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L’ottima Realpolitik di Labate che spiazza Rete 4

di Davide Maggio

18/09/2025 - 03:59

L’ottima Realpolitik di Labate che spiazza Rete 4

© US Mediaset

4 /5

Non so se la bismarckiana Realpolitik nella sua trasposizione televisiva italiana abbia rappresentato una captatio benevolentiae di Labate nei confronti dell’editore per le sue gesta tedesche. Fatto sta che, dopo la prima del nuovo talk del mercoledì sera di Rete 4, il giornalista non ha bisogno di artifici di alcun tipo per incassare i complimenti per il lavoro svolto.

Realpolitik è diverso e lo si capisce dai primi secondi di messa in onda. L’estetica del programma è spiazzante per il pubblico di Rete 4 ma totalmente calamitante. Dallo studio alla grafica alla fotografia, Realpolitik è bello da guardare; il rosso sangue ricorda i salotti impegnati e autoreferenziali del Santoro degli anni che furono e la pedana in legno il Floris di qualche ‘rete’ fa.

Ma a spazzar via un po’ di puzza sotto il naso, ci pensano gli ospiti – competenti e ben scelti – che offrono un racconto e un dibattito interessanti, con toni diversi da quelli delle altre proposte della rete. Toni meno accesi e meno frenetici che restituiscono spazio alla riflessione.

E una riflessione merita certamente il conduttore. Asciutto ma non leggero, equilibrato ma non trasparente, Tommaso Labate ha sorprendentemente portato a casa la prima puntata di un’esperienza inedita e non semplice che cambia gli equilibri di Rete 4.

Se la prevedibilità è la morte della tv, Tommaso Labate può dormire sonni tranquilli. Almeno fino alle 10 del giovedì.

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