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MONTE BIANCO, SECONDA PUNTATA: DI MALE IN PEGGIO
di Martina Ondei
17/11/2015 - 12:40

E’ una sfida di torrentismo, la prova vertigine che apre la seconda puntata di Monte Bianco. Il gioco, alquanto banale, consiste nel recuperare nel più breve tempo possibile il maggior numero di moschettoni del proprio colore, distribuiti nelle fredde acque di un torrente. Dopo pochi minuti si assiste al trionfo di Gianluca Zambrotta e Giovanna Mongilardi, i quali vincono docce calde, messe in piega e possibilità di affibbiare la gavetta. Ultimi per numero di moschettoni, anche se primi per velocità di tempi, sono Stefano Maniscalco e Anna Torretta, che per punizione dovranno passare la notte sul portaledge (la piattaforma sospesa).
Ed è così che poco dopo l’inizio, la scalata (e lo show) è già in pausa. Mentre ad ogni occasione si ricorda che in gioco c’è la possibilità di superare la vetta finale, scalare il Monte Bianco. Si prosegue, poi, con la prova classifica, che vede tutte le cordate partire scaglionate con destinazione Rifugio Pontino. I primi a suonare la campanella sono nuovamente Gianluca Zambrotta e Giovanna Mongilardi, mentre gli ultimi sono Enzo Salvi e Alberto Miele, zavorrati dai 5 litri d’acqua di gavetta assegnata loro dalla cordata rossa. Le difficoltà sono state abbondanti anche per la cordata di Jane Alexander che, dopo aver affrontato una pesante crisi respiratoria superata al suon di “canta che ti passa”, si salva dall’ultima posizione per soli 6 minuti.
A questo punto la scalata si interrompe nuovamente spostando l’attenzione sulla vita nell’accampamento, ravvivata solo dalla presenza di Dayane Mello che si concede una sexy-doccia. Le grafiche nel frattempo dispensano informazioni storico-tecniche alla Voyager.
Le cordate in sfida per il duello verticale nonché per la salvezza sono quella blu e quella gialla, quest’ultima scelta dai vincitori Zambrotta-Mongilardi. La prova finale, ribattezzabile anche come prova urlata, inizia tra le difficoltà per tutti, con la differenza che la cordata gialla trova ben presto il ritmo ed arriva alla vetta, mentre quella blu si blocca a causa dei crampi di Enzo Salvi. Dopo i primi incitamenti di Simone Moro, Alberto Mieli, l’alpinista associato ad Enzo Salvi, dichiara la fine della scalata, ritirandosi e chiedendo il recupero tramite elicottero. È dunque la cordata blu la seconda eliminata. “Saper rinunciare è una virtù che ogni buon alpinista dovrebbe avere” è il saluto di Moro alla coppia.
La scalata verticale di Rai2 si mostra nel complesso debole e monotona, complice una scaletta che alterna con troppa neutralità i momenti “reality” di convivenza nell’accampamento ai momenti di “gara alpina”, non consentendo in definitiva a nessuna delle due anime dello show di emergere con forza e dare una chiara impronta al programma.
Elencando frasi che sprizzano la consueta “saggezza di montagna” e ricordando che la punizione del portaledge per la cordata gialla è solo rimandata, una composta Caterina Balivo, il che è ossimoro per definizione, dà appuntamento alla prossima settimana. La scalata continua.
Monte Bianco – Sfida Verticale: schede e info sui concorrenti