Fascia Protetta



21
gennaio

IL MOIGE (E I VERTICI MEDIASET?) CONTRO LA “DOMENICA A LUCI ROSSE” DI CANALE 5

barbara d'urso domenica live

Barbara D'Urso

Il Moige contro le “poxno domeniche” di Canale 5. Con un comunicato della vice presidente Elisabetta Scala, il Movimento Italiano Genitori è tornato a criticare i contenuti della trasmissione Domenica Live, condotta da Barbara D’Urso, con un particolare riferimento a quanto mandato in onda nella puntata del 19 gennaio scorso. In studio si parlava di argomenti delicati, come suggerito dal titolo della prima parte del programma: Italia, paese a luci rosse? “Abbiamo assistito a una delle pagine più tristi e trash della nostra tv” ha ammonito l’Osservatorio, che avrebbe registrato la reazione indignata da parte di numerosi genitori.

E in effetti, a ben guardare, la scaletta della prima parte del programma prevedeva l’approfondimento di temi al limite dalla fascia protetta. La puntata – denuncia il Moige – si è aperta con un servizio sul fonico dei Modà indagato per molestie sessuali ai danni di minori, con una Maria Carmela dichiaratasi “impressionata” dalle cose apprese sul tema del sesso nel preparare la puntata. A seguire, prosegue l’Associazione, si sono susseguiti servizi su:

molestie dei caporali nei confronti delle soldatesse nella caserma di Ascoli, con dichiarazioni ‘bippate’ ma contenuti molto espliciti, il professore di Saluzzo che aveva rapporti sessuali con le studentesse, la clinica per i ‘malati d’amore’, la testimonianza dell’uomo sesso-dipendente fin dalla tenera età (che ha dichiarato di aver avuto la sua prima volta a 8 anni), la storia del sesso in cambio di lavoro ripresa da Striscia la Notizia

Un potpourri a luci rosse che ha suscitato l’indignazione del Moige, e che è proseguito con argomenti altrettanto scivolosi.




17
marzo

NON SOLO FISICA O CHIMICA. SU ITALIA 2 LA VIOLENZA E IL SESSO DI ROMANZO CRIMINALE 2 AL MATTINO (VIDEO)

Romanzo Criminale 2

Nudo integrale maschile, scene di sesso spinto, sangue, sparatorie e pestaggi. Tutto questo alle 10 di mattina. Ancora polemiche su Fisica o Chimica, il trasgressivo teen-drama “zapateriano” al centro della querelle tra Carlo Freccero e il quotidiano Libero? Non proprio. Il dibattito sull’orario di trasmissione della serie spagnola di Antena 3 (sì il canale di De Agostini) distribuita in Italia da Publispei (sì gli stessi del rassicurante Un Medico In Famiglia), ribattezzato PornoRai dai giornalisti di Viale Majno, ci ha spinto ad una riflessione su un altro programma dalle tinte forti, visibile in tv in chiaro al mattino.

Parliamo di Romanzo Criminale 2, in onda il sabato mattina – quando molti bambini non sono a scuola - su Italia 2 (viene riproposta la replica della prima serata del giorno precedente), rete “antagonista” di Rai4. La serie cult targata Sky sarà pure un piccolo capolavoro ma è infarcita di scene da bollino rosso ben più forti di quelle mostrate da Fisica o Chimica. Al sesso (qua molto più esplicito) si aggiungono il turpiloquio e soprattutto la violenza. Il fatto, poi, che non si tratti di servizio pubblico risulta ininfluente perchè se l’obiettivo è proteggere le fasce della popolazione più sensibili non c’è “mission aziendale” che tenga.

Colpisce tra l’altro che il direttore Luca Tiraboschi, che aveva ritenuto azzardata la messa in onda nel preserale di Italia1 della sitcom Così fan Tutte con Alessia Marcuzzi, scelga di trasmettere la serie sulla banda della Magliana al mattino. Vero è che Italia2 si rivolge ad un certo tipo di pubblico maschile, che non dovrebbe scandalizzarsi nel vedere Romanzo Criminale (anche se è quanto meno un anomalo modo per risvegliarsi); però allo stesso tempo non si può ignorare che nelle prime ore del giorno per un minore è facile trovarsi da solo davanti alla tv e imbattersi nella visione del canale all digital, non solo in considerazione del fatto che Italia2 è posizionato al canale 35 (i canali per bambini iniziano dal 40) ma anche per i frequenti promo che Italia 1 trasmette per reclamizzare il ”fratello minore”.


4
luglio

COSI’ FAN TUTTE. ANCHE LA 5

Alessia Marcuzzi alle prese con un wurstel in Così Fan Tutte

“Assurdo trasmettere un programma del genere in fascia protetta. Anzi assurdo trasmetterlo in qualsiasi orario”. Così Carlo Rienzi, a nome del Codacons e dell’Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi, solo pochi mesi fa, si esprimeva su Così fan tutte, “scandalosa” sitcom di Italia1. Parole forti che andavano ad aggiungersi ad un già nutrito coro di proteste contro la collocazione in fascia protetta della fiction. Una levata di scudi di tali dimensioni che di lì a poco avrebbe portato Luca Tiraboschi a cogliere la palla al balzo – visti gli scarsi risultati in termini di audience - per spostare la Marcuzzi e le sue calde avventure in seconda serata.

Ora, a distanza di un po’ di tempo, la rete è cambiata (La5) ma la sitcom è la stessa, in replica, così come la fascia oraria incriminata. Così fan tutte, infatti, è in onda sulla rete tutta in rosa di Mediaset quotidianamente, alle 20.30, con tanto di rerun ad ora di pranzo. Ebbene, una sitcom che era stata ritenuta inappropriata da Tiraboschi per il preserale, per Donelli diventa assolutamente adatta. Poco c’entra, però, l’apertura mentale del comandante in capo di Canale5: la ragione sembra essere di tutt’altra natura.

