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DMLIVE24: 3 GENNAIO 2014. ANTONIO E SILVERIO DI UOMINI E DONNE SONO MORTI, PAOLA FERRARI E’ LA TELEGIORNALISTA PIU’ AMATA, PREFERISCO IL PARADISO SU RAI PREMIUM
di Davide Maggio
03/01/2014 - 01:10

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.
Antonio e Silverio di Uomini e Donne sono morti
tinina ha scritto alle 18:04
Due colonne portanti del trono over di Uomini e Donne, Antonio e Silverio ci hanno lasciati. A dare il triste annuncio Giuliano Giuliani direttamente dal proprio profilo Facebook. Entrambi i nonnini si erano presentati in trasmissione come corteggiatori di Marisa. Sono deceduti anche Giampiero Beranzoli e Giuseppe Grieco, amatissimo per i suoi siparietti con Rosetta (fin dai tempi della loro prima apparizione in tv, a C’è posta per te). Migliorano, invece, le condizioni di salute di Antonio Jorio ricoverato in ospedale a seguito di un malore. Il giornalista romano è tornato a casa e prontamente rassicurato tutti i fan. La presenza in trasmissione, per tutto il 2014, non dovrebbe, quindi, essere compromessa. (Fonte Leggo)
Paola Ferrari è la telegiornalista più amata
Secondo un sondaggio le telegiornaliste più amate sono quelle sportive. Al primo posto della speciale classifica Paola Ferrari, seguita da Lilly Gruber e Lucia Annunziata. La classifica completa qui http://www.iltablog.it/articoli/3106/telegiornaliste-piu-amate
Preferisco il Paradiso su Rai Premium
Gigi Proietti veste i panni di Filippo Neri, il santo che dedicò tutto se stesso ai giovani più diseredati, nella miniserie Preferisco il Paradiso, in onda su Rai Premium venerdì 3 e sabato 4 gennaio alle 21.15.
Diretta da Giacomo Campiotti, la fiction annovera nel cast anche Francesco Salvi, Roberto Citran, Sebastiano Lo Monaco, Francesca Chillemi, Josafat Vagni, Francesca Antonelli, Niccolò Senni, Adriano Braidotti, Jesus Emiliano Coltorti, Francesco Grifoni, Mariano Matrone e Toni Mazzara. Lo spirito indipendente di questo prete libero, convinto che l’approccio migliore al Vangelo fosse lo stupore dei bambini (sua la proverbiale espressione “State buoni se potete”), hanno fatto diventare San Filippo uno dei personaggi più amati del Cinquecento. Amico di Sant’Ignazio e del cardinale Carlo Borromeo, quando gli fu chiesto se voleva diventare cardinale disse: “Preferisco il Paradiso!”. Fu proclamato santo nel 1622.
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Mattia Buonocore dice:
TRA POCO SU DAVIDEMAGGIO.IT UN ARTICOLO SULLA SCELTA DI ALDO
Alessandro dice:
Questa è relativamente vecchia ma la devo segnalare perché merita! Giuliana De Sio sulla sua pagina Facebook "Giuliana De Sio vera" (https://www.facebook.com/pages/Giuliana-De-Sio-vera/213150368864661?fref=ts) pubblica una foto dal set e una commentatrice le scrive: "cettina è stupenda! ora su canale 5...caterina e le sue figlie 2.. mi piace quando la arcuri fa solo dei camei....". E Giuliana risponde: "mi piace di più quando non fa niente". Beh, standing ovation.
Markos dice:
Da lunedì alle 19:30 approda su La5 la prima stagione della serie "Hart Of Dixie", lanciata in sordina l'anno scorso nei pomeriggi estivi di Canale5. Fonte: Guida Tv Mediaset
mariarosa dice:
Ma a U&D c'è stata un'ecatombe!
Alessandro dice:
Secondo Ela Weber a Vita in Diretta "la Marchesa e Luca Giurato sarebbe perfetti per provare il tantra". Se lo dice lei.
fill dice:
cosi' tanto x sapere, ma su quali basi le tre giornaliste piu' amate sono queste? personalmente trovo piu' simpatica la sabbia nel costume! forse il sondaggio e' stato fatto nella nottata di san silvestro?
