Anna Pettinelli



4
maggio

RDS ACADEMY 2: RIPARTE LA CACCIA ALLA VOCE RADIOFONICA CON PETTINELLI, MAFFUCCI E LA NEW ENTRY CRUCIANI

Cruciani, Pettinelli, Maffucci

Per la seconda edizione di RDS Academy, RDS ha cercato in ogni luogo i talenti che diventeranno conduttori radiofonici: a dicembre, creando una temporary radio a Roma e a Milano, alle stazioni Termini e Centrale, dove più di 3.000 aspiranti concorrenti si sono sottoposti ad un provino, e, in contemporanea da tutta Italia, ricevendo più di 5.000 video casting sulla pagina dedicata sul sito di rds.it.

Ora, l’emittente radiofonica è pronta ad aprire nuovamente le porte della sua accademia a Roma. Una prima selezione farà incontrare solamente 50 candidati, ma soltanto 8 di loro potranno frequentare la RDS Academy. I corsi, i docenti e la crescita professionale dei candidati sono il fulcro del format televisivo dedicato a chi sogna di fare radio insieme ai conduttori che guideranno il loro percorso verso la finale. Il programma, in onda da stasera su Sky Uno alle ore 20.10, è una vera e propria accademia che consente di acquisire le competenze professionali necessarie per un inserimento immediato nel mondo dell’entertainment radiofonico. Infatti, oltre a  Giuditta Arecco, vincitrice della prima edizione e ormai affermata voce di RDS, anche gli altri finalisti Stefano Mastrolitti, secondo classificato, e Manola Moslehi, la terza classificata, hanno avuto delle importanti opportunità lavorative in altri due principali network nazionali.

Chi parteciperà alle due puntate di casting dovrà giocarsi l’accesso in accademia in un’unica performance davanti all’inflessibile triade dell’Academy; ne fanno parte anche quest’anno l’integerrima Anna Pettinelli, direttrice e coach dell’accademia, e Matteo Maffucci, anima degli Zero Assoluto e già insegnante di musica radiofonica nella scorsa edizione. A loro si aggiunge Giuseppe Cruciani, giornalista e conduttore radiofonico, volto nuovo della giuria al posto di Giovanni Vernia. Una commissione speciale sceglierà 8 concorrenti che saranno ammessi all’Accademia e che dovranno intraprendere un percorso fatto di lezioni, studio e prove a eliminazione. Solo uno di loro riuscirà ad ottenere il lavoro dei proprio sogni.




24
giugno

RDS ACADEMY: LA RADIO (IN TV) CHE FUNZIONA

Anna Pettinelli

Anna Pettinelli

Vi siete mai chiesti come si diventa, oggi, speaker radiofonici? Chissà se qualcuna delle aspiranti leve che ha caricato il proprio video per il casting di RDS Academy ci abbia mai realmente pensato. Al di là di sovrastrutture, conoscenze musicali e doti particolari – che ben vengano ma rappresentano pur sempre una variabile dipendente dalle caratteristiche di ogni network – per “fare radio” servono sostanzialmente due caratteristiche basilari: avere ritmo ed essere il più possibile spontanei. Ma soprattutto avere non poca fortuna, perché se in televisione è parecchio più semplice riuscire ad apparire, non solo grazie ai talent show ma anche tramite quel canale sempre più rilevante quale è il web, farsi strada tra i grandi network radiofonici nazionali, invece, sembra un’impresa alquanto ardua.

Ne sembra cosciente RDS,  che ha sempre avuto un occhio di riguardo verso le nuovi voci, tant’è che per RDS prima e per Dimensione Suono Roma poi (la filiale romana) si tiene da alcuni anni lo Speaker Factory, una sorta di contest per allargare il parco voci e consentire ai ragazzi di varcare le porte di una radio “di peso” direttamente dall’ingresso principale. Quest’anno, però, s’è fatto di più.

