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CENA DI MEZZANOTTE: IL NUOVO COOKING SHOW DE LA5 INIZIA CON BOLLENTI SPIRITI
di Redazione
11/11/2015 - 15:25

Parte stasera, per sei appuntamenti in seconda serata su La5, Cena di mezzanotte, il cooking show dove chi perde paga. Tutto ha inizio allo scoccare della mezzanotte, in uno store a completa disposizione di tre chef professionisti pronti a competere all’ultimo sangue per servire una cena perfetta. Gli sfidanti possono scegliere ogni tipo di ingrediente, gestendo un budget definito.
A vigilare sul corretto svolgimento della gara e stabilire il vincitore del match, tre giudici selezionati: Claudio Sadler, Antonella Ricci e Matteo Pisciotta. In totale, “Cena di mezzanotte” vedrà protagonisti 18 chef, che si confronteranno su sei cene a tema: Bollenti spiriti (tema della prima puntata), Cast Away, Cenerentola, Notte brava, Notte al Casinò, Tradizione.
Protagonisti della prima puntata: Filippo Moretti (31 anni; ha lavorato con Massimo Bottura alle Olimpiadi 2012 ed ha partecipato all’inaugurazione del Padiglione Emilia a Expo; conosce la cucina molecolare di Ferran Adrià), Martina Cortelazzo (45 anni; formata alla scuola del Gambero Rosso nel 2008; ha studiato con Bruno Barbieri e Igles Corelli; conosce la cucina circolare e usa l’essiccatore) e Stefano Accorsini (42 anni; soprannominato millimetro perché molto preciso; è determinato, ama la competizione).
Cena di Mezzanotte – chi sono i giudici
Claudio Sadler – Due stelle Michelin, è uno degli chef più conosciuti in Italia, di sicura competenza e di razionale applicazione delle regole, ma anche di grande creatività. La sua è una cucina creativa e accurata, si basa sulle tradizioni della classica cucina italiana regionale, di volta in volta reinventata secondo la propria personalità e amore per l’innovazione. La stessa innovazione si ritrova anche nelle strumentazioni utilizzate in cucina, sempre all’avanguardia e in continua modernizzazione. Sadler è stato uno dei fondatori dell’Associazione “Jeunes Restaurateurs d’Europe”, presidente dei ristoratori milanesi e consulente gastronomico per diverse aziende. Attualmente è anche direttore scientifico di Metroacademy.
Matteo Pisciotta – È alto quasi due metri, ma in cucina si muove con delicatezza ed eleganza: è chef del ristorante Luce a Varese.
Appartiene alla generazione più vivace di cuochi dotati del solido sfondo a doppia “T” – tradizione e territorio – che nel suo caso coincidono con Varese, luogo nativo. Come molti colleghi coetanei, però, il legame con il territorio è solo un punto di partenza per sperimentare ed inventare piatti innovativi e sorprendenti. Sempre alla ricerca di nuove tecniche e preparazioni, i suoi piatti sono frutto di una cucina consapevole contemporanea. Creatore e ideatore di Jarit, lo chef sottovuoto.
Antonella Ricci – Pugliese, da 23 anni di fila chef stellata Michelin e direttrice didattica della Med Cooking School. Ha fatto della tradizione il suo punto di forza, avvalorando giornalmente l’esperienza dei genitori e nonni che hanno dato vita ‘Al fornello da Ricci’ nel lontano 1966. Nel suo ristorante sviluppa una cucina di territorio che, abbinata alle moderne tecniche, risulta particolarmente gustosa e leggera. La prima cosa che fa, appena sveglia, è andare in cucina. A suo parere, per una donna è più difficile imporsi in questo mestiere, più che altro maschile. Ma anche in questo caso la tradizione aiuta: perché nel Sud Italia, le cucine erano delle donne, massaie, panificatrici, pasticcere.