Ora in tendenza
MALORE PER ALESSANDRO DI PIETRO. LA RAI LO HA LICENZIATO
di Gianluca Camilleri
05/04/2013 - 12:47

UPDATE – Alessandro Di Pietro ha impugnato il licenziamento. Per tutte le info sulla situazione clicca qui
Sorpresa per le affezionate casalinghe che ogni mattina puntuali alle 10.00 si sintonizzano su Rai1 per seguire i consigli domestici di Alessandro Di Pietro all’interno di Occhio alla Spesa, che da quest’anno è stato inglobato all’interno di Uno Mattina. La quotidiana rubrica di Rai1 non è andata in onda a causa di un malore di natura cardiaca che ha costretto il conduttore al ricovero in una clinica di Roma.
Una nota diramata dall’ufficio stampa della produzione informa che le sue condizioni sono stazionarie ma che comunque Di Pietro necessita di un periodo di assoluto riposo con la conseguenza che si prevede una sospensione della rubrica condotta quotidianamente a meno che la Rai non decida per la sua sostituzione con un altro conduttore.
Mentre aggiorniamo il post il sito di Panorama rivela una notizia shock che potrebbe essere la causa del malore. Di Pietro sarebbe stato licenziato dalla Rai con una lettera di risoluzione del contratto ad effetto immediato. La decisione di viale Mazzini sarebbe stata presa a seguito della multa per pubblicità occulta che l’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva inflitto alla Rai nel marzo scorso. Di Pietro era stato multato dalla suddetta Autorità per aver eccessivamente magnificato – evidentemente in cambio di un compenso secondo l’Agcm – una pasta per diabetici in tre puntate di Occhio alla spesa.
Abbiamo contattato la Rai che non conferma nè smentisce la notizia di un licenziamento che sembra sempre più verosimile. Quale sarà il futuro di Occhio alla Spesa?
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
LucaZ dice:
E' un programma che da informazioni utili, spero non venga sospeso definitivamente, altrimenti la Rai ci fa anche una figura di cacca avvalorando l'ipotesi che i programmi in onda hanno solo l'utilità di pagare lo stipendio al conduttore e non lo scopo di fornire strumenti al telespettatore.
mario dice:
ma ogni volta che cacciano uno dalla Rai, per voi deve traslocare a Mediaset? Mica è la Caritas
aleimpe dice:
Ora Di Pietro potrebbe traslocare a Mediaset ?
Markos dice:
Mi dispiace per questa vicenda. Trovo Di Pietro una persona in gamba e simpatica, insomma, che sa fare il suo mestiere. E' una perdita per la Rai...
tinina dice:
Alessandro Di Pietro, conduttore di "Occhio alla spesa" è stato licenziato dalla Rai. In un primo momento si era diffusa la notizia di un suo forfait dalla trasmissione a causa di un malore, versione che secondo alcune fonti copriva il vero motivo. Adesso la tv di Stato ha confermato di aver rescisso il contratto con il conduttore. Alla base della decisione una multa assegnata alla Rai dall'Agcom per tre puntate della trasmissione andate in onda nel 2012. Intanto Di Pietro ha presentato un ricorso contro il licenziamento perché "del tutto illegittimo ed arbitrario oltre che basato su pretesi indizi del tutto inconsistenti se non addirittura falsi". Di Pietro inoltre "avanzerà domanda di un forte risarcimento danni sia patrimoniale che non patrimoniale". Fonte Tgcom24.it
aleimpe dice:
Ecco il motivo.... http://video.repubblica.it/cronaca/rai-di-pietro-la-pubblicita-occulta-causa-del-licenziamento/124501/122989
Marco89 dice:
Poi fanno causa per licenziamento senza giusta causa, devono reinserirli, pagarli per magari fare nulla, o liquidarli, come vorrebbe Mazza, con una lauta pensione anticipata. Questa è la tv che noi paghiamo ( chi la paga).
philipmaggie dice:
Si fanno già nomi sul possibile sostituto??
W. Rai uno dice:
ecco, perchè stamattina non nè andanto in onda... pensavo ma che e successo , spero che si rimetta presto e in forma come al solito... La Rai ha fatto malissimio come al solito licenziare con una lettera sempre la stessa questa azienda non cambia mai
Peppe93 dice:
Spero non sia nulla di grave, però stamattina mi sono chiesto il perchè dell' assenza. Certo non si licenzia con una lettera.