Sì, sì, ma senza pittura





13
febbraio

SANREMO 2013, BERLUSCONI: CROZZA AL FESTIVAL? UN BOOMERANG CONTRO LA SINISTRA

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è tornato a parlare del Festival di Sanremo 2013, commentando la discussa performance portata ieri sera in scena da Maurizio Crozza. In collegamento con La Telefonata di Maurizio Belpietro, su Canale5, stamane l’ex Premier ha bollato la gag del comico genovese come “un boomerang per la sinistra“. Definizione coincisa, pronunciata sull’onda di una storica teoria del Cav: la satira contro di lui gli porterebbe consensi.

Il leader del Pdl ha poi ammesso di non aver guardato la prima del Festival, e di essersi invece concesso “una bella partita con la vittoria della Juve contro il Celtic“. Ieri sera, Crozza era entrato all’Ariston vestendo i panni del Cavaliere e pronunciando battute che hanno diviso il pubblico. Al di là della contestazione rivoltagli, l’esordio della kermesse non ha entusiasmato proprio tutti, ma su questo punto Berlusconi non voluto infierire: “ho già criticato abbastanza il fatto che Sanremo sia stato fatto ora” ha infine aggiunto.

Solo ieri, ospite a UnoMattina, l’esponente del Pdl aveva picchiato duro sul concorso canoro: “Se il festival di Sanremo diventa la festa dell’Unità credo che il 50% degli italiani non pagherà il canoneaveva polemizzato, in riferimento alla possibilità che sul palco dell’Ariston si esibissero personaggi da lui considerati di sinistra. “Se Fazio mi invita a Sanremo? Io andrei assolutamente subito. Potrei anche presentare una mia canzone e cantarla aveva infine dichiarato.


13
febbraio

SANREMO 2013: CROZZA STONATO, PORTA AL FESTIVAL LE SUE VECCHIE GAG

Sanremo 2013 - Maurizio Crozza, Fabio Fazio

Alla fine Silvio Berlusconi ce l’ha fatta. E’ arrivato in prima serata su Rai1 sotto elezioni, per di più al Festival di Sanremo: “che figata!” (cit). Ovviamente il Cavaliere in questione altri non era che Maurizio Crozza, super ospite della prima puntata della kermesse canora. Il comico ha fatto il suo ingresso all’Ariston abbigliato come l’ex premier e, imitandone la voce, ha sparato una raffica di battute politicamente (s)corrette. Poi ha iniziato a cantare. Al termine dell’esibizione, dalla platea si sono levate alcune contestazioni accompagnate da fischi.

Non parlare di politica!” gli hanno urlato. Pareva di essere tornati indietro di un anno, durante i discussi monologhi di Celentano. Di fronte agli schiamazzi, Crozza si è bloccato e con imbarazzo ha cercato di calmare gli animi. “La mia non è propaganda amici, la mia è un’osservazione della realtà” ha detto l’artista. Ma niente da fare. Così, in suo soccorso, è entrato in scena Fabio Fazio:

“Dobbiamo divertirci e non approfittare del Festival per farsi notare con due urli. Ascoltiamo tutto l’intervento di Maurizio Crozza, che siamo onorati di avere qui” ha predicato il buon Fazio.

Calmate le acque, il comico genovese ha proseguito la propria performance restituendo però al pubblico una forte, fortissima sensazione di déjà vu. All’Ariston, infatti, l’artista del momento si è limitato a riproporre una copia di gag che i telespettatori avevano già avuto modo di vedere. Alla faccia di Sanremo e del prime time: il suo doveva essere un intervento bomba ma si è rivelato un petardo.


12
febbraio

SANREMO 2013: MAURIZIO CROZZA FISCHIATO E ZITTITO DAL PUBBLICO DELL’ARISTON (VIDEO)

Maurizio Crozza imita Berlusconi all'Ariston

Che le parole d’ordine 63esima edizione del Festival di Sanremo fossero austerity e risparmio è cosa ormai risaputa, ma in compenso la kermesse canora si arricchisce di una nota dolente che finisce col rovinare uno spettacolo confezionato ad arte: lo scandalo e i fischi. Abbandonando i panni dell’intransigente Joe Bastianich in quel di Bastardchef, del team leader per eccellenza Briatore e “dimettendosi” dal ruolo di Papa Ratzinger, il monologhista Maurizio Crozza è pronto a irretire il Teatro Ariston con la sua satira graffiante e intelligente, ma tradendo una promessa da par-condicio: il parlare di politica.

E, infatti, a scendere la scalinata ipertecnologica del Teatro non è Maurizio Crozza, bensì la sua personale versione del Cavaliere che dispensa biglietti da 50 euro a destra e a manca a mo’ di Naomo di Panariello, divertendosi a più non posso, più o meno “da quando Alfano ha detto che il Pdl faceva le primarie”. Il “presidente” è incontenibile e si lascia andare immediatamente a un canzoncina ironica accolta da applausi, fischi e ingiurie che tuonano “Niente politica a Sanremo” e terribili “Fuori”. Crozza, per la prima volta in difficoltà e con gli occhi lucidi, è difeso da Fabio Fazio e dal suo invito alla moderazione, mentre fatica a ritrovare l’armonia e a inaugurare il suo monologo.

“Vendola o Monti? Questo è il dilemma” si chiede il Bersani-Crozza che, per cercare di riequilibrare le parti presi in causa, vira la satira anche verso Sinistra parlando dell’Ilva, delle liste proposte ai seggi e della scelta dei dirigenti. Immancabile poi un accenno alle dimissioni del Papa, all’ipotesi di una rivoluzione civile rimarcandone la natura ossimorica e citando i propositi di sollevazione di Ingroia, nuovo personaggio “crozziano” a calcare l’Ariston. Il monologo prosegue senza fischio ferire, ma rincuorato dal pubblico plaudente e da sonore risate: il Crozza di sempre è tornato (anche se ancora provato).