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C’E’ POSTA PER TE: BELEN E LAVEZZI, EROI POSITIVI ‘SOLO’ PER MARIA
di Cristian Tracà
16/10/2011 - 17:33

Di C’è posta per te, certosina rappresentazione di quell’Italia che lo guarda e che si autoriflette, diciamo apertamente che la parte meno convincente è stata sempre quella che forzatamente ha adattato le proprie storie alla necessità di farcire la puntata con ospiti importanti, mediaticamente rilevanti nel momento di messa in onda o semplicemente popolari evergreen. Il culmine del senso di artificiosità dell’intervento del personaggio famoso però Maria l’ha toccato ieri sera.
E non parliamo del video di Belen, non siamo stai mai moralisti arcigni nelle analisi televisive e men che mai lo saremo in questa circostanza. Anche perché, come sottolineato da Fabrizio Corona, il video è solo un gioco intimo di una ragazza strabordato postumamente per dinamiche esterne. Ci riferiamo piuttosto al paradosso interno che la busta ha messo in scena in maniera lampante. Nel programma che meglio cristallizza il conservatorismo dei valori arrivano due personaggi moralmente sotto accusa, anche se per motivi nettamente diversi, che non è nostra intenzione mettere sullo stesso piano.
Se Belen Rodriguez porta con sé lo strascico di mille vicende ancora poco chiare, e lo scandalo del videotape è solo la punta dell’iceberg, Ezequiel Lavezzi è balzato alle cronache dei giornali per vicende non sicuramente di merito sportivo. La notifica, recentissima, di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, ha raggiunto il fuoriclasse partenopeo a cui vengono contestati i reati di violenza privata e lesioni per una zuffa che risale a dicembre.
Premesso che i risvolti penali, attribuibili eventualmente solo al Pocho, sono tutti da dimostrare e che questa nostra analisi non tende assolutamente al giustizialismo mediatico, quello che invece vogliamo sottolineare è il buco che si apre nel muro della percezione di credibilità che la Castigatrice ha costruito attorno al suo format principe del prime time in maniera quasi ossessiva.
Se già con fatica trovava la sua ragione narrativa l’idea di spalmare gli idoli delle tifoserie calcistiche italiane, che, per carità, sono anche molto esposti a livello di campagne sociali (due nomi su tutti: il capitano dell’Inter Zanetti o della Roma Totti), in mezzo ad aperture drammatiche sulle vicende dell’Italia che soffre per malattie, lutti, difficoltà relazionali, orgoglio inflessibile, il tandem dell’ultima puntata porta all’ennesima potenza il dubbio sull’opportunità del vip nel people show.
Scongiuriamo, a scanso di equivoci, anche il demagogico equivoco che potrebbe vedere dietro ai nostri dubbi una demagogica critica al mondo dei calciatori. Non è quello il nostro obiettivo analitico. Come reagirebbe il popolo di Maria, spesso lontano dai circuiti dell’informazione più dettagliata, sapendo che la Rodriguez e il Pocho sono invischiati in vicende così delicate?
Ma soprattutto se la narratologia della favola, del sogno e della sorpresa esclude dalla trasmissione l’Italia dei cassintegrati, del razzismo, dell’omofobia, delle contrapposizioni ideologiche per non turbare gli osservatori (ricordate le polemiche sul trash pruriginoso dei siparietti del postino Maurizio?) proponendo una filosofia della consolazione che propone modelli positivi, non è strano trovarsi dalla parte dei buoni due personaggi che nella stessa settimana la morale manicheista metterebbe dalla parte dei cattivi?
La scelta di Belen, un colpaccio col senno di poi, ad inizio puntata, in un format modulabile che sceglie liberamente la scaletta, è casuale o piuttosto straniante? Lavezzi può diventare un ‘regalo’ solo perché idolo per acclamazione popolare calcistica?
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Cristian Tracà dice:
molti commenti mi confermano che spesso i commentatori leggono solo il titolo... poi tra l'altro dare del moralista a me che nei miei post indirizzo a tutt'altro orientamento i discorsi..beh, vabbè. A scanso di equivoci: per me Belen è degna come e più di prima di condurre trasmissioni televisive perchè ha un grandissimo talento, ma dico anche che preferirei solo storie di gente comune senza vip. La logica dei regali non la capisco proprio a livello di significato intrinseco...
Paola dice:
Scusami Vittoria se insisto, e qui chiudo, ripeto , le storie che vengono raccontate a "C'è posta per te" il piu' delle volte sono esempi di comportamenti negativi da parte dei protagonisti e l'ipocrisia piu' grossa è secondo me, voler far credere a tutte queste famiglie del mulino bianco italiane , che basti aprire una busta in uno show televisivo per risanare ferite, umiliazioni, dolori subiti etc. Diciamo allora che abbiamo bisogno di favole, di credere ancora nel lieto fine, e Maria che sa fare il suo mestiere, vi affabula col suo racconto nel quale è insuperabile, riesce a regalarvi per un'ora due, tutto ciò. Quindi non ne parliamo come se il telespettatore non fosse consapevole che questo è solo ad uso e consumo di uno show. E sulla faccenda del filmino, di cui si vuole continuare a parlare con la premessa ipocrita secondo me che non si vuole fare la morale a nessuno... però poi si parla di "esempi negativi" .. di.. "se la gente sapesse" ..etc... e quindi si fa eccome ... diciamo invece la verità... che è stata oggetto di un comportamento schifoso da parte di un suo ex, e non è la prima volta che le donne subiscono questo genere di violenza da parte di ex mariti fidanzati etc.. che pubblicano cose intime su you tube , e che la legge, per fortuna, condanna anche in maniera severa. E' questo che dovrebbe indignare . Per il resto poi mi pare che intercettazioni e dichiarazioni varie abbiano dato risposte sufficienti e inequivocabili. Mi da pure fastidio fare l'avvocato di Belen perchè francamente di lei.... però tra tutti gli esempi veramente negativi che abbiamo e che ci dovrebbero davvero indignare visto che è tempo di indignados, lei mi pare davvero proprio il minore.