Assoluzione



15
febbraio

AUGUSTO MINZOLINI CHIEDE IL REINTEGRO ALLA DIREZIONE DEL TG1

Augusto Minzolini

Assolto perché il fatto non costituisce reato. Avrà goduto Augusto Minzolini quando ieri il giudice l’ha dichiarato innocente rispetto all’accusa di peculato per il caso delle spese aziendali. Tutto gongolante per essere uscito senza macchia da un processo che gli costò la direzione del Tg1, il giornalista è così tornato all’attacco ed ha sfidato frontalmente la Rai, chiedendo in punta di legge di essere reintegrato alla guida del notiziario:

Hanno utilizzato una legge applicata solo tre volte in Italia, la 97 del 2001, – ha detto il giornalista, come riportato dal Sole24Ore - la quale prevede all’articolo 3 che di fronte a un rinvio a giudizio il dipendente pubblico debba essere spostato. All’articolo 4, però, afferma che entro 10 giorni da una sentenza anche di primo grado di assoluzione, l’azienda debba rimettere nello stesso posto il dipendente. Quindi mi devono mettere dove stavo“.

L’ex direttorissimo ha quindi chiesto di ottenere nuovamente il suo precedente incarico, e per ribadire il concetto ha aggiunto: “nel momento in cui io non sarò tra 10 giorni nuovamente direttore del Tg1 la Rai andrà contro la legge“. Il Minzo, che attualmente è candidato al Senato con il Pdl ligure, è parso dunque intenzionato ad andare fino in fondo.




14
febbraio

SPESE AZIENDALI, AUGUSTO MINZOLINI ASSOLTO DALL’ACCUSA DI PECULATO

Augusto Minzolini

L’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini è stato assolto dall’accusa di peculato nell’ambito del processo che lo vedeva imputato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali. Il giudice ha respinto la richiesta del pm Mario Dovinola, il quale aveva chiesto una condanna a due anni, perché “il fatto non costituisce reato“. Al giornalista, lo ricordiamo, si contestava di aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione per circa 68 mila euro. Tale somma è stata restituita dal Minzo stesso.

Per me è stata una vera e propria via Crucis”, ha commentato a caldo l’ex responsabile del Tg1, come riportato da Adnkronos. ”Per questo processo – ha aggiunto il giornalista – ho rifiutato di fare il capo dell’ufficio di corrispondenza della Rai a New York. Ho seguito tutto il processo e quello a cui ho assistito oggi mi rincuora sul rapporto tra giustizia e informazione in questo Paese“. Nei mesi scorsi, Minzolini si era trovato a dover rendere conto della vicenda anche davanti microfoni di Servizio Pubblico, nel corso di un movimentato botta e risposta finito a suon di insulti.

Viene ora di chiedersi se il programma di Michele Santoro racconterà l’assoluzione con la stessa enfasi riservata al processo ancora in corso. Intanto, l’ex “direttorissimo” avrà a che fare con una nuova faccenda giudiziaria: è stata infatti notificata la chiusura di un’altra inchiesta che lo riguarda, quella sul mancato reintegro di Tiziana Ferrario al Tg1. La giornalista non era stata reintegrata nelle sua abituali mansioni, come indicato da una sentenza del giudice del lavoro.


28
giugno

DM LIVE24: 28 GIUGNO 2012. LE VELINE A PECHINO EXPRESS, ASSOLTA LA VENTURA, LA MAIONCHI SMENTISCE, BALZO SOGNA BEAUTIFUL

Diario della Televisione Italiana del 28 giugno 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Le Veline a Pechino Express

Phaeton ha scritto alle 08:17

Come mai Alessandro Matri, calciatore della Juventus, sta trascorrendo le vacanze senza la compagna Federica Nargi? “Chi” è in grado di rivelare che l’ex velina mora, insieme con la collega bionda Costanza Caracciolo, è partita per l’India. Le due, infatti, sono state scelte come concorrenti di Peking Express, reality che andrà in onda su Raidue la prossima stagione.

