Dopotutto non è brutto



24
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (16-22/12/2013). PROMOSSI REPORT E TOP CRIME, BOCCIATI DOPOTUTTO NON E’ BRUTTO E I PROBLEMI TECNICI DI DOMENICA IN

caterina balivo sedere

Caterina Balivo

Promossi

10 a Report. Dall’indagine di Demos-Coop sugli italiani e l’informazione, risulta che Report è il programma di informazione del quale gli spettatori si fidano di più. Il format di inchieste di Rai3 condivide il primato con Ballarò di Giovanni Floris che, a differenza dello show della Gabanelli, però, nell’ultimo anno ha subito un brusco calo nella fiducia (qui la classifica completa).

9 a Top Crime. Mentre le altre all digital di casa Mediaset non brillano (Iris a parte), il canale di Giuseppe Feyles e Cristina Veterano, a sei mesi dal lancio, conquista l’1.05% di share nelle 24 ore (2.6% sulle donne tra i 45 e i 54 anni) con picchi del 2% di share per la serie più seguita (Law and Order: SVU).

8 a Cosi lontani cosi vicini. Rai1 rischia con un show senza studio e centra l’obiettivo in termini di ascolti e prodotto (per maggiori info clicca qui).

7 ad Antonella Clerici che si confessa senza remore e con estrema spontaneità nel salotto domenicale di Mara Venier (per maggiori info clicca qui).

6 agli ospiti della prima puntata di C’è Posta Per Te. Gabriel Garko, Patrick Dempsey, Luciana Littizzetto saranno pure dei colpi da 90 ma volendo individuare dei difetti nel people show della De Filippi il primo a venirci in mente è il frequente ricorso alle medesime guest.




5
dicembre

DOPOTUTTO E’ VERAMENTE BRUTTO: UN PUZZLE INCOMPLETO CON UNA GEPPI PIU’ MAESTRINA CHE ALLIEVA

Francesco Bonami e Geppi Cucciari

Cos’è bello? Una giornata di neve, Angelina Jolie e La Gioconda. Cos’è brutto? Il sottoscala di Harry Potter, vedere un proprio messaggio letto e ignorato su Whatsapp e un appartamento senza la tv via cavo. Cos’è più brutto che bello? Dopotutto non è brutto, il nuovo programma d’approfondimento condotto da Geppi Cucciari e dal critico d’arte Francesco Bonami nella seconda serata di Rai1. L’obiettivo è semplice: presentare allo spettatore gli scorci e le opere d’arte di “dubbia bellezza” di Venezia ma, se nel Potevo farlo anch’io di SkyArte la mission trovava ancora la facoltà di riabilitare l’oggetto in esame, questa volta sembra che non ci sia alcuna speranza, abbandonando il campionario ad una semplice quanto rapida presentazione.

Se Francesco Bonami continua imperterrito ad attraversare le diverse fasi storiche e a presentare, forse in maniera troppo concitata e non scandendo a dovere le parole, i nomi delle strutture e degli architetti che le hanno realizzate, Geppi Cucciari si mostra ben più preparata del previsto, anzi troppo. Abbandonando i panni dell’Alessandro Cattelan giovane e desideroso di imparare, Geppi, con perfetto fare da maestrina, ascolta Bonami fiaccamente, avanzando proposte poco originali e azzardando, il più delle volte, battute sprezzanti. Eppure, fra il Ponte di Calatrava e le pareti tappezzate di Palazzo Grassi, la comica sarda sembra essere assoluta schiava del copione da recitare. Dov’è quell’anima, quella dovizia di particolari e quel reportage atto a spiegare per filo e per segno la storia e le fasi di lavorazione del quadro, del ponte, dell’abito e, persino, del bagno pubblico visitato nel corso della puntata?

I tempi sono cambiati, il modo di narrare l’arte è più rapido e approssimativo e la speranza di ascoltare, con voce calda e rassicurante, le spiegazioni di Piero e Alberto Angela si fa sempre più lontana. Qui il montaggio è rapidissimo, gli interventi cronometrati e approssimativi e gli ospiti poco incisivi e azzeccati. Se il Paco Lanciano di Super Quark dimostrava l’esatto funzionamento delle macchine leonardesche e chiariva i dubbi del telespettatore curioso, a Dopotutto non è brutto troviamo il Principe Maurice travestito da Casanova con tanto di fondotinta e parrucchino alla Luigi XIV; il musicista Oliver Skardy improvvisato barman esperto di spritz e Marina Cicogna, celebre produttrice italiana in guerra di sguardi glaciali con Geppi. Che cosa manca esattamente a Dopotutto non è brutto?


