Ti lascio una canzone
Se in molti hanno criticato Ti lascio una canzone perché reo di mostrare un’infanzia troppo adulta e bambini con carriere e impegni degni di consumati professionisti, non si potrebbe pensare lo stesso di Altrimenti ci arrabbiamo, in cui i piccoli sono così grandi ed esperti da insegnare ai più vecchi? Per il Moige, Movimento Italiano Genitori, no.
Ieri a Montecitorio c’è infatti stata la premiazione dei venti programmi televisivi meritanti la Conchiglia Moige, un riconoscimento destinato alle trasmissioni che sanno conciliare qualità, intrattenimento e contenuti e la Carlucci se n’è aggiudicata una con il suo programma flop di ascolti che però, evidentemente, non aveva rivali per garbo e capacità di mettere tutta la famiglia davanti allo schermo. Di contro, la Clerici e il suo Ti lascio una canzone sono stati bocciati senza appello alla stregua di Domenica Live, Uomini e donne, i Simpson e I Borgia: programmi diversi tra loro per target, orario di messa in onda, stile e finzione più o meno dichiarata.
Curioso immaginare poi i criteri che hanno portato alle decisioni del Moige riguardo ai premiati: da Superquark, Volare – La grande storia di Domenico Modugno, Duns Scoto, Lezioni di Bon Ton e Le mille e una notte a The winner is, Ballerini dietro il sipario, La tv ribelle, Tale e quale show e, addirittura, Clio MakeUp. Inoltre, premi per le punzecchiature continue della Bignardi a Le invasioni barbariche e per la gara all’ultimo sangue con critiche aspre e mortificazioni a Masterchef Italia 2. Premiati poi cinque spot quali Galbusera Riso su Riso, Pasta Barilla, Procter&Gamble, Progetto Itaca, Riso Flora e inevitabilmente bocciato il già discusso Air Action Vigorsol mentre per il Moige, i cartoni animati meritevoli sono solo due: Geronimo Stilton e Peppa Pig, sulla cui natura familiare nulla da eccepire ma molto bisognerebbe invece discutere sull’esempio che la maialina saccente e capricciosa può avere sui mini telespettatori.