  • Simona Ventura assolta

shiver ha scritto alle 14:59

Caso Ruby: Simona Ventura assolta: “Non ha diffamato Emilio Fede”. (Corriere della Sera)

  • Mara Maionchi smentisce

maxsa ha scritto alle 18:03

Il giorno 22/06/2012 sul settimanale “Di tutto” , nella rubrica di Gabriella Sassone “Sax in the city”, è stata pubblicata la notizia secondo cui Mara Maionchi “qualche sabato fa” avrebbe vinto la cifra di € 450.000,00 al Casino di Lugano, aggiungendo anche che il giorno successivo tutti parlavano di tale vincita presso il Casinò di Campione d’Italia. Quanto pubblicato su “Di Tutto” non corrisponde al vero e Mara Maionchi tiene a smentire tale notizia, non avendo riportato affatto detta vincita. Al fine di fornire una corretta e veritiera rappresentazione della realtà, è già stata inviata una formale comunicazione al settimanale “Di Tutto” affinché sia pubblicata la dovuta rettifica, il tutto nelle modalità previste dalla Legge sulla Stampa. (fonte: la pagina Facebook ufficiale gestita dallo Staff di Mara Maionchi)

  • Balzo sogna Beautiful. Sogna, sogna.

Critico Tritatutto ha scritto alle 20:44





23
maggio

FABRIZIO CORONA ASSOLTO: NESSUNA DIFFAMAZIONE AI DANNI DI SIMONA VENTURA

Fabrizio Corona assolto

UPDATE – Il commento di Simona Ventura

“Ho querelato Corona, due anni fa, perchè aveva dichiarato pubblicamente di conoscere una Simona segreta e aveva fatto intendere che io avessi una doppia vita. Non era mia intenzione condannare nessuno, ma volevo venisse fatta chiarezza sulla mia posizione. E così è stato. Corona è venuto in Tribunale e come imputato ha chiarito che non esiste nessuna Simona segreta e che, dunque, non ho scheletri nell’armadio. Sono soddisfatta perchè finalmente è stata fatta chiarezza.Non c’è nessuna Simona segreta da raccontare, ma solo un lato privato di una donna e una mamma che non ha mai condotto una doppia vita. A me questo basta. Quanto alla sentenza deciderò assieme ai miei legali”. Simona Ventura

Il fatto non sussiste: Fabrizio Corona assolto dall’accusa di diffamazione ai danni di Simona Ventura. Si è concluso il processo, partito lo scorso 8 novembre, che ha visto protagonista il re dei paparazzi, trascinato in tribunale dalla conduttrice per quella famosa ‘lettera aperta’ rilasciata al settimanale Chi, in cui dichiarava di poter scrivere un libro sulla Simona segreta. L’accusa, con la Ventura assistita dall’avvocato Davide Steccanella, parlò di “frase subdola e minacciosa anche nei toni, offerta all’ignaro lettore legittimato a pensare le peggiori cose possibili”.

Interrogato in tribunale, l’imputato smentì il senso di tali affermazioni: “Volevo solo dire che potrei raccontare un lato del suo carattere che non si conosce pubblicamente, ma non mi riferivo di certo a materiale fotografico o video, perché non ce l’ho più, l’ho già venduto in passato ai giornali”. E sul fatto della “Simona segreta”, Corona rispedì l’accusa al giornale stesso, reo di aver usato il rafforzativo per far vendere più copie.

Una ‘ritrattazione’ che ai fini del processo risulta decisiva per la sua assoluzione, stabilita dal giudice Anna Calabi che, dunque, esclude qualsiasi intenzione di diffamazione ai danni della Mona. Il legale della Ventura rimanda l’eventuale possibilità di ricorrere in appello (si attende la lettura della motivazione che ha portato all’assoluzione dell’imputato), dichiarandosi comunque soddisfatto che l’immagine della sua assistita ne sia venuta fuori pulita: