Corrado Augias



3
ottobre

RAI, STOP ALL’OSPITATA DI NICOLA PORRO DA AUGIAS. IL GIORNALISTA: “LA DECISIONE È DEI PIANI ALTI”

Nicola Porro

Il Porro è indigesto in Rai, a insindacabile giudizio di qualche stomaco influente. Non si potrebbe interpretare diversamente l’improvvisa revoca dell’ospitata che il giornalista Nicola Porro avrebbe dovuto tenere oggi – lunedì 3 ottobre – nel programma Quante Storie di Corrado Augias. Il conduttore di Matrix era stato invitato a Rai3 per presentare il suo libro di recente pubblicazione ma, a pochi giorni dalla diretta, gli è stato comunicato che l’appuntamento televisivo era saltato. Uno strano imprevisto, di fronte al quale l’ex curatore di Virus non le ha mandate a dire.




26
giugno

PANE QUOTIDIANO: AUGIAS AL POSTO DI CONCITA DE GREGORIO. SOFIA VISCARDI AVRA’ UNA RUBRICA

Sofia Viscardi

Ha soli 18 anni, è di Milano e i suoi video pubblicati su Youtube hanno in media mezzo milione di visualizzazioni ciascuno. Sofia Viscardi, youtuber amatissima dagli adolescenti italiani, sbarca sul piccolo schermo per una rubrica tutta sua. Su Rai 3, per l’esattezza, dove il vento portato dalla nuova direttrice Daria Bignardi ha iniziato a farsi sentire (clicca qui per i dettagli sui palinsesti della rete). Sofia curerà per l’appunto una rubrica che si occuperà di libri, all’interno della rinnovata edizione di Pane Quotidiano. Il programma non sarà più condotto da Concita De Gregorio bensì da Corrado Augias, durerà di più e non parlerà soltanto di libri ma di cultura in generale.


11
maggio

FORTUNA LOFFREDO, CORRADO AUGIAS SI SCUSA SU LA7: ECCESSO DI INTERPRETAZIONE, NON LO DOVEVO FARE

Corrado Augias, diMartedì

Mea culpa in diretta tv. A una settimana di distanza dalle sue controverse dichiarazioni su Fortuna Loffredo (“aveva sei anni ma si atteggiava come se ne avesse sedici o diciotto“), Corrado Augias è tornato a diMartedì per chiudere le polemiche. E per rettificare pubblicamente. Nello studio di La7, l’ottuagenario giornalista ha precisato il senso di quelle sue parole ed ha replicato alle critiche piovute copiose da quotidiani e social network.





5
maggio

FORTUNA LOFFREDO “SI ATTEGGIAVA DA 16ENNE”: CORRADO AUGIAS NELLA POLEMICA. DA LA7 PIOVONO CRITICHE

Corrado Augias, diMartedì

La piccola Fortuna Loffredoaveva sei anni ma si atteggiava come se ne avesse sedici o diciotto“. Per questa frase, pronunciata in diretta a diMartedì, Corrado Augias è finito nella polemica. Ospite di Giovanni Floris, lo scrittore aveva commentato la vicenda della bambina abusata e uccisa a Caivano soffermandosi su una particolare fotografia che la ritraeva e lanciandosi in una considerazione diventata subito oggetto di scandalo. A nulla sono valse le sue precisazioni : il padre della vittima ha infatti denunciato il giornalista per diffamazione.

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14
aprile

DIMARTEDI’, SCONTRO TRA AUGIAS E TRAVAGLIO. LO SCRITTORE A FLORIS: “MAI PIU’ UNA TRAPPOLA DEL GENERE!”

diMartedì, Travaglio vs Augias

Il via libera della Camera alla Riforma costituzionale ha acceso gli animi nello studio di diMartedì. Nel corso del talk show di La7, ad intrecciare le spade sul disegno di legge Boschi sono stati Marco Travaglio e Corrado Augias: quest’ultimo, al termine del confronto, se l’è presa con il conduttore Giovanni Floris. “Mai più una trappola del genere!” ha sbottato il saggista, insoddisfatto per l’esito burrascoso della discussione. 





