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A Virtuous Business è il Sex and the City coreano
di Stefania Stefanelli
07/11/2024 - 15:11
© Netflix
3 /5
Le serie tv coreane viaggiano normalmente in un limbo alquanto statico, e si somigliano un po’ tutte. Ma talvolta sono in grado di sorprendere davvero, nel bene come nel male: con A Virtuous Business di Netflix siamo senz’altro nella prima delle due opzioni.
In dieci episodi (gli ultimi due in arrivo il 9 novembre) viene raccontato il percorso di quattro donne di campagna che nel 1992, in cerca di soldi, di uno scopo o più semplicemente della propria indipendenza, si lanciano nella vendita di prodotti per adulti scioccando vicini e parenti.
A Virtuous Business racconta l’avvento dei giochi per adulti nella Corea degli anni ’90
Babydoll, manette e vibratori fanno capolino negli incontri tra le signore del tempo, la cui unica velleità fino a quel momento era stata quella di occuparsi della casa, dei figli e soprattutto degli esigenti mariti. E anche quelle che all’inizio si mostrano indignate e offese, finiranno con l’apprezzarne i risvolti positivi…
E’ tutto molto ingenuo, come da tradizione nei k-drama, dalle espressioni dei volti agli eccessivi silenzi. E non si vede mai nulla di compromettente, perchè il sesso nella cultura coreana è una questione troppo intima per mostrarla o sbandierarla.
Eppure c’è dell‘avanguardia in questo racconto, che sa essere esilarante in alcuni momenti e che indaga la condizione della donna con meccanismi e retroscena che sono attuali ieri come oggi. In Corea del Sud come in Occidente.
Soprattutto, è la storia dell’amicizia tra quattro donne molto diverse per età, temperamento e estrazione sociale, che troveranno l’una nell’altra la forza di prendere in mano le proprie vite. E la presenza di un misterioso poliziotto, con la sua indagine segreta sulla gente del luogo, rende il tutto ancora più interessante.
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