Alluvione a Genova



31
ottobre

BEPPE GRILLO: NO ALL’INTERVISTA A SERVIZIO PUBBLICO E RESTITUISCE I 2000 EURO PER GENOVA PERCHE’ L’ “INIZIATIVA E’ SOSPESA”

Email di Grillo a Servizio Pubblico

Email di Grillo a Servizio Pubblico

Finita l’emergenza e l’appetibilità della notizia, l’alluvione di Genova è già scomparsa dai telegiornali del Belpaese. Gli angeli del fango non attirano più l’attenzione dei giornalisti italiani, troppo impegnati con le dichiarazioni di Renzi alla Leopolda e l’interrogatorio di Napolitano sul caso Stato-mafia. Non solo dei giornalisti, ma anche dei politici, che hanno già trovato altro di cui disquisire nelle loro ospitate televisive. E non è stato da meno Beppe Grillo, che pure si è prodigato per la sua città andando assieme ad alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle a “spalare il fango” con il solito seguito di televisioni e giornali.

Talmente interessato alle sorti della città che per aiutare i concittadini a tornare alla normalità ha invitato i giornalisti a donare la cifra di 2000 euro su un conto corrente creato ad hoc per l’alluvione, in cambio – per ringraziarli del gesto – un’intervista con il fondatore del Movimento. Insomma, un’occasione succulenta per la stampa italiana, che poteva a suo modo rendersi utile nel capoluogo ligure e allo stesso tempo strappare qualche dichiarazione al comico più ricercato degli ultimi anni, sempre molto ostile nei confronti dei giornalisti del Belpaese.

Tra le testate che hanno aderito all’iniziativa non poteva mancare Michele Santoro con il suo Servizio Pubblico, che sperava di fare il colpaccio invitando Grillo in studio, dopo la sua ultima ospitata a Porta a Porta dove peraltro ha alzato di parecchio l’asticella degli ascolti. Peccato che l’occasione sia sfumata in men che non si dica: con un’email inviata dallo staff del comico, Grillo ci ha tenuto a ringraziare per la donazione ma ha declinato l’invito, rimborsando l’importo trasferito sul conto poiché l’iniziativa è stata “temporaneamente sospesa”.




7
novembre

PRESA DIRETTA RACCONTA L’ALLUVIONE A GENOVA. QUESTA SERA LO SPECIALE LIVE DI RICCARDO IACONA

Presadiretta Live - L'alluvione

Riccardo Iacona racconterà l’incubo in ‘presa diretta’. Da Genova. Questa sera il popolare giornalista di Rai3 andrà eccezionalmente in onda con uno speciale dedicato all’alluvione che venerdì scorso ha travolto il capoluogo ligure, causando sette morti. Con le immagini dell’onda di fango ancora negli occhi, la terza rete trasmetterà un’analisi della tragedia a cura della redazione di Presa diretta. Il programma d’inchiesta documenterà cosa accade ogni volta che l’uomo decide di ignorare le leggi della natura o, peggio, di sfidarle. Solo così si argina la melma delle ipocrisie (anche giornalistiche) e vengono a galla le responsabiltà. Umane e politiche.

Presadiretta Live – L’alluvione aggiornerà il pubblico sulle ultime notizie da Genova  – che anche oggi vive in stato d’allerta a causa della pioggia persistente – dando voce alle testimonianze di chi ha visto coi propri occhi la potenza distruttrice dello tsunami di fango. Nel corso della serata interverrano anche alcuni esperti per cercare di rispondere alle domande che ora più inquietano l’opinione pubblica: si potevano evitare morti e dissesti che hanno cambiato il volto dei paesi? Accadranno ancora calamità simili? E dove?

Per offrire un quadro completo della situazione, il programma ripercorrerà anche la storia delle principali alluvioni che hanno colpito l’Italia. A cominciare da quella abbattutasi settimana scorsa tra Cinque Terre e Lunigiana. Obiettivo, inoltre, la Sicilia, con Vincenzo Guerrizio che torna nel messinese a due anni da un’altra tragica alluvione, con decine di morti. Anche in quel caso si parlò di disastro e in merito alle responsabilità di innescò il macabro giochetto dello scaricabarile.

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6
novembre

ALLUVIONE A GENOVA, IL SINDACO MARTA VINCENZI IN TV: “QUESTA VOLTA IL DISASTRO NON ERA PREVISTO”

Alluvione a Genova

Le telecamere arrivano dopo. Sempre dopo. Quando è successo il disastro e ormai non c’è più nulla da fare. La domenica televisiva che segue l’alluvione abbattutasi su Genova è in gran parte dedicata all’esondazione dei torrenti Fereggiano e Bisagno. Ancora una volta, la natura si è mostrata nella sua potenza distruttrice: ci sono stati sette morti e ora si cercano le responsabilità. Sempre dopo… L’Arena di Massimo Giletti e lo spazio di Domenica Cinque condotto da Claudio Brachino hanno inaugurato il pomeriggio odierno dedicandosi all’onda di fango che ha travolto il capoluogo ligure. Collegamenti con gli alluvionati, dibattiti e polemiche in studio: la tv del ‘dopo tragedia’ passa e lascia il segno.

In particolare, il pezzo forte degli approfondimenti domenicali dedicati all’alluvione è stata l’intervista al sindaco di Genova Marta Vincenzi. L’amministratrice è stata ospite de l’Arena, dove si è sottoposta alle domande dei genovesi riversatisi in strada, e subito dopo di Domenica Cinque. “Da giovedì abbiamo fatto scattare quanto previsto dal grado di allerta due. Da oggi allerta due non significa più soltanto quelle azioni di prevenzione per quanto è capitato ma significa dover dire che la città doveva essere tutta chiusa: ciò che è capitato non è  più un’allerta due ma un disastro” ha dichiarato il Sindaco alla trasmissione di Rai1. In collegamento, la rabbia dei cittadini che le rinfacciavano di non aver avvisato tempestivamente la città del grado di pericolo.

Un’alluvione così, con i mezzi di prevenzioni previsti in essere, non e’ stata possibile ne’ da gestire ne’ da fermare come sarebbe stato giusto” proseguiva la Vincenzi mentre su Rai3, a In mezz’oraPierluigi Bersani invitava a non trasformare il sindaco genovese (in area Pd) in un capro espiatorio. Ora, va bene tutto ma sostenere che l’alluvione non fosse prevedibile suona davvero come una macabra barzelletta: che fosse in arrivo una perturbazione insidiosa lo ripetevano da giorni i meteorologi e gli esperti, soprattutto in tv.