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NON E’ STATO MIO FIGLIO: ARES FILM PROVA AD “EVOLVERSI” E FALLISCE
di Stefania Stefanelli
16/03/2016 - 11:47

Quella di Non è stato mio figlio non è la solita Ares: sì, ci sono Gabriel Garko, Massimiliano Morra e un bel po’ di donnine discinte e sculettanti, ma l’idea di fondo è molto diversa da quella de L’Onore e il Rispetto, Pupetta e via dicendo. E il pubblico non l’ha presa affatto bene, riservando ieri sera all’esordio della fiction un magrissimo 12.93% di share, che per Canale 5 deve essere stato davvero un colpo al cuore.
Non è stato mio figlio: un mistery psicologico troppo poco immediato per il pubblico Ares
La nuova fiction della premiata ditta Alberto Tarallo/Teodosio Losito doveva essere un’occasione per risollevare le sorti della serialità di Canale 5, crollata ai minimi storici con i recenti Misteri di Laura e Tutti insieme all’improvviso. E invece i primi risultati di Non è stato mio figlio sono stati una doccia fredda, inattesa, ancor più per la presenza nel cast di una perfetta Stefania Sandrelli ma soprattutto di un Garko reduce da Sanremo e della sua chiacchierata fidanzata Adua Del Vesco, conosciuta proprio su questo set.
Non è stato mio figlio: Gabriel Garko non spara mai e dunque non colpisce
Fermo restando che dialoghi e recitazione sono nello standard (mediocre) di Ares, a spiazzare il pubblico deve essere stata la linea mistery che regge l’intera vicenda, basata su un suicidio crudo e devastante che distrugge una famiglia e il dramma psicologico che ne consegue. Una rete di bugie, segreti e contorte pressioni psicologiche che sono abbastanza lontane dalle pure pistolettate, dai morti ammazzati, dalle scene di sesso e da quell’immediatezza che di solito questo genere di prodotto porta con sè.
In pratica Ares ha tentato di evolvere il proprio repertorio, ma senza averne i mezzi; è uscita dal suo fruttuoso seminato proponendo un Gabriel Garko vittima e perbene che cerca di discolparsi e salvarsi non minacciando, uccidendo e vendicandosi (come al solito), ma indagando e pensando come farebbe gran parte della gente comune. E il passo falso a ben vedere è stato tutto qui: nell’immaginario collettivo dei fans Garko non è un uomo comune, è un eroe e come tale deve comportarsi, nel bene ma preferibilmente nel male.
Non è stato mio figlio: Adua Del Vesco se la cava
Un peccato, perchè la trama stavolta c’è. E va sottolineato che, contrariamente ai pronostici, non va bocciata la recitazione di Adua Del Vesco, la giovanissima attrice che ha fatto perdere la testa a Garko e che negli scorsi mesi si è fatta conoscere per le sue ineleganti esternazioni sui social.
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johnny dice:
opo il disastro di Baciato dal sole di Rai1 , ecco il secondo disastro di Canale 5 pure prevedibile: NON E' STATO MIO FIGLIO, il cui titolo e la musica di sottofondo evocano subito e polpettoni napoletani degli anni '50 con Milly Vitale ed Alberto Farnese che a Torino si proiettavano in prima visione al cinema Alpi; comunque non sto a criticare l'assurda trama da fogliettone ottocentesco; ancora una volta il problema è la recitazione di una cagneria unica, con particolare riferimento alla Sandrelli che ormai da dieci anni ripete il personaggio della madre nobile e che ieri, gonfia, splofrita e traballante, si trascinava nel brago e nei gorghi dell'intreccio.Peggio di lei solo la ragazzina tette e culo che interpreta la ballerina e di cui vorrei dire altro ma la decenza me lo vieta. Il peggio di tutto comunque è il Garko che si rivolge al pubblico per commentare, manco si trattasse del presidente Frank Underwood.
Luca dice:
In una parola : imbarazzante , In più parole : al limite del trash puro Mi dispiace solo per la Sandrelli che forse ,ora che ha qualche anno in più ,dovrebbe stare maggiormente attenta ad apparire in fiction così brutte
kalinda dice:
a confronto Baciato dal sole è un capolavoro.
erodiochannel dice:
Un risultato davvero basso. Penso che avranno problemi a smaltire le restanti puntate. Soprattutto se, come d'abitudine, la seconda sprofonda ancor di più neglu ascolti...
IvY dice:
Personalmente dissento in parte da quanto è stato scritto perché ritengo che: 1) definire dialoghi e recitazione "nello standard" (mediocri) mi sembra un eufemismo nel caso di questa fiction, dato che sono entrambi disastrosi. La sceneggiatura è qualcosa di imbarazzante e la recitazione è degna dei cani del canile municipale. Tant'è che su twitter Non è stato mio figlio è stata paragonata a The Lady, la web serie di Lory Del Santo che, a confronto, almeno suscita simpatia perché non c'ha la pretesa di essere una roba seria e con sfumature thriller-psicologiche. 2) Stefania Sandrelli "perfetta" de che? Premetto subito il rispetto per una signora che fa l'attrice da tanto e che comunque nel bene o nel male rappresenta il nostro cinema. Se vogliamo essere obiettivi, senza fare i soliti lecchini o gli avvocati a tutti costi delle cause perse (per giunta aggratis), c'è da dire che la Sandrelli, come tutti, e dico TUTTI, gli attori di questa fiction, meritano uno ZERO a livello recitativo. Inseriamo quindi anche Ada Del Vescovo, che ieri sera ha abbaiato come tutti gli altri. Questi sotto-sottoprodotti della serialità all'italiana dovrebbero essere ormai ampiamente superati. Cristo, negli Stati Uniti hanno True Detective, hanno Breaking Bad, o comedy come Big Bang Theory e noi ci ostiniamo a investire milioni di euro in roba inguardabile e a proporre uno stile attoriale da recita dell'asilo. Basta.