Si stima che una televisione commerciale nazionale per godere di buona salute debba totalizzare uno share pari a circa l’ 8/9%.
C’è in Italia, però, una piccola emittente che non smette di stupire sfornando prodotti televisi di ottima qualità che, in alcuni casi, sono diventati dei veri e propri cult della televisione nostrana.
Nonostante il successo riscosso da programmi come Markette o Le Invasioni Barbariche, La7 non riesce a decollare e gli ascolti si fermano parecchio sotto il “livello salvezza”. Circa il 3%.
E’ un problema. E lo è perchè i costi di produzione (per programmi come quelli innanzi citati) non guardano in faccia a nessuno, a differenza degli investitori pubblicitari che guardano benissimo in faccia gli ascolti. Proprio per questo, nel 2006, gli investimenti su La7 si sono fermati al 2,2% del mercato globale.
Conseguenza più che ovvia sono le perdite. La7 chiude, infatti, il proprio bilancio ancora una volta in passivo nonostante la crescita (relativa) in termini d’ascolti e di investimenti pubblicitari (+9,2%) rispetto all’anno precedente.
Il bello è che l’emittente del gruppo Telecom Italia non s’è persa d’animo e ha deciso di continuare ad investire.
Iniziativa sicuramente lodevole!
C’è però un mistero.
Se è vero che si è scelto di investire nonostante le perdite (ingenti), è pur vero che questa settimana è arrivato un improvviso stop per Le Invasioni Barbariche (probabilmente il programma più costoso nel portfolio degli show de La7).
Per dirla tutta, il programma della Bignardi doveva chiudere i battenti lo scorso 30 marzo ma erano state concesse 2 puntate bonus per le Invasione.
Poi è arrivata la notizia che ha lasciato tutti di stucco (tra questi anche alcuni collaboratori esterni del programma) e che è stata comunicata al pubblico durante la scorsa puntata.
Che l’ultimo bilancio approvato abbia determinato un dietro-front?
[Live from Eurostar 9417. Si torna a casa!]