RDS Academy, in onda ogni lunedì alle 20.10 su SkyUno, parte da questa base e la estende al mezzo televisivo, che diventa a tutti gli effetti un “supporto” per il mezzo “concorrente”. E ciò che ne uscito fuori è una sorta di talent forse impensabile fino ad oggi, proprio in virtù di quel vuoto in apparenza incolmabile tra i due media. Se è appurato che i programmi radiofonici inseriti in una cornice televisiva non funzionano, con RDS Academy si è direttamente aggirato il problema puntando tutto sul racconto della “ricerca” di una nuova voce.

RDS Academy, la recensione


9
giugno

RDS ACADEMY: AL DEBUTTO SU SKYUNO IL TALENT PER CHI VUOL FARE RADIO

Rds Academy

Ne avevamo parlato nel marzo scorso. Ora ci siamo. Al via alle 20.10 su SkyUno il primo programma dedicato a chi sogna di fare radio: è Rds Academy, nato da un’idea di Rds e Vanity Fair, prodotto da Level 33 e in onda per nove puntate sulla rete satellitare “casa dei talent show”.

Rds Academy: Pettinelli, Maffucci e Vernia i tre coach

40 aspiranti speaker radiofonici sono arrivati allo step finale, ma soltanto in 12 inseguiranno il sogno di diventare l’artista radiofonico del futuro vincendo un contratto di lavoro con Rds. La selezione e la formazione dei concorrenti in Accademia sarà curata dai coach Anna Pettinelli, voce storica di Rds, Matteo Maffucci, anima degli Zero Assoluto, e Giovanni Vernia, comico. Saranno loro a forgiare il talento dei concorrenti, affiancati da Diletta Leotta, presentatrice e giovane volto di SkyMeteo24.

I tre valuteranno le performance dal vivo dei selezionati e, a maggioranza, sceglieranno i 12 concorrenti che entreranno in Accademia. Dovranno intraprendere un percorso fatto di lezioni, studio e prove ad eliminazione, che porterà solo uno di loro ad ottenere il lavoro dei sogni: entrare nella squadra di Rds.

Rds Academy: il meccanismo e gli ospiti





21
maggio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (12-18/05/2014): PROMOSSI MADE IN SUD E THE UNDATEABLES, BOCCIATI FAZIO CON LENO E PETTINELLI

Made in Sud

Promossi

9 a Made in Sud. Plauso a Rai2 per aver creduto in un programma della tv satellitare e averlo fatto crescere in seconda serata, prima dello sbarco nella fascia oraria più prestigiosa. Poco a poco il cabaret meridionale è diventato un cult aggiudicandosi in questa stagione la sfida a distanza della comicità con Colorado e Zelig Off. Bravi i conduttori Gigi e Ross, la poco patinata Fatima Trotta e la signora Briatore, Elisabetta Gregoraci.

8 a The Undateables. Il docureality inglese, trasmesso su Real Time, ha raccontato le vicende sentimentali di persone con disabilità con estremo tatto, facendo pensare e emozionare. E’ innegabile che questo genere di programmi racchiuda un aspetto morboso, ma in questo caso il rischio è assolutamente percorribile per sensibilizzare la platea e raccontare una realtà.

7 a Paolo Vasile. In un’intervista rilasciata a una rivista spagnola, l’amministratore delegato di Mediaset España parla a ruota libera con una lucidità e una schiettezza difficilmente riscontrabili nei top manager della capogruppo italiana. Interessante la parte della chiacchierata in cui definisce la tv spazzatura: “un insulto alle persone fatto dagli snob“. L’uomo, la cui “unica pensione sarà la morte”, cita la teoria antropologica che divide la società in cultura egemonica e subalterna e spiega: “per me è irritante che qualcuno sia della Lazio, per esempio, però non lo insulterei mai… Non giudico la gente che vede la nostra tv, cerco di fare la tv che vuole vedere il pubblico. Se dici ai telespettatori che questa è tv spazzatura, stai dicendo loro che sono coprofili e mangiano mer*a“.

6 alla moda imperante del “brand entertainment“. Se da un lato quello di realizzare un programma a braccetto con gli sponsor è un’ottima mossa – specie in tempi di crisi – per produrre a basso costo, dall’altro si rischia – com’è tipico della tv italiana – di farsi prendere la mano.