Anomalia italiana vuole, infatti, che, sebbene in buona parte d’Italia il segnale digitale sia l’unico modo per vedere la televisione, le norme in materia di fascia protetta per le reti della nuova piattaforma siano meno restrittive. In altre parole, ciò che non è concesso mostrare, in determinati orari, alle vecchie analogiche, lo è alle reti all digital. E così via libera in prima serata ai doppi sensi e alle nudità di Chiambretti su La5, al sesso di Sex and the City su La7d, e, al pomeriggio, spazio ai combattimenti di Angel su Rai4 e ai i personaggi di XFiles che si nutrono di cervelli umani su Cielo (per maggiori info clicca qui).





24
gennaio

STOP AI PORNO IN (PAY) TV IN FASCIA PROTETTA: AL VAGLIO IL DECRETO LEGISLATIVO CHE ESTENDE IL DIVIETO A TUTTE LE PIATTAFORME

Stop ai film vietati ai minori di 18 anni e ai programmi per soli adulti tra le 7 e le 23 su tutte le piattaforme televisive. E’ questo, in estrema sintesi, quello che prevede l’articolo 9 sulla tutela dei minori, contenuto nel decreto legislativo sull’esercizio delle attività legisative promosso dal viceministro delle Comunicazioni Paolo Romani, attualmente al vaglio del Parlamento. L’approvazione della norma, che non è una novità, in quanto già in vigore per le tv generaliste, darebbe non pochi problemi alle tv a pagamento, satellitari e non, che sull’offerta porno hanno costruito veri e propri business.

Sky, infatti, registra introiti di circa 45 milioni grazie ai film hard, mentre per Conto Tv, emittente di Marco Crispino, il porno è uno dei prodotti core. Non solo porno, comunque, nel decreto Romani: rientrano, infatti, anche tutti i film e i programmi vietati ai minori di 14 anni. Una norma che sta facendo discutere, visto l’eventuale impatto sui bilanci delle emittenti coinvolte, e che raccoglie sorprendentemente il parere contrario dell’Adoc (Associazione per la difesa ed orientamento dei consumatoi) che considera “eccessivamente penalizzante la regola per le tv a pagamento in quanto rappresenta una forte limitazione alla loro attivita’, visto che la maggior parte dei film d’autore e di qualita’ sono vietati ai minori di 14 e 18 anni”.

Di fatto la promulgazione della norma potrebbe non cambiare nulla. Spunta, infatti, già il modo per aggirarla: a permettere a Sky e company di trasmettere i film vietati potrebbe esserci l’uso automatico del “parental control”,  una specie di filtro, ad oggi già esistente per i programmi a bollino rosso. Non è  detto che però il decreto escluda questa opzione. Non ci resta, allora, che attendere le decisioni del Parlamento per capire quali saranno le sorti del porno in (pay)tv.


11
settembre

COSI’ FAN TUTTE, MA PER IL MOIGE SBAGLIANO! LA NUOVA SIT-COM DI ITALIA 1 FA “TREMARE” GLI INTEGERRIMI TELE-GENITORI

Così Fan Tutte e il Moige

 LUCA TIRABOSCHI DIRETTORE DI ITALIA 1: “ACCOLGO L’INVITO A RICOLLOCARE LA SIT-COM “COSI’ FAN TUTTE” LONTANO DALLA FASCIA PROTETTA”

Sono abituato ad ascoltare con attenzione le considerazioni che provengono dai telespettatori e dalle fonti istituzionali. Anche nel caso di “Così fan tutte” sarò attento a quanto suggeritomi. Accoglierò quindi l’invito a ricollocare la sit-com lontano dalla fascia protetta. Ribadisco la qualità del prodotto e la straordinaria interpretazione di Alessia Marcuzzi e Debora Villa.

Per questa ragione, “Così fan tutte” andrà in onda nella prestigiosa seconda serata del venerdì dopo Colorado a partire dal 18 settembre”.

Etiam si omnes, ego non. E se così fan tutte, per il moige tutte sbagliano! Il movimento italiano genitori non si è fatto attendere, e il bollino rosso dell’associazione è caduto inesorabilmente sulle grazie di Alessia Marcuzzi e della nuova sit-com di Italia 1, “rea” di costituire una “violazione evidente della fascia protetta“.

A soli tre giorni dall’inizio della programmazione” – dichiara in una nota Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Movimento Italiano Genitori – “sono gia’ numerose le segnalazioni ricevute dal nostro Osservatorio Media, sia al numero verde sia tramite e-mail“.”Le esplicite allusioni sessuali e le immagini” – prosegue la dottoressa Scala – “non sono assolutamente consoni all’orario di programmazione scelto da Mediaset e violano apertamente il Codice di autoregolamentazione Tv e Minori“. A quali episodi facciano riferimento queste segnalazioni, e la nota in questione, non è dato di sapere. E’ però evidente, guardando semplicemente il promo, cosa abbia potuto infastidire gli integerrimi educatori più attenti della tv.

La serie, che in settimana ha “osato” mostrare, durante una delle simpatiche gag, anche un bacio gay fra due aitanti istruttori di palestra, è completamente incentrata sul modo di vivere in rosa. Manie, vizi, seduzione, amore, amicizia: tutto è declinato al femminile, in un susseguirsi di brevi sketch che, non avendo fatto impazzire l’Italia con ascolti eclatanti, sembrano essersi stabilizzati intorno al 6-7% di share. E così anche l’eros, inevitabile tema di una sit-com che si propone di esplorare in modo divertente l’universo femminile, entra a far parte delle gag in modo irriverente e tutto incentrato sull’imbarazzo e sul doppio senso.