Assolto perché il fatto non costituisce reato. Avrà goduto Augusto Minzolini quando ieri il giudice l’ha dichiarato innocente rispetto all’accusa di peculato per il caso delle spese aziendali. Tutto gongolante per essere uscito senza macchia da un processo che gli costò la direzione del Tg1, il giornalista è così tornato all’attacco ed ha sfidato frontalmente la Rai, chiedendo in punta di legge di essere reintegrato alla guida del notiziario:
“Hanno utilizzato una legge applicata solo tre volte in Italia, la 97 del 2001, – ha detto il giornalista, come riportato dal Sole24Ore - la quale prevede all’articolo 3 che di fronte a un rinvio a giudizio il dipendente pubblico debba essere spostato. All’articolo 4, però, afferma che entro 10 giorni da una sentenza anche di primo grado di assoluzione, l’azienda debba rimettere nello stesso posto il dipendente. Quindi mi devono mettere dove stavo“.
L’ex direttorissimo ha quindi chiesto di ottenere nuovamente il suo precedente incarico, e per ribadire il concetto ha aggiunto: “nel momento in cui io non sarò tra 10 giorni nuovamente direttore del Tg1 la Rai andrà contro la legge“. Il Minzo, che attualmente è candidato al Senato con il Pdl ligure, è parso dunque intenzionato ad andare fino in fondo.