Bocciati


15
maggio

ANNA PETTINELLI CONTRO SUOR CRISTINA E LA SCELTA DI J-AX (MA NON AVEVA DETTO ALLA FIGLIA DI NON ILLUDERSI?)

Suor Cristina

Suor Cristina

Sentite la necessità di entrare nello showbiz? E che problema c’è, attaccate in modo random Suor Cristina, con qualche affermazione tecnica e profonda per dare lustro alla vostra opinione, e diventerete famosi. Non solo Emma, a cui l’aria di Copenaghen pare aver confuso un po’ le idee, prima contro Conchita Wurst e poi contro la Suora di The Voice, ma anche Anna Pettinelli pare avere qualche problemino di digestione, ultimamente.

Lei, la mamma premurosa che aveva sconsigliato alla figlia di andarsi ad “imbrogliare” in un talent show specificandole che sarebbe stato complicato entrare nel mondo della musica, sembra non aver affatto apprezzato la scelta di J-Ax che, al ballottaggio tra Valerio Jovine e Carolina Russi – la figlia della Pettinelli, appunto -, ha preferito inevitabilmente il cantante dei 99 Posse. E il suo pensiero lo ha espresso, manco a dirlo, su Facebook:

Valerio ti stimo e ti voglio bene ma tu la strada la hai già spianata mentre Carolina ha bisogno di farsi conoscere. Ma naturalmente non è colpa tua. Diciamo che sei più nelle corde di J-Ax.”

E fin qui, nulla da obiettare. Se non fosse che la Pettinelli – madre premurosa, conduttrice radiofonica di RDS e opinionista televisiva – non poteva non andarci pesante con… il capro espiatorio di tutti i problemi del mercato discografico e radiofonico italiano: Suor Cristina. Ebbene sì, non c’è personaggio che può fare a meno di parlare di lei, la Suora più famosa nel mondo, colpevole – suo malgrado – di aver partecipato ad un talent show nelle vesti ecclesiastiche.

“Difficilmente le grandi radio passeranno un pezzo di Suor Cristina, ma c’è sempre Radio Maria. Che le fareste cantare? Soul? Ma fatemi il piacere!”





7
maggio

THE VOICE 2 TEAM J-AX: CAROLINA RUSSI

Carolina Russi

Carolina Russi

Concorrenti The Voice 2 – Team J-Ax – Carolina Russi

Età: 21 anni
Città di provenienza: Roma

Biografia: Carolina Russi ha 21 anni e studia Lingue e culture moderne a Roma e si è avvicinata alla musica vedendo un film, Sister Act. La mamma, noto personaggio nel mondo musicale, speaker radiofonica, la invita a stare con i piedi per terra per l’ipotesi del fallimento sempre dietro l’angolo in un mondo che può dare gioie ma anche dolori. Visto il traguardo raggiunto, però, la ragazza - figlia di Anna Pettinelli - può ritenersi comunque soddisfatta, e non c’è dubbio che anche la madre sia orgogliosa.

Alla Blind ha ottenuto la fiducia di tutti, tranne che di Noemi, optando per il Re dei loser, ovvero J-Ax, strafelice di averla in squadra. Alla Battle, invece, si è scontrata con Emiliano Valverde (rimasto allibito di fronte alla sconfitta) su un pezzo di Neffa, in cui non ha convinto appieno il suo coach che però ha continuato a darle fiducia. Decisamente più interessante l’esibizione ai Knockout, anche per via del cavallo di battaglia scelto, dove ha sconfitto la ben più debole (dal punto di vista musicale, ma non televisivo) Giusy Scarpato. In un team di grandi personaggi, Carolina rischia di soccombere al televoto. Staremo a vedere.


19
luglio

DM LIVE24: 19 LUGLIO 2011. SANTORO DERUBATO, FEDE SENZA INVITO, LA MASOLA VA IN CINA, LA PETTINELLI SEDOTTA E ABBANDONATA.