aleimpe dice:
IL CAINANO RIUSCIRÀ A TRASFORMARE IL PLACIDO GIOVANNI TOTI NELL’ANTI-RENZI? - PROSEGUE IL RESTYLING DI “FARSA ITALIA” CON LA NOMINA DEI SETTE CAPI REGIONALI - MA DENTRO E INTORNO AL PARTITO GIRANO LE STESSE MUMMIE Le nomine sono parziali, visto che altre seguiranno nei prossimi giorni - La Gelmini sarà capoccia in Lombardia, Sandro Biasotti in Liguria, il verdini ano Massimo Parisi in Toscana - Divide la scelta di Marco Marin in Veneto e quella di Claudio Fazzone, potente “colonnello” di Fondi e signore dei voti nel Lazio… Paola Di Caro per ‘Il Corriere della Sera' Un primo passo è compiuto. Con la nomina di sette coordinatori regionali - invocati, quasi supplicati da un partito che sul territorio ha assoluto bisogno di rimettersi in moto dopo la rottura con Angelino Alfano -, Silvio Berlusconi accende la macchina di Forza Italia da oltre un mese ferma ai box. Nomine attesissime, anche se solo parziali. Le altre, recita una nota, arriveranno «nei prossimi giorni», sia a livello regionale che nazionale. E se sulle prime c'è da scommettere, dopo il lunghissimo incontro di ieri ad Arcore tra il Cavaliere e Verdini che ha portato alla prima tranche di promozioni sul campo, che in breve saranno varate, sulle seconde è difficile dire se Berlusconi vorrà giocarsi la carta della sua «operazione rinnovamento» subito e in ogni caso, o se lo farà solo quando avrà la certezza che si sta per andare al voto. È infatti ancora in corso il braccio di ferro tra lui e la pancia forzista sul come, quanto e chi debba rappresentare il cambiamento in un partito che teme mosse azzardate e rottamazioni. In verità escluse dall'ex premier. Anche nelle nomine di ieri, infatti, di rivoluzioni e tagli di teste non si è vista grossa traccia. Ci sono conferme importanti e attese come la nomina in Lombardia di Mariastella Gelmini, gradita a tutto il partito (e salutata anche dall'alfaniano Formigoni con l'invito a confrontarsi «visto che siamo alleati»). Ci sono scelte all'insegna del tranquillo moderatismo come quella di Sandro Biasotti in Liguria, altre di chiara indicazione di partito (ovvero di fedeli verdiniani) come Massimo Parisi in Toscana, altre ancora legate al riconosciuto merito tecnico come Sandra Savino in Friuli e Massimo Lattanzi in Valle d'Aosta, e ci sono invece novità che dividono FI tra assolutamente favorevoli e qualche scettico come quella in Veneto di Marco Marin, deputato di prima nomina, candidato a sindaco di Padova, olimpionico di scherma molto gradito - dicono - ai moderati e alla borghesia della regione: «Sarà utilissimo per contendere consensi e uomini ad Alfano». C'è però anche chi fa storcere il naso a parecchi nel partito, ed è quel Claudio Fazzone, potente «colonnello» di Fondi e signore dei voti nel Lazio, che alla fine, sembra per esplicito volere del leader, ha superato al rush finale il contendente Giro. Insomma, sul territorio il Cavaliere ha scelto di affidarsi a uomini e donne variamente «nuovi» ma tutti di partito, capaci di affrontare una campagna elettorale (sicuramente quella delle comunali) e di aprirsi, grazie ai vice, anche a forze emergenti. A livello nazionale invece molto deve ancora giocarsi. L'uomo sul quale continua a puntare Berlusconi è Giovanni Toti, direttore di Studio Aperto e del Tg4, da tempo ormai attivo, presente, operante nelle riunioni ristrette e decisionali del partito. Il Cavaliere lo vorrebbe anche a capo del suo movimento con un ruolo di primo piano, convinto com'è che serva dare una risposta a Renzi con volti nuovi anche ai vertici di Forza Italia. Per questo il suo schema preferito resta quello di tre vicepresidenti, uno appunto Toti con delega per il partito e tutta l'area comunicativa, uno Tajani per gli affari internazionali e una figura femminile (Bernini, Carfagna) per i rapporti con il Parlamento. Ma un po' le resistenze del gruppo dirigente uscente (che insistono per non modificare lo statuto che prevede un solo coordinatore), un po' il suo dubbio nel giocarsi le carte al momento giusto, hanno ancora frenato il varo di un nuovo organigramma. Il problema infatti è che nessuno sa se davvero si stia andando a un'accelerazione verso il voto dopo le aperture di Renzi sulla legge elettorale e le mine lanciate al governo, o se prima del 2015 le urne resteranno un miraggio. In questo caso, Berlusconi potrebbe attendere prima di giocarsi la carta della «rivoluzione» nuovista subito, proprio per il rischio che l'effetto freschezza svapori in fretta. Viceversa, se «entro gennaio» si capisse che si sta procedendo a grandi passi verso il voto, ecco che verrebbero calate le carte a sorpresa. Con Toti, ma giurano non solo lui, in posizione privilegiata, purché - come ripete da settimane il direttore Mediaset - ci sia davvero «la possibilità di cambiare il partito, rinnovandolo nel profondo» per renderlo competitivo con Renzi, e purché si passi dal falchismo che ha caratterizzato molti degli ultimi passaggi a una linea liberale ma moderata capace di riconquistare tutti gli elettori che fecero vincere il centrodestra. da DAGOSPIA
Nina dice:
Ma come li fanno questi sondaggi? Le tre giornaliste più amate sono di un'antipatia unica.
aleimpe dice:
Oggi la Rai Tv e la televisione italiana compiono 60 anni, auguri...
Sanfrank dice:
Forse è arrivata la risposta a quanti si chiedevano come mai Eurosport avesse accettato le lusinghe di Mediaset Premium, rinunciando ai privilegi della trasmissione in HD sulla piattaforma di Sky. La notizia che segue sarebbe anche importante per potenziare l'offerta pay di Cinema e Calcio, rendendola più vicina alla proposta di Sky. Fonte WebSim: Mediaset ha ottenuto l'autorizzazione dall'Antitrust all'utilizzo di un nuovo MUX, il quinto, e deriva dalla conversione da DVBH a DVBT. Tale MUX però non potrà essere utilizzato per nuovi canali "gratuiti". Potrà però essere utilizzato per canali HD, nuovi canali a pagamento o in DVBT2. In alternativa può essere affittato a terzi, ipotesi però ritenuta poco probabile dalla stampa.