7
aprile

CORRADO AUGIAS A DM: VISIONARI E’ UN PROGRAMMA ALTO, DIFFICILE. MEDIASET? CULTURALMENTE E’ ZERO

Corrado Augias, Visionari

Corrado Augias torna in tv per raccontare gli uomini e le donne che hanno cambiato il mondo. Freud, Marx, Darwin, Santa Chiara, Borges, Leonardo, Beethoven: sono solo alcuni degli eccellenti personaggi approfonditi da Visionari, il nuovo programma che il giornalista condurrà su Rai3 a partire da oggi, lunedì 7 aprile. In seconda serata, Augias ripercorrerà in otto puntate le biografie di alcuni dei più grandi fondatori del pensiero, della scienza e dell’arte moderna, tracciando un parallelo tra passato e presente. Tra storia e attualità. Il suo sarà un programma volutamente aulico, culturale, come lo stesso presentatore ci ha spiegato in questa intervista. Per il giornalista 79enne si tratterà di un ritorno in onda non preventivato: nel settembre 2012, infatti, egli stesso aveva annunciato di voler lasciare la tv.

Poi che è successo?

Io volevo veramente non fare più tv, perché sono molto vecchio e ho tanti progetti altrove, però il direttore di Rai3 Andrea Vianello ha molto insistito. Mi ha detto testualmente: “mi serve un programma culturale, non sono molti quelli che lo possono fare” assieme ad altre frasi lusinghiere che non cito. Allora gli ho risposto: “va bene, facciamo questo programma culturale, ma a questo punto facciamolo alto, difficile, naturalmente con il linguaggio della tv pur senza risparmiarci nulla, tra teologia, filosofia, scienza, letteratura…” Tengo a sottolineare che il progetto l’ho preparato con tre persone in Rai, senza ricorrere a produttori esterni come ormai si fa normalmente.

Proprio sulle produzioni esterne il presidente della Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, ha posizioni molto critiche. Concorderà con lui…

Certo che concordo. Oggi si danno in appalto addirittura delle interviste, cosa che francamente non si giustifica. Tanti anni fa, quando ho iniziato a fare i programmi in Rai, ci si sedeva attorno a un tavolo e si studiava un progetto. E’ vero che allora c’era un monopolio Rai, però insomma, si potrebbe cercare di farlo ancora…

Torniamo ai Visionari. La vostra ambizione di fare una tv alta riuscirà ad incontrare le esigenze del pubblico?

Questa è la sfida. Naturalmente noi non faremo delle conferenze, ma utilizzeremo un linguaggio televisivo con ospiti e filmati, anche valutando le ripercussioni dei nostri protagonisti sull’attualità. Perché se i visionari hanno cambiato il mondo, oggi di quei cambiamenti cosa è rimasto? In ogni puntata Ilvo Diamanti farà dei sondaggi apposta per noi, per rispondere ad alcuni interrogativi. Ad esempio: Marx ha fallito? Cosa ne pensano gli italiani? Rispetto alla teoria darwiniana, come si dividono i nostri concittadini tra creazionisti ed evoluzionisti? E’ un tentativo di coniugare il linguaggio televisivo con argomenti alti. Ci riusciremo? Ai posteri l’ardua sentenza.

Nell’attualità ci sono dei visionari?

Ci siamo posti questa domanda a lungo e, per esempio, qualcuno aveva proposto di fare Steve Jobs, che sicuramente è stato un visionario di prima grandezza. Ma ce ne sarebbero tanti altri. Noi però volevamo studiare quei visionari di cui si possono misurare le conseguenze, per questo ci siamo rivolti al passato. Non per nostalgia.

E nella politica italiana? Beppe Grillo può essere considerato un visionario?

