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Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

"Accusa che ritengo ingiusta. Dimostrerò la mia innocenza", dichiara l'influencer. Prima udienza il 23 settembre 2025

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

29/01/2025 - 16:25

Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata

© US Rai

“Incrocio le dita”, dichiarava tempo fa Chiara Ferragni in riferimento ad un possibile rinvio a giudizio. Un gesto scaramantico che però non è bastato: l’imprenditrice e influencer sarà processata per truffa aggravata in merito alle ormai note vicende del pandoro e delle uova di Pasqua.

L’udienza per la Ferragni – come riporta Adnkronos – è fissata per il 23 settembre 2025, quando dovrà rispondere di “truffa continuata e aggravata”. Con lei, coinvolti l’ex braccio destro Fabio Damato, la manager Alessandra Balocco e l’imprenditore Francesco Cannillo per le operazioni commerciali Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni del Natale 2022 e Uova di Pasqua Chiara Ferragni – Sosteniamo i Bambini delle Fate per Pasqua 2021 e 2022.

Sono 27 i testimoni indicati dalla Procura di Milano nel decreto di citazione diretta alla Ferragni, notificato nella giornata di oggi: sono indicate dieci persone che hanno fatto le indagini, sette dello staff delle aziende coinvolte, due testimoni di altrettante associazioni e otto acquirenti dei prodotti.

Per la Procura, stando alle indagini chiuse lo scorso ottobre, l’imprenditrice avrebbe ingannato i consumatori e, grazie alle due campagne commerciali incriminate, ottenuto un ingiusto profitto di circa 2,2 milioni di euro, oltre a benefici non calcolabili dal ritorno di immagine.

Lo scorso dicembre Chiara Ferragni si era invece accordata col Codacons che aveva revocato la querela in cambia di una donazione e di un risarcimento ai consumatore.

La reazione di Chiara Ferragni

Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza

è il commento della diretta interessata.

Le parole dei legali della difesa

L’interlocuzione con i pubblici ministeri non ha avuto l’esito auspicato e la procura ha preferito demandare al giudice del dibattimento ogni decisione nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità. L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente

dichiarano i difensori della Ferragni, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, che aggiungono:

Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcom.

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