john simm



29
novembre

EVERYDAY: SU CHANNEL 4 LA STORIA DI 4 BAMBINI TORMENTATI GIRATA IN 5 ANNI

Everyday

Everyday” è un film diretto da Michael Winterbottom, trasmesso giovedì 15 novembre sul canale inglese Channel 4. Girato nel corso di cinque anni, “Everyday” racconta la storia di quattro bambini separati dal padre, in prigione per furto, e della loro madre, sovrastata dalle difficolta’ e dalla solitudine. Narrato seguendo le ripetizioni ed i ritmi della vita di tutti i giorni – la scuola, le visite alla prigione, i soggiorni del padre a casa, la celebrazione del Natale – il film esplora le conseguenze del vivere separati, e la mancanza di comunicazione tra i protagonisti, che emerge, anno dopo anno, sempre di più.

Micheal Winterbottom  ha all’attivo 17 film, di cui tre, “Welcome to Sarajevo”, “Wonderland” e “24 hour party people”, nominati per la Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il regista inglese ha dichiarato al quotidiano “The Independent”:

“Si tende normalmente a girare i film in sei-otto settimane, narrando i fatti in maniera convenzionalmente cronologica. All’occorrenza, diversi bambini interpretano le diverse età dello stesso personaggio, ma in “Everyday” volevo narrare una storia inventata che si dipanasse in un lasso di tempo reale. (…) Il cast era chiamato a filmare due volte all’anno, di solito intorno a Natale, quando tutti tendono ad essere più liberi da impegni. Durante i mesi estivi era bello vedere i bambini crescere sotto i nostri occhi. Non volevo che il film parlasse di crimini e punizioni, ma di separazione.”

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7
giugno

LIFE ON MARS: TRA CRIME E FANTASCIENZA, IL NUOVO SERIAL CULT TARGATO RAIDUE

Life On Mars

“Il mio nome è Sam Tyler, ho avuto un incidente e mi sono risvegliato nel 1973. Sono matto, in coma, indietro nel tempo. Qualunque cosa sia accaduta è come se fossi atterrato su un altro pianeta. Forse se riesco a capirne la ragione, riuscirò a tornare a casa”. Queste le parole, con cui comincia ogni episodio di Life on Mars, nuova serie televisiva britannica, da stasera in onda su Raidue alle 22.35. Parole che sintetizzano, altresì, l’essenza di un telefilm che riesce perfettamente a combinare la fantascienza al genere polizesco.

Infatti, la serie, pluriosannata dalla critica d’Oltre Manica, narra la storia di Sam Tyler (John Simm), ispettore capo, della Polizia di Manchester improvvisamente investito da un’auto in corsa mentre investigava sul rapimento della sua fidanzata e collega. Caduto sull’asfalto, quando si risveglia si accorge di non essere più nel 2006, ma nel 1973. Il suo lavoro non è però cambiato, l’uomo continua a lavorare per il dipartimento di Polizia sotto la supervisione dell’ispettore Gene Hunt (Philip Glenister). L’ennesima singolarità viene dal fatto che Tyler si troverà a investigare su un caso che ha molti legami con un altro del 2006. Il ritorno al passato è fonte di non pochi problemi per il nostro ispettore che sul lavoro si troverà più volte in difficoltà per via delle differenti tecniche di indagine tra la polizia moderna e quella degli anni settanta.

Life on Mars, il cui titolo si rifà all’omonima canzone di David Bowie che fa da colonna sonora al telefilm, è stata oggetto di remake: ha, infatti, una sua versione americana, dallo stesso titolo, in onda con scarso successo, per una sola stagione, sulla Abc (è tuttora in onda, in Italia, su Fox Crime). Ma, Life on Mars, potrebbe, altresì, avere una versione italiana prodotta da Paypermoon e intitolata 29 settembre, titolo “preso a prestito” dalla canzone portata al successo da Lucio Battisti. La fine della serie di cui parliamo, inoltre, arrivata dopo sole due stagioni per la volontà dell’attore protagonista di uscire dal cast, ha dato vita a uno spin off di successo dal titolo Ashes to Ashes, con protagonista Gene Hunt catapultato dagli anni ‘70 agli anni ‘80, da Manchester a Londra.