Massimo Bossetti



17
luglio

Quarto Grado: sentenza Bossetti in diretta, puntata speciale in prime time

Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi

Per Massimo Bossetti è il giorno della verità. E’ infatti attesa per oggi – lunedì 17 luglio – la sentenza nel processo di appello che vede il muratore di Mapello imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio (e condannato all’ergastolo in primo grado). Quarto Grado seguirà il verdetto dei giudici in diretta, con una puntata speciale in onda stasera su Rete4 alle 21.15: l’appuntamento, condotto da Gianluigi Nuzzi, concluderà la stagione del popolare programma.




27
giugno

BOOM! Ignoto 1: se una nuova prova a favore di Bossetti arriva da un documentario in produzione

Massimo Bossetti

Una nuova prova potrebbe scagionare Massimo Bossetti. Gli avvocati del muratore di Mapello ne sarebbero già al corrente: la possibile svolta arriva a pochi giorni dal processo d’appello che inizierà a Brescia il 30 giugno prossimo. A scovare nuovi elementi d’interesse sarebbero stati nientemeno che gli autori di un nuovo documentario sul caso di Yara Gambirasio, la cui realizzazione è partita proprio in queste settimane tra Milano, Bergamo, Brescia e Roma.


12
marzo

Ignoto 1 – Yara, DNA di un’indagine: Sky Atlantic ripercorre l’inchiesta che ha inchiodato Bossetti

Ignoto 1 – Yara, DNA di un’indagine

Una traccia di DNA maschile. E un assassino a cui dare un nome. Era iniziata così una delle indagini più complesse e sorprendenti dei nostri tempi, quella per scoprire chi uccise la piccola Yara Gambirasio. Dopo quattro anni di certosine analisi scientifiche, gli inquirenti arrivarono a conclusioni significative e oggi Sky Atlantic e Sky TG24 ripercorrono quell’impresa con il documentario Ignoto 1 – Yara, DNA di un’indagine





27
aprile

QUARTO GRADO, IL VIDEO DELL’ARRESTO DI BOSSETTI FA DISCUTERE. NUZZI: E’ ELEMENTO DI PROVA, ANDAVA DIVULGATO

Quarto Grado, arresto di Massimo Bossetti

Il filmato integrale dell’arresto di Massimo Bossetti, mandato in onda venerdì scorso da Quarto Grado, ha fatto discutere: c’era da aspettarselo, vista l’eccezionalità del documento. Il video, che ritrae il presunto assassino di Yara Gambirasio accerchiato dai Carabinieri e ammanettato, ha subito fatto notizia e ottenuto ampia risonanza sulle principali testate, non solo Mediaset. Ma non sono mancate polemiche sull’opportunità della sua divulgazione.

Quarto Grado, il video dell’arresto di Bossetti

Qualcuno, infatti, ha rimproverato a Quarto Grado di aver spettacolarizzato l’arresto ed ha accusato il programma di sciacallaggio. Da queste parti abbiamo sempre biasimato certi eccessi televisivi, ma nel caso specifico ci sembra che la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi abbia esercitato il diritto di cronaca. Quelle immagini contengono infatti azioni e frasi che, probabilmente, troveranno seguito in tribunale (a proposito: oggi si terrà la prima udienza per Bossetti). Dunque perché non mostrarle? Per mesi gli approfondimenti tv si sono soffermati su interpretazioni, fermi immagine, opinioni: stavolta – almeno – abbiamo a che fare con un documento che mostra fatti, notizie.

Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi risponde alle critiche

I detrattori, però, non sono stati teneri con tale scelta. E così, all’indomani della messa in onda del filmato, è stato lo stesso Nuzzi a rispondere alle loro critiche.

“Quel video dell’arresto di Massimo Bossetti mandato ieri in onda è elemento di prova. Con quel video l’accusa sostiene che Bossetti cercava di fuggire. Costituisce quindi una notizia da divulgare. Lo abbiamo mostrato alla moglie che ci ha detto che potevamo mandarlo in onda. Infatti lo ha con noi commentato davanti alle telecamere.


5
febbraio

MASSIMO BOSSETTI A MATRIX: DAL CARCERE VEDO IL MIO PROCESSO IN TV E NON POSSO FARE NULLA

Massimo Bossetti

Il processo a suo carico non è ancora iniziato, ma in tv Massimo Bossetti è già stato messo alla gogna. In carcere da otto mesi con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, il muratore di Mapello è al centro di dibattiti ed approfondimenti televisivi che lo vedono protagonista accanto a pochi altri volti noti alle cronache giudiziarie. Innocentisti e colpevolisti si dividono sulla sua sorte, ma lui non può parlare. Ora però, dalla cella dove è detenuto, il muratore ha deciso di rompere il silenzio con una lettera inviata alla redazione di Matrix.

Massimo Bossetti – La lettera a Matrix

Io dal carcere vi vedo in televisione, ma non posso dire e fare nulla. Non posso difendermi facendo arrivare a voi la mia voce. La mia famiglia è stata colpita, sconvolta. I miei figli sono stati privati del loro padre, anche se il loro papà non è ancora rinviato a giudizio

si legge nella missiva inviata da Bossetti al programma di Canale5 condotto da Luca Telese. Parla l’indiziato numero uno, l’orco (presunto) che le telecamere hanno dato in pasto al grande pubblico. Dopo ore di trasmissioni, approfondimenti e dibattiti condotti sulla sua persona e in sua assenza, il muratore bergamasco affida le sue parole proprio al piccolo schermo, alla trasmissione che già ospitò le confessioni di sua moglie, per rivendicare il suo “diritto ad avere un processo equo“.

Massimo Bossetti a Matrix: chiedo di stare ai domicilari





9
ottobre

MATRIX: MARITA COMI, MOGLIE DI MASSIMO BOSSETTI, OSPITE STASERA

Marita Comi, mogli di Massimo Bossetti

Apparirà per la prima volta in tv, per raccontare la sua versione dei fatti. Per ribadire che no, “Massi” non è il mostro di Brembate. Marita Comi, la moglie di Massimo Bossetti, sarà l’attesa protagonista della puntata di Matrix in onda stasera su Canale5. Il programma d’approfondimento condotto da Luca Telese intervisterà in esclusiva la consorte del muratore di Mapello accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio. In seconda serata, la donna riporterà davanti alle telecamere la propria testimonianza, da sempre assolutoria nei confronti del marito, arrestato il 16 giugno scorso e tutt’oggi detenuto.

Matrix: intervista a Marita Comi, moglie di Massimo Bossetti

Così, Luca Telese ha annunciato su Twitter la presenza di Marita Bossetti nel suo programma. Con ogni probabilità, la donna parlerà anche del proprio rapporto con Massimo, che secondo gli inquirenti non sarebbe stato così idilliaco come descritto dalla stessa donna. I tabulati esaminati dai carabinieri del Ros dimostrerebbero infatti una certa distanza comunicativa tra i due coniugi, tra i quali non intercorsero telefonate o sms nelle settimane successive all’omicidio di Yara Gambirasio.