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24
dicembre

LE STORIE – DIARIO ITALIANO: CORRADO AUGIAS ATTACCA LA LEGA

Corrado Augias

Intellettuale senza peli sulla lingua, oggi più che mai nell’oasi protetta Rai3 Corrado Augias, nella puntata appena conclusa di Le storie: diario italiano dedicata alla questione dell’identità nazionale, proprio nella preparazione alla celebrazione del centocinquantesimo anniversario, non ha risparmiato varie frecciatine ai ceti dirigenti della Lega, ai quali ha consigliato vivamente di leggere di più e di fare meno polemiche sterili, attaccando il loro stereotipo della tv di Stato come entità romacentrica, luogo dove oggi le cravatte verdi hanno ruoli di alta responsabilità.

Con il conforto dello storico Ernesto Galli Della Loggia, noto ai più per essere una delle penne del Corriere della Sera, Augias si è avvalso di piccole chicche storiche delle teche Rai e della filmografia nazionale (non a caso quello spaccato fenomenale del Belpaese a firma Monicelli che risponde al nome de I nuovi mostri) per rispondere con garbo e velata ironia alle argomentazioni del manifesto sciovinista che negli anni il Carroccio avrebbe diffuso qua e là. Convinto sostenitore della televisione di servizio pubblico il saggio conduttore ha cercato di controbattere alla disputa virtuale con testimonianze storiche, e un filo di polemica culturale sempre sospeso tra le righe.

Una mezz’oretta che scorre nel bel mezzo di un’intertestualità pregevole e ricca di possibili riflessioni: dal maestro Manzi e la necessità di una lingua unitaria per la modernizzazione di uno Stato (per nulla casuale l’accenno alla questione, mai sopita, del rapporto tra dialetto e istruzione), agli accenni storici, fortemente mirati, alla nascita della Rai in Piemonte e ai benefici che i contadini veneti hanno avuto dalla solidarietà nazionale unitaria, loro che erano i ‘terroni’ dell’impero austro-ungarico (sic dixit Augias).


16
giugno

RAI3, PALINSESTO AUTUNNO 2010: SI CONFERMA RETE DI SERVIZIO CON UN NUOVO DAYTIME E IL RITORNO DI GNOCCHI E BAUDO.

Raitre conferma, anche per l’inizio della prossima stagione televisiva, il suo ruolo di rete di servizio pubblico, con un occhio perennemente rivolto all’informazione e al sociale senza per questo rinunciare all’intrattenimento. Tra molte conferme e qualche novità la sorella minore tra le reti Rai dal prossimo settembre torna con la sua spiccata vocazione al talk, soprattutto politico, arricchendo la sua squadra con qualche nuovo ingresso e rinunciando, a sopresa, a qualche programma storico.

Day time: E’ proprio la tv del mattino che ci offre le novità più interessanti, con un nuovo programma condotto da Andrea Vianello che, orfano di Mi Manda Raitre, cancellato dal palinsesto, ogni giorno a partire dalle 9:00 dal lunedì al venerdì ci proporrà un nuovo programma sempre dalla parte dei cittadini. A seguire Michele Mirabella con un nuovo talk show che avrà come filo conduttore, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, l’anima “nazionale” degli italiani, e le confermatissime Storie di Corrado Augias. Il pomeriggio confermati i telefilm e la programmazione per ragazzi mentre alle 16.00 ci sarà la nuova edizione, sempre condotta da Sveva Sagramola, di Geo & Geo che quest’anno si amplia fino alle 19.00. Il sabato pomeriggio è all’insegna di Tv Talk, settimanale di critica televisiva che cambia collocazione oraria.

Access prime time: oltre al tradizionale appuntamento con Blob e le storie all’ombra del vesuvio di Un Posto al sole, da settembre parte  Zaum un nuovo “blob” tematico. Il weekend tornerà a farci compagnia Fabio Fazio e la sua compagine, Littizzetto inclusa, di Che tempo che fa.