4
dicembre

DOPOTUTTO NON E’ BRUTTO: GEPPI CUCCIARI VIAGGIA SU RAI1, AL POSTO DI BRUNO VESPA

Geppi Cucciari, Francesco Bonami Dopotutto non brutto

Un Gran Tour alla scoperta delle bellezze artistiche italiane, quelle sorprendenti e nascoste che solo il Belpaese può custodire. Geppi Cucciari debutta in seconda serata su Rai1, mettendosi in viaggio. Questa sera, alle 23.20, la conduttrice esordirà con Dopotutto non è brutto, un nuovo format dalle ambizioni culturali e di intrattenimento. L’idea è quella di percorrere alcuni itinerari italici tra antico e moderno, tra architetture e creatività, con un piede nel passato e lo sguardo alle tendenze future. Nelle quattro puntate in programma, Geppi visiterà altrettanti luoghi di interesse: Torino, Venezia, Roma e Napoli. Al suo fianco, Francesco Bonami, noto critico e curatore della Biennale di Venezia 2003.

Dopotutto non è brutto: Geppi Cucciari debutta su Rai1

Conclusa l’esperienza su La7, Geppi Cucciari si misurerà con le esigenze ed il linguaggio della tv pubblica, approdando in una seconda serata tradizionalmente occupata da Porta a Porta. “E’ un grandissimo esperimento ma non è contro Vespa. Noi siamo un condominio, non siamo dirimpettai litigiosi” ha precisato la conduttrice, già aziendalista. A Dopotutto non è brutto si fonderanno il registro ironico di Geppi e quello più didascalico di Bonami, volto noto ai telespettatori di SkyArte, dove l’esperto presentava un analogo contenitore assieme ad Alessandro Cattelan. Su Rai1, però, lo spirito sarà “quello della gita di classe al museo, non quello della lezione del professore che ti deve dimostrare quanto è bravo” ha spiegato Bonami.

Dopotutto non è brutto: la prima puntata

I due viaggiatori d’eccezione andranno alla scoperta di luoghi alternativi nella geografia del bello italiano, provando anche a smontare alcuni luoghi comuni che persistono nella valutazione delle nostre bellezze. La prima puntata del programma sarà dedicata a Venezia, passando per il cantiere del Mose, il ponte di Calatrava, le isole poco di Mazzobo e san Michele. Cucciari e Bonami incontreranno alcuni ospiti legati al loro itinerario: stasera toccherà al direttore della Biennale Arte, Massimiliano Gioni, al regista Tinto Brass, all’ex responsabile della facoltà di architettura, Marino Folini, e al performer Principe Maurice. In laguna ci saranno anche Bianca e Giberto Arrivabene, impenditori hotelier, la produttrice Marina Cicogna, il cantante Skardi.





31
ottobre

DOPOTUTTO NON E’ BRUTTO: GEPPI CUCCIARI APPRODA SU RAI1

Geppi Cucciari Dopotutto non è brutto

Geppi Cucciari (Getty Images)

Esattamente come le polacchine e i programmi di cucina, da un anno a questa parte anche l’arte in tv è tornata di moda. Il piccolo schermo ha dimostrato di saper trattare Gauguin e Caravaggio con la stessa dignità di un’inchiesta giornalistica o di un’edizione straordinaria del telegiornale. E così, quando abbiamo saputo che Geppi Cucciari sarà il nuovo volto di Dopotutto non è brutto – La scoperta dell’Italia, il nuovo programma culturale della seconda serata di Rai1 da fine novembre, non ci siamo stupiti più di tanto.

Dopotutto non è brutto: l’esordio di Geppi Cucciari su Rai1

In compagnia del critico d’arte Francesco Bonami, Geppi, reduce dall’insuccesso di G’Day e dalla brevissima quanto poco stimolante Agenda Geppi all’interno delle Invasioni Barbariche, intraprenderà un viaggio itinerante alla scoperta delle bellezze del Belpaese toccando quattro città: Torino, Roma, Napoli e Venezia. Bonami e Geppi indagheranno le testimonianze artistiche contemporanee e antiche, senza tralasciare le strutture architettoniche e uno sguardo clinico verso le bellezze realizzate in “casa nostra”.

Dopotutto non è brutto: Geppi Cucciari sulla scia di Alessandro Cattelan

Tutto sembra molto interessante, se non fosse che il nuovo esperimento lanciato da Rai1 ci ricordi qualcosa. Rammentate Potevo farlo anch’io, il contenitore culturale di Sky Arte dove Alessandro Cattelan indagava le opere di arte contemporanea scoprendo quanto lavoro ci fosse dietro una creazione apparentemente alla portata di tutti. E chi guidava il conduttore di X Factor in questo viaggio straordinario? Sempre il critico Francesco Bonami che cambia la rete, ma non la mansione. Persino il titolo dei due programmi ha la stessa provenienza, e cioè entrambi prendono il nome da libri scritti dall’esperto d’arte. Riuscirà Dopotutto non è brutto a conquistare gli appassionati d’arte del servizio pubblico e non solo?