Diario della televisione italiana: Carmen Masola

>>> Dal Diario di ieri… 

  • Al Ladro

lauretta ha scritto alle 14:09   

Ha dimenticato un vetro posteriore della Bmw semiaperto e così ora non ha più lo zaino della figlia con iPad e macchina fotografica. Come spesso succede a tutti quando si dimenticano borse o cose di valore in automobile, i ladri che hanno rubato lo zaino e il contenuto alla figlia di Michele Santoro non si sono fatti sfuggire l’occasione nella quale non hanno neppure avuto bisogno di spaccare il vetro. Il conduttore era in vacanza nella sua casa alle porte di Amalfi. (Leggo)

  • Emilio senza invito

lauretta ha scritto alle 15:29  

Squilla il telefono di Emilio Fede, dall’altra parte Alba Parietti:” Direttore, alla festa del mio compleanno sono venute le troupe del programma Bikini, mi hanno fatto un servizio poco carino. Puoi dare un’occhiata tu?”. Risposta secca di Fede :” Scusa Alba, come mai non sono nemmeno stato invitato?”. (Chi via Dagospia)

  • Fuga di Talenti

VincenzoB ha scritto alle 17:03  

Carmen Masola, vincitrice della prima edizione di Italia’s Got Talent, si trasferirà in Cina per partecipare alle riprese di un film. Carmen reciterà il ruolo di una cantante famosa.


26
maggio

LASCIAMI CANTARE: NESSUNA NOVITA’, TANTA APPROSSIMAZIONE.

Lasciami Cantare

E’ andato in onda ieri sera il primo dei tre appuntamenti previsti con Lasciami Cantare, il nuovo show di Rai 1 condotto da Carlo Conti. Il programma, che ammicca ai talent show nostrani, vede dodici concorrenti vip (sei uomini e sei donne) sfidarsi in una vera e propria gara di canto, con tanto di vocal coach al seguito e le giurie (di qualità e tecnica) chiamate a dare i voti. E fin qui nulla di male, a parte l’effetto novità pari a zero. Il problema, evidente fin dalle prime battute, è trovare una giustificazione al programma che ha tutta l’aria di un’improvvisata poco riuscita.

La prima nota dolente è rappresentata dalla giuria di qualità, composta da Camila Raznovich, Paolo Limiti, Patty Pravo, Gianni Boncompagni e Rosita Celentano. Danno i voti (anzi i numeri) come se fossero al bar: non riescono ad innescare ragionamenti sensati, non usano un criterio obiettivo nel giudicare le performance, risultando di una banalità quasi fastidiosa. Su tutti “spicca” la Celentano, un misto tra la più “famosa” Alessandra e la mamma Claudia Mori, che ricopre il ruolo della giurata cattiva, ormai ampiamente fuori moda. Gli altri passano quasi inosservati (per loro fortuna) eccetto Camilla Raznovich, che conferma la sua competenza. Impercettibile Patty Pravo. Cinque teste non bastavano e così c’è spazio anche per la giuria tecnica (due giornalisti e un dj radiofonico), che vede protagonisti Riccardo Alessi, Marco Mangiarotti e l’onnipresente Anna Pettinelli. I tre, sparati sul soffitto dell’angusto studio, tentano di fare il loro mestiere ma giocano praticamente da soli perchè nessuno è in grado di raccogliere i loro assist, costretti ad arrendersi subito alla monotonia dello show. Altro che versione canterina di Ballando con le Stelle, verrebbe da dire.

Non sembra trovarsi a proprio agio neppure Carlo Conti, sempre più ancorato a I Migliori Anni (tanto che ad ogni lancio della performance gli scappa inutilmente l’anno d’uscita della canzone). Poi ci sono i vocal coach (tra cui gli amici di Maria Maria Grazia Fontana e Luca Jurman) che in settimana avranno fatto un gran lavoro ma in puntata non si sono quasi mai visti e avrebbero sicuramente meritato almeno una degna presentazione. Insomma, tutto risulta molto sterile